
Ben tornati Addicted, eccoci qua a commentare insieme questi ultimi due episodi di “This Is Us“, scusate il ritardo ma impegni di lavoro e una leggerissima (mica tanto) bronchite