Sono stata così presa da questa puntata che l’ho messa in pausa per fare il caffè, lavare le tazze della colazione, dare da mangiare ai gatti, mettere l’acqua per la pasta e, addirittura, annaffiare le piante. Ma con il senno di poi, non si è rivelata una mossa molto intelligente, perché ho ottenuto solo il prolungamento dell’agonia, per una puntata di per sé già abbastanza soffocante e claustrofobica, dal titolo “Junior Jones, alla ricerca del Lyle perduto”.
La settimana scorsa Sam, Junior e Rebecca scoprivano un tunnel in corrispondenza dell’armadietto di Angie. Convinti che sia stato scelto come via di fuga da Lyle, decidono di avventurarsi a cercare il fuggitivo. Junior è deciso e vuole trovarlo ed ucciderlo a tutti i costi per vendicare Angie. Povero cucciolo, ignaro di che Giuda ha come zio. Rebecca avvisa il nuovo sceriffo Barbie, che si precipita a scuola e raggiunge i due esploratori. Ma, come sappiamo, in questa stagione Junior non è al massimo della forma, e cade nel tranello di Lyle, innescando una bomba che porterà Sam e Barbie a restare bloccati sotto il tunnel. Junior riesce ad uscire e a dare l’allarme, e a salvare la giornata, come al solito, ci penserà Rebecca, la quale, di soppiatto, si sta rivelando un personaggio decisivo ed indispensabile, soprattutto per risolvere tutti i problemi della ridente cittadina. Non solo crea un ordigno per far esplodere le macerie che hanno sbarrato la via d’uscita del tunnel, ma si rivela fondamentale anche nello scongiurare le catastrofiche conseguenze della piaga settimanale: la tempesta di terra. Perché, cari miei, pensavamo di esserci liberati delle piaghe d’Egitto, ma invece erano semplicemente andate in ferie per una settimana…del resto è vacanza anche per loro. Suggerisce la costruzione di un mulino gigantesco che, irradiando acqua nell’aria velocemente, porterà la polvere a cadere a suolo.
Mentre Julia corre a scuola a salvare il suo amato, è Big Jim che si trova nella scomoda posizione di convincere i suoi concittadini a seguire il consiglio di Rebecca. Ma gli stessi cittadini che nello scorso episodio lo amavano, ora non hanno più fiducia nei suoi confronti e decidono di non fare nulla fino all’arrivo della salvatrice dai capelli rossi. Ma basterà poco per far cambiare loro idea, nuovamente. Il ragazzino asmatico, l’amico di Joe che usa uno skatebord come mezzo di locomozione, pensa bene di avventurarsi nella tempesta di terra, ma tornerà indietro subito. Ovviamente l’unico ad aver notato che aveva dimenticato alla locanda lo zaino con l’inalatore è Big Jim, che glielo prende subito, tornando ad essere acclamato come un eroe.
Di nuovo fiduciosi in lui, i coerenti abitanti di Chester’s Mill, sulle note di una canzone dai richiami apocalittici, ergono un mulino gigante, come suggerito da Rebecca, e sconfiggono l’ennesima piaga.
Veniamo ora ai ragazzi, anche loro, nel bene o nel male, fulcro delle vicende che si dipanano sotto la Cupola. Sorvolando su Norrie e Joe che litigano come una coppia di adulti prossimi al divorzio, l’evento più inquietante è l’irrequietezza di Melanie, la quale per sentirsi viva sembra aver bisogno di troieggiare con il primo che capita. Dalla tempesta di terra, alla tempesta di ormoni, direi che il parallelismo è ben costruito!!! Da standing ovation la battuta di Norrie: “ma ne lasci uno?” quando la vede pericolosamente vicina a Junior.
Ecco, queste parentesi inutili e senza senso, non riesco a giustificarle. Il loro inserimento in una storyline che, comunque, si rivela di per sé buona, distrugge e spezzetta l’intero arco narrativo, dando origine a sconnessioni e non sense che minano la credibilità dell’intera storia. Tra un litigio e un bacio mancato, i quattro decidono di tornare al lago dove Julia aveva gettato l’uovo: unendo le loro mani lo “rievocano” e torna in superficie.
A quanto pare tra le proprietà miracolose dell’uovo rosa c’è anche quella di addolcire le persone: Norrie fa marcia indietro su Melanie, si scusa con Joe e ammette di essere innamorata anche lei. Ma venendo alle cose serie, quando i quattro mettono contemporaneamente le loro mani sull’uovo, oltre alle stelle rosa, compare davanti ai loro occhi una strana costruzione che si trova a Zenith, città natale di Mel e Barbie. Quindi abbiamo appurato che c’è una connessione tra la Cupola, questa misteriosa cittadina e i suoi 2 abitanti giunti dal nulla a Chester’s Mill. Quale sia, al momento, non ci è ancora concesso sapere.
Il filo conduttore dell’episodio è stata la pace (amore e gioia infinita) tra i personaggi. Abbiamo già detto di Norrie e Joe, ma gli eventi più eclatanti sono stati i legami che si sono venuti a creare tra gli acerrimi nemici e potenziali rivali in amore: Rebecca e Julia da un lato, Barbie e Sam dall’altro. Le due donne si riscoprono molto simili e dopo un iniziale diffidenza, Julia si sbilancia al punto da arrivare ad ammettere di fidarsi della professoressa. Anche Sam e Barbie si ritrovano ad avere un background comune.
Dal confronto tra i due si scopre che Lyle ha ucciso Melanie e che Sam ha ucciso Angie, la prima dei quattro da fare fuori per far cadere la Cupola, ammettendo che non avrebbe esitato neppure ad uccidere il suo stesso nipote. Ma, alla fine, incapace di sopportare oltre questo peso, esce di scena con un salto nel vuoto. Per sempre? Non credo proprio, credo piuttosto che quella sia una via d’uscita dalla Cupola.
La puntata non è stata malaccio, ma se si considera lo schifo che ci è stato propinato finora è facile salire di livello, restando comunque un inutile e noioso girare intorno al nulla. Alleanze e contrasti buttati lì a casaccio sono indice dell’incapacità degli autori di dare dei tratti ben definiti ai personaggi e quindi una più generale coerenza delle storie che si dipanano sotto la Cupola. Aspettiamo e speriamo. Cosa, non lo so neppure io.
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-Fra-