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This is us – Miguel ne sa una più del diavolo

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This is us – Miguel ne sa una più del diavolo

Addicted, questa settimana mi sembra giusto iniziare dicendo che mi sento profondamente bistrattata per non aver mai saputo della chat privata tra Miguel, Toby e Beth… anche io vorrei “sparlare” dei Pearson!

Comincio da Kate, personaggio che da sempre (ormai lo sapete) non è proprio sulla lista dei miei preferiti, perché in questo episodio spero di aver visto in lei una svolta. È il momento dell’operazione per il recupero degli ovociti e, sotto anestesia, ecco che Kate si ritrova dinanzi alle se stessa di tanti anni fa. Ci sono la Kate bambina, con problemi di peso ma un sorriso dolcissimo e la speranza dei sogni, e la Kate adolescente con tutto quel menefreghismo e pessimismo sanciti dalla perdita del padre.

In questo suo ripercorrere se stessa non poteva mancare proprio lui, Jack, punto focale della stabilità di Kate, il suo riferimento, la sua roccia. E la forza di Kate sta proprio nel lasciare andare il passato per un futuro che spera finalmente felice. Ecco, questa è la svolta che spero germogli dentro di lei e la svincoli dal suo piangersi addosso.

L’episodio ci riporta alla fine della proiezione del film di Kevin, e Randall non perde tempo ad affrontare la sorella per le sue affermazioni. Ovviamente Kate ha, a mio avviso, ragione quando dice che lei è libera di provare ad avere un figlio, in qualunque modo possibile. Però analizziamo la situazione: Kate è già rimasta incinta, e questo significa che lei non è sterile e che gli spermatozoi di Toby, seppur magari limitati, comunque funzionano. Eppure la gravidanza si è interrotta. È vero che il tasso di aborto nelle prime settimane di gestazione è molto alto, ma questo lo è ancora di più quando la donna ha condizioni fisiche non ottimali. E Kate è decisamente sovrappeso. Un “problema” questo che sarà sempre lì con lei anche dopo che i medici avranno prodotto in vitro i gameti… mi chiedo se prima di scegliere l’inseminazione non fosse più opportuno pensare a un programma di dimagrimento volto ad arrivare a una riduzione dello stomaco (e fare così un bel crossover con il dottor Nowzaradan!). L’inseminazione mi sembra come la scorciatoia per non affrontare, ancora una volta, i veri problemi. Insomma, io non sono per niente sicura che riuscirà a portare a termine una gravidanza, e mi chiedo a quali costi. Toby potrebbe spezzarsi: la sua risposta “Kate non mi ha mai visto depresso, e non vorrei succedesse mai”, mi è risuonata molto come “eccola lì la gufata del secolo!” e ripensando al finale della seconda stagione direi che non butta male, butta malissimo.

Vorrei spendere due parole su Beth perché lei meriterebbe davvero il meglio, e invece eccola lì con i suoi progetti che le sfuggono dalle mani, il pavimento che le cede sotto i piedi. Sono felice che abbia dato retta a William (manchi sempre tantissimo…) e si sia aperta con Randall, lui deve capire che è sua moglie adesso ad avere bisogno di lui: non la deve abbandonare, la deve sostenere.

Randall secondo me si sta troppo sottovalutando, il suo continuo guardare all’esterno per fare qualcosa mi sta un po’ infastidendo. È così concentrato su ciò che riguarda gli altri, da non accorgersi che è la sua famiglia adesso ad aver bisogno di lui: Kate, Kevin, Toby, soprattutto Beth. Confesso, però, che secondo me Randall sarebbe davvero un ottimo politico.

Infine, sono felice per Kevin e la complicità che sta nascendo con Zoe. Lei si sta rendendo conto che dietro quella sua ironia c’è molto di più: c’è un uomo che ha bisogno di amore e di quel riconoscimento che solo l’essere amati può dare. Chissà, poi, cosa possiamo scoprire su Jack attraverso i suoi compagni in Vietnam! Jack che, nei flashback, ha conquistato Rebecca con la sua semplicità, la sua purezza d’animo e il suo trattare gli altri come vorrebbe essere trattato lui. Cosa sarà mai successo a Los Angeles?

TOP 3

1. Ovviamente Beth che esclama “Miguel is so on point”, con quella faccia sconvolta!

2. La faccia di Kevin alla première del suo film quando vede tutta la sua famiglia in lacrime…

3. Jack che parla dei suoi sogni… del suo bisogno di una CASA, di una FAMIGLIA.

Vi lascio con il promo del prossimo episodio, intitolato “Vietnam”:

https://youtube.com/watch?v=xoxFoyBpciY

Mi raccomando, se volete rimanere aggiornati su tutte le news della serie passate da questa meravigliosa pagina

This is us – Italia

 

