Ben trovati al nostro ultimo appuntamento con le recensioni di Witches of East End. Il doppio season finale di questa stagione ci ha lasciati con non poche questioni in sospeso, e magari se mi appellassi solo a questo direi che si è trattato di un finale grandioso, ma… no. Non lo è stato.
Come il resto della stagione, l’ho trovato frettoloso e poco sensato, per non parlare di elementi davvero buttati lì a caso solo per riempire qualche minuto vuoto.
Non voglio dire che l’ho detestato per via di un’assurda presa di posizione, ma quando certi eventi dovrebbero suscitare almeno una qualche emozione e ciò non accade, chiaramente qualcosa non va. E poi, in fin dei conti, sapevamo che un finale non poteva risollevare le sorti di una stagione assurda come questa.
Comunque sia, ormai non ci resta che affrontare insieme cosa è successo.
L’azione si svolge su due piani temporali differenti: da una parte abbiamo Freya, Wendy e Joanna nel passato, intente a recuperare l’arma per sconfiggere il padre; dall’altra abbiamo Ingrid, il nonno e Frederick che si organizzano per tornare ad Asgard. Contemporaneamente, Dash è ancora alle prese con il lato oscuro della forza e il porno sadomaso fatto con in casa e Killian sta crepando perché troppo vip per rispondere a una telefonata.
La parte relativa al passato è stata un po’ statica, dato che ha visto fino a un certo punto il susseguirsi di eventi di cui eravamo venuti a conoscenza già dallo scorso episodio, se non fosse per il rapimento di Joanna da parte di Tarkoff, che la prende con sé e la fa drogare pesantemente. Wendy, avendo perso la chiave per tornare a casa, si mette all’opera con Freya e, con l’aiuto di Poe, riescono a recuperarla, salvare Joanna dalle grinfie di Tarkoff e passare attraverso il portare con un grande aiuto da parte di Ingrid e Frederick.
Ingrid e Frederick si ribellano al nonno perché è uno stronzo a cui non importa di nulla che non sia il potere (era molto difficile da intuire, in effetti!) e cercano un incantesimo nel diario di Archibald in possesso di Dash.
Killian sta morendo, sogna Freya che lo prega di non morire, allora beve una pozione che poi gli si frantuma a terra… e muore lo stesso. ‘Sto povero sfigatello.
Una volta che le Beauchamp sono riunite, praticano un incantesimo, uccidono il re di Asgard. FINE.
Credo che sia chiaro dal mio raccontino quanto questo plot mi abbia entusiasmata. Se devo essere totalmente sincera, a colpirmi sono stati più dei dettagli che tutto il resto.

• Ci è stato spiegato che Freya è l’unica a vedere davvero Killian in tutte le sue vite passate perché le loro anime sono connesse e quindi lei sarà sempre in grado di riconoscerlo, a differenza di tutti gli altri che vedranno un viso sempre differente. Questo però a quanto pare non vale per Dash che, nella sua vita asgardiana, portava il nome di Sebastian ed è facilmente riconoscibile sia da Frederick che dal re. Al che la domanda sorge spontanea: perché Killian cambia viso e Dash no? E cosa lega Dash alla famiglia Beauchamp?
• Finalmente si fa chiara – come potete vedere da questo gifset – la lettura dei tarocchi di Wendy della prima stagione. Sapevamo che Killian è sempre stato l’Imperatore e l’anima gemella di Freya, ma non era chiaro perché Dash dovesse ricoprire il ruolo di Ingannatore, quello che distruggerà la ragazza. Ma con questo finale è chiaro che l’appellativo di Ingannatore derivi proprio dallo scambio dei corpi e da tutto ciò che ne deriverà.

• Frederick ha fatto un po’ una fine ignobile. Si è rivelato un personaggio sfruttato nel peggiore dei modi e l’unico aspetto interessante che lo riguarda è proprio, tristemente, la sua morte. Ma chi lo avrà ucciso? Qualcuno a conoscenza della stregoneria di East End, chiaramente… ma chi? Vi dirò, i miei sospetti al momento vertono su Raven, perché quel tacco alto con annessi pantaloni da lavoro mi sanno molto di un suo ipotetico outfit. Tra l’altro Raven l’ho trovata TROPPO interessata agli eventi passati della casa di Dash e la cosa mi puzza alquanto. Ma tornando a Frederick, pora stella, un po’ mi dispiace. Non è stata colpa sua, era solo un cretino.

• Ingrid è incinta e qui sorge spontanea un’altra domanda: di chi? Ricordiamo che la ragazza ha avuto a che fare in questa stagione sia con la Mandragora che con Dash, quindi qui abbiamo il 50% di possibilità che metta alla luce un piccolo mostro. Per questo motivo noi speriamo che il piccolo sia figlio della Mandragora. 

• Apriamo una piccola parentesi su Dash: in effetti, mi mancava un personaggio da odiare dopo Joffrey di GOT e sono felice di poter riversare tutto il mio odio su di lui. Un personaggio negativo al 100%, un vigliacco senza sentimenti che merita davvero di fare una fine orribile.
• Killian, d’altra parte, è un piccolo tonto. Dash si è quantomeno esercitato con i propri poteri, ha fatto pratica e ha imparato parecchio… e Killian? No, lui era troppo occupato a giocare all’allegra famigliola felice con Eva. COMPLIMENTI!
• Quando Freya ha scoperto che Killian era morto, ho subito pensato “cavolo, peccato che non funzioni come in Once Upon a Time! Bacio del vero amore e via!” e quando in effetti Freya l’ha risvegliato con il bacio del vero amico (vi sfido a trovarmi una teoria diversa!) ho capito che gli autori di WOEE non sanno più dove sbattere la testa.

• La morte di Wendy mi ha spezzato il cuore. Più che altro si è rivelata l’unico personaggio capace di affrontare una crescita credibile che l’ha portata al sacrificio estremo per la persona che amava. La scena è stata molto commovente.

• Ovviamente non abbiamo idea di dove sia finita adesso la nostra gatta. Il re parlava di un “inferno in cui avrebbe atteso il giudizio di sua sorella” ed è così che facciamo la conoscenza di una terza sorella, Elena. Le Beauchamp hanno parenti che saltano fuori come funghi.

• Interessante come siano di nuovo venuti fuori quei quattro appellativi (la Chiave, la Viaggiatrice, il Pugnale e il Ponte): Ingrid in quanto Chiave è ormai chiaro – lei è la Chiave per il portale di Asgard e ha anche aperto la porta per riportare indietro le altre dal passato – così come Freya in quanto Viaggiatrice – ha viaggiato nel passato ma anche nel presente per recuperare Killian a Santo Domingo – e Joanna è chiaramente il Pugnale, in quanto arma per sconfiggere il male. Ma Wendy? Che il suo appellativo derivi dalla capacità di creare un collegamento tra il regno dei vivi e quello dei morti nella prossima stagione? (Sempre che venga rinnovata la serie, questo è ovvio).

Ammetto di non aver apprezzato questo cliffhanger così ciccione perché mi è sembrato quasi un voler elemosinare un rinnovo, della serie “abbiamo ancora tanto da raccontare, vedete? Fateci ‘sta grazia!” e no, così non va.

PREMI DELLA SECONDA STAGIONE

Concludiamo questa recensione con l’assegnazione dei premi ai personaggi più interessanti della stagione:

Premio “ex fidanzato inquietante che cerca di riconquistarti e intanto controlla tutti i tuoi ultimi accessi su whats app, stampa le tue immagini del profilo, le appende al muro di camera sua e ci scrive sopra con un pennarello rosso “se non puoi essere mia non sarai di nessun altro” va a Tarkoff e alla sua ossessione maniacale.

Premio “miglior cantante creepy improvvisato” va ancora a Tarkoff e alle sue ineccepibili doti vocali.

Premio “big bad della stagione, talmente bad che mi son fatto ammazzare da quattro donne di cui una addirittura senza poteri” va al caro re di Asgard.

Premio “mio padre è sparito da un po’ ma io non mi faccio domande come qualsiasi altra ragazzina della mia età” va alla figlia di Tommy e al suo silenzio.

Grazie di aver seguito questa stagione con me e spero che lascerete un commentino per farmi sapere le vostre impressione. Date sfogo alle vostre frustrazioni, siete autorizzati ad insultare pesantemente Dash!