
“Ricordati solo che lui non discuterà dei personaggi o della trama del nuovo Twin Peaks.”
Questo avvertimento mi è stato consegnato il mese scorso da un rappresentante di Showtime per la mia intervista telefonica con il co-creatore di Twin Peaks, David Lynch, e devo ammettere, che non è stata una sorpresa. L’autore, noto per la sua segretezza, ha avvolto nel mistero più totale il suo revival di 18 ore di Twin Peaks (che debutta domenica). Quindi, un cacciatore di spoiler – e totalmente Twin Peaks addicted – come me, cosa avrebbe dovuto fare? Mi sono preparato a velate indiscrezioni, ad un paio di scoop e ho sperato nel meglio. Eccovi quello che ho ottenuto da David Lynch.
TVLINE | Hai già finito di editare tutti e 18 gli episodi?
Si.
TVLINE | Quanto ci è voluto per tutto il processo?
Poco più di un anno.
TVLINE | Senti un senso di chiusura ora?
Mi sento soddisfatto. Non posso dirti nient’altro.
TVLINE | Prima ti sembrava di avere ancora qualcosa in sospeso con il franchise?
No, ho deciso di riprenderlo, perché amo il mondo di Twin Peaks. Amo le persone di quel mondo. E volevo tornarci.
TVLINE | Sei riuscito a mantenere le labbra serrata su qualsiasi dettaglio del revival. Showtime ha tenuto una proiezione della premiere – formata da due ore – il 19 maggio, due giorni prima che il mondo lo vedesse. Eri riluttante anche a permettere che facessero questo?
No, è vicino alla data di debutto. Va bene.
TVLINE | Perché tutta questa segretezza?
Dico sempre – almeno personalmente – che non voglio sapere qualcosa prima di vederlo. Voglio sperimentarlo nella maniera più pura, entrando in questo mondo e viverlo. Credo che questo sia qualcosa che è sempre più difficile da fare oggigiorno.
TVLINE | Una cosa che hai rilasciato sin dall’inizio è stata la lunga lista di tutti i membri del cast che avrebbero partecipato al revival. Ovviamente, i miei occhi si sono fissati sui nomi che mancavano, come Lara Flynn Boyle. Ero un grande fan del personaggio di Donna e sono rimasto deluso dal fatto che lei non ci sarebbe stata. Perché lei non c’è?
Al giorno d’oggi le persone amano quelle strane storie secondarie di Hollywood che non hanno nulla a che fare con il film. Potete chiedere a Lara Flynn Boyle. Questa è una storia in cui lei non c’è.
TVLINE | Hai un personaggio preferito?
No. Li amo tutti allo stesso modo.
TVLINE | Qual è l’aspetto della serie originale di cui sei più orgoglioso?
Il pilot è l’unica cosa di cui sono particolarmente ed estremamente orgoglioso. Ci sono stati dei momenti grandiosi nel percorso. La seconda stagione ha fatto schifo.
TVLINE | Perché hai voluto dirigere tutti gli episodi, invece che magari condividere questo fardello con, per esempio, il tuo co-autore, Mark Frost?
Volevo che fosse un tutt’uno. Lo vedo come un film. E normalmente durante un film non smetti ad un certo punto per far subentrare un altro regista. Doveva esserci una linea guida dall’inizio alla fine.
TVLINE | Quanto è stato coinvolto Mark?
Io e Mark abbiamo scritto insieme la sceneggiatura. Questo è quanto.
TVLINE | Voi due avete scritto l’intera stagione prima di ricevere ufficialmente il via libera da Showtime, giusto?
Praticamente. Abbiamo aggiunto delle cose in seguito, ma si, volevamo avere il lavoro tra le mani.
TVLINE | Sei mai stato preoccupato di dover fare tutto questo lavoro e per avere Showtime – o altre reti – che decidessero di non produrlo?
Si, questo era un rischio. Sarebbe stato OK se nessuno lo avesse voluto. [Ride]