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Nata negli anni 80, grazie al suo papà clone di Magnum P.I., cresce a pane e “Genitori in blue jeans” (dove si innamora di Leonardo di Caprio che troverà poi in quei film tanto amati come "What's Eating Gilbert Grape" o “Total eclipse”), l’uomo da 6 milioni di dollari, l’A-Team, Supercar e SuperVicky. L’adolescenza l’ha trascorsa tra Beverly Hills 90210, Santa Monica e Melrose Place..il suo cuore era sul pianeta di Mork e alle Hawaii..anche se fisicamente (ahimè) era sempre e solo nella provincia bergamasca. Lettrice compulsiva fin dal giorno in cui in prima elementare le hanno regalato Labirinth è appassionata di fantasy (Tolkien è il suo re, Ann Rice e Zimmer Bradley le sue regine) e di manga (Video Girl AI in primis per arrivare a Paradise Kiss e Nana), anche se ultimamente è più orientata a letture propedeutiche pediatriche! Ama studiare (tra laurea, dottorato e master ha cominciato a lavorare a 28 anni!!) ed imparare, ma non fatela arrabbiare altrimenti non ce ne è per nessuno!

1 COMMENT

  1. Ciao! First of all, sono sempre felice di commentare This Is Us, anche se ne abbiamo già parlato! E credo che dovremmo entrare di diritto nella chat Beth-Miguel-Toby perché penso potremmo apportare grandi spunti XD
    Veniamo alla puntata:
    – Kate. Anche io mi sono chiesta se non fosse più “semplice” (per la mia mente di non medico) o quantomeno più lineare farla dimagrire. Io non ho esperienze dirette di fecondazione artificiale, se non essere stata vicina a una mia amica (il ruolo di Rebecca, in pratica). Credo però che, da un punto di vista medico, ci siano da tenere in considerazione diversi fattori, e nessuno di questi depone a favore di un probabile successo del concepimento o della gravidanza, per come ce ne hanno parlato. Kate ha 38 anni e poco tempo a disposizione, gli spermatozoi di Toby non sono efficacissimi e concordo con il fatto che è rimasta incinta una volta senza volerlo, ma mettersi qui ad aspettare che possa ricapitare, con probabilità più basse della media, aspettando che dimagrisca (con un programma adatto alla sua salute, che quindi prenderà tempo), potrebbe portare a ritardi che renderebbero un successivo ricorso alla fecondazione ancora meno statisticamente favorevole. Da un punto di vista medico, credo abbia scelto la soluzione migliore per lei. In più il percorso della fecondazione non è una passeggiata. Quel che mi rimane indigesto è come è stata gestita la faccenda della depressione di Toby, di cui noi sappiamo molto poco, ma sempre più di Kate e questo mi fa chiedere, a un certo punto, se sia lei a non considerare lui o se lui non si apra abbastanza, cosa che a me in un matrimonio fa paura. Io non credo che smettere gli antidepressivi senza portarne a conoscenza il partner (anche e soprattutto per metterlo in grado di gestire eventuali sintomi da rimbalzo, visto che li ha smessi di colpo, o almeno sapere che cosa siano se ti ci trovi davanti) sia una decisione da prendere in solitaria. Già dovresti prenderla SOLO con uno psichiatra, ma che tua moglie non ne sia al corrente mi fa venire la pelle d’oca. Tanto più che sappiamo più o meno come andrà a finire. In sintesi, questi due hanno sempre avuto qualche problema di comunicazione a cui i gesti eclatanti hanno cercato di sopperire, ma la quotidianità deve basarsi su altro, oppure si va dritti a schiantarsi contro un muro.
    – amo il percorso di Kevin, ma a pelle lei non mi piace. Ho proprio voglia di prenderlo con me e fuggire, perché fino a questo punto l’ho visto essere messo all’angolo da qualcuno che non aveva tutta questa voglia di entrare in una relazione più profonda. Le parole di Beth poi non aiutano a non avere qualche remora nei confronti di sua cugina.
    – Randall mi fa venire voglia di prenderlo in disparte di dirgli “Basta, tesò, basta”. Lo sento e percepisco inquieto e in affanno. È una persona straordinaria, ma non deve farsi venire l’esaurimento per esserlo, deve gestire i suoi confini, non cercare di essere altro da sè, perché è vero che ha avuto padri grandiosi, è vero che è grazie all’amore incondizionato di più persone che lui ha potuto avere una vita positiva, ma lui è semplicemente lui, non può e non deve dare il c. per chiunque in ogni momento. Non trovo nemmeno giusto l’atteggiamento dell’amica del padre, che sembra rimproverargli non si sa di preciso cosa. Deve darsi dei limiti, far rispettare i confini e non essere sempre proteso verso l’esterno. Anche perché così facendo, la sua famiglia viene sempre un po’ messa in disparte. Piccolo inciso: la storia di Deja non mi ha mai coinvolto e mi sembra, tra tutte le storyline ottimamente dipanate da This Is Us, quella meno sensata. Mi piace molto come hanno trattato il tema della non appartenenza da parte di una persona di colore adottata in una famiglia di bianchi, e il suo smarrimento, è per questo che vorrei farlo riposare due minuti e dirgli che andrà tutto bene, randallino bello <3

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