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5 Ottimi Motivi per guardare “To All The Boys I’ve Loved Before”

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5 Ottimi Motivi per guardare “To All The Boys I’ve Loved Before”

Ciao a tutti!

Ultimamente sono stata presa dalla mania di guardare “commedie adolescenziali”: un po’ come il personaggio della Cuthbert in “Happy Endings” ho una lunga storia di passione per questo tipo di film, visto che fanno tanto bene all’umore (come la cioccolata) e non fanno ingrassare (contrariamente alla cioccolata).

È con questo spirito, quindi, che l’altra sera ho guardato – dopo una settimana al limite dello stalking del mio feed di tumblr – “To All The Boys I’ve Loved Before”, tratto dal romanzo omonimo (in italiano è “Tutte le Volte che ho detto Ti Amo”) di Jenny Han. Questa è stata la mia reazione alla fine del film:

Di conseguenza, in virtù del teorema per cui “Se hai visto qualcosa di bello devi spargere urbi et orbi il messaggio”, ecco i miei 5 motivi per i quali – se non lo aveste già fatto – dovreste assolutamente guardare questo film.

1- La storia

Si sa, le commedie romantiche hanno una serie di schemi a cui fanno riferimento che si ripetono senza fine facendo prevedere allo spettatore dove andrà a finire la storia prima ancora che si concluda. La bella commedia romantica, però, è quella che nonostante questo ti fa godere il viaggio e ti lascia soddisfatta alla fine. La storia raccontata nel film rispetta in pieno il canone ma a farle da corollario c’è una scrittura realistica delle vite dei ragazzi protagonisti che fa sì che, ad esempio, i complessi – importanti – di Lara Jean non si risolvano magicamente solo perché si innamora.

2- La chimica dei protagonisti

Pare che fuori dalla saletta dove si stava svolgendo il casting, Lana Condor – futura Lara Jean – si sia rifiutata di esercitarsi nelle battute con Noah Centineo per non distrarsi troppo (e come non capirla, voglio dire: guardatelo!) salvo poi finire a fare proprio con lui il chemistry test che li ha fatti scegliere per i ruoli di Lara Jean e Peter. Sembra che i due abbiano legato sin da subito e che la foto che vedrete sullo schermo del cellulare di Lara Jean sia stata scattata dalla troupe in un momento di pausa sul set e non durante una scena tagliata. Fatto sta che i due hanno una chimica pazzesca che emerge fin dalla primissima scena insieme e che non ti fa per nulla stancare di vederli recitare insieme.

2- Il resto del cast

A fare compagnia a Lauren e Noah ci sono altri attori, tutti piuttosto bravini. Fatta eccezione per Janelle Parrish (“Pretty Little Liars”, anyone?) e John Corbett (“Sex and The City”, “Il mio grosso grasso matrimonio greco”), il resto del cast ha ben poca esperienza alle spalle, ma dimostrano tutti una certa competenza che fa sì che non si alzino gli occhi al cielo.

3- La fotografia

I colori pastello, le inquadrature simmetriche, i cieli tersi, tutto concorre a rendere la pellicola piacevole da guardare e le conferisce una certa allure fiabesca che ricorda le commedie anni ’80 (ogni riferimento a “Sixteen Candles” NON è casuale).

4- Noah Centineo

Per tutto il film mi sono chiesta dove avessi già visto questo bel fanciullo con un fascino d’altri tempi ed improvvisamente la folgorazione: compare nel video di “Havana” della Cabello! Qualche minuto in un video musicale e il suo viso mi è rimasto impresso nella memoria forevah!

5- La rappresentazione

Essendo Jenny Han – autrice del libro da cui è tratta la serie – di famiglia coreana, la protagonista NON avrebbe potuto per nulla essere diversa da Lauren Condor. Il continente asiatico è uno dei meno rappresentati con correttezza nello spettacolo, nonostante i molti nomi importanti, e vedere finalmente non una, non due, ma tre (più la mamma) attrici di origine asiatica (per dire, Janelle Parrish è nata alle Hawaii ma sua mamma è cinese), delle quali una è la protagonista, beh, è veramente una novità.

Cosa ne pensate? Lo avete visto? Vi ho convinto a guardarlo? Fatemi sapere.

A presto!

2 COMMENTS

  1. Si!! Mi hai convinto a guardarlo… Di nuovo! Subito dopo ho pure letto i libri, che sono tre e vanno via veoci veloci, il film è basato sul primo e su un po del secondo.

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