
Accomodatevi e scoprite il linguaggio della nuova serie HBO che debutta il 2 ottobre.
Non è Westeros, ma la nuova produzione HBO presenta un mondo tanto ricco di dettagli quanto quello di Game of Thrones.
Basato sull’omonimo film di Michael Crichton del 1973, Westworld è ambientato in un vicino futuro in un parco divertimenti dedicato a un passato lontano: un mondo creato sul modello di un antico film western, con migliaia e migliaia di realistici robot-anfitrioni pensati per soddisfare le più selvagge fantasie degli ospiti.
Data la natura complessa di Westworld, non ci sorprende che lo show e il parco divertimenti abbiano un loro lessico specifico. Ed è per questo che vi presentiamo in anticipo alcuni dei termini e dei personaggi chiave che troviamo nel mondo di Westworld.
Westworld: un parco a tema western dove gli ospiti umani utilizzano degli anfitrioni robot per soddisfare in completa sicurezza ogni loro desiderio.
Delos: la società proprietaria di Westworld.
Sweetwater: la città centrale di Westworld.
Host (Anfitrione): termine usato per i robot che abitano Westworld.
Guest (Ospite): termine usato per i visitatori umani di Westworld.
Newcomer (Novellino): termine usato dagli anfitrioni per i visitatori umani di Westworld.
Storyline: le storie interconnesse che si trovano a Westworld, esplorabili e personalizzabili a piacimento dagli ospiti.
Loops e Scripts (Cicli e copioni): ciò a cui gli anfitrioni si devono attenere, con spazio per improvvisazioni minime.
Drives (Pulsioni): gli obiettivi e i desideri che, in fase di programmazione, determinano le azioni degli anfitrioni.
Core Code (Codice sorgente): La pulsione prevalente di tutti gli Anfitrioni che impedisce loro di far male a una mosca, tanto meno a un ospite.
Fly (Mosca): Essere che gli Anfitrioni non possono ferire, ma che spesso si posa sui loro bulbi oculari. Dev’essere frustrante.
Dreams (Sogni): Quando il personale di Westworld interviene per degli interventi di manutenzione sugli anfitrioni, questi credono di essere in un sogno.
Current Build (Versione attuale): L’assortimento attuale di copioni e pulsioni che possiede un anfitrione.
Past Configurations (Configurazioni precedenti): l’assortimento passato di copioni e pulsioni che possedeva un anfitrione.
Wipe (Rimozione): il processo di pulizia della versione attuale di un anfitrione prima che la sua programmazione venga cambiata o reinstallata.
Memories (Ricordi): nonostante le rimozioni, all’interno degli anfitrioni rimangono dei ricordi delle configurazioni precedenti che aspettano di essere sovrascritte – una sorta di subconscio.
Reveries (Fantasticherie): Gesti eseguiti dagli anfitrioni che, in quanto legati a specifici ricordi, li fanno sembrare più realistici.
“Deep and Dreamless Slumber” (“Sonno profondo e senza sogni”): Una frase utilizzata per spegnere alcuni anfitrioni.
Ford: Il nome dell’eccentrico creatore di Westworld, interpretato da Sir Anthony Hopkins.
Gunslinger (Pistolero): l’enigmatico uomo in nero, interpretato da Ed Harris nella serie e ispirato al personaggio di Yul Brynner nel film di Michael Crichton.
Dolores: un’anfitrione che vive in un ranch col padre. Delores ama dipingere nel tempo libero e sceglie di vedere la bellezza del suo mondo. È interpretata da Evan Rachel Wood.
Teddy: un meraviglioso figuro che arriva a Sweetwater in treno, interpretato da James Marsden.
Hector: un temuto fuorilegge con la sua altrettanto temuta banda, interpretato da Rodrigo Santoro.
Bernard: Uno dei capi creatori degli anfitrioni di Westworld, un uomo dal grande cuore e intelletto, interpretato da Jeffrey Wright.
Maeve: La padrona del bordello di Sweetwater, interpretata da Thandie Newton.
Arnold: Non stiamo parlando di Schwarzenegger, ma comunque si tratta di un personaggio importante nel mondo di Westworld.
Black Hole Sun: Una canzone del 1994, scritta da Chris Cornell e cantata dai Soundgarden.
Thirty Years (Trent’anni): il periodo trascorso dall’ultimo incidente critico avvenuto a Westworld… almeno fino all’inizio della serie.
*Nota della traduttrice: le traduzioni fornite fra parentesi sono puramente indicative, non tengono conto del film “Il mondo dei robot” del 1973 e potrebbero subire variazioni in fase di traduzione dei sottotitoli o di doppiaggio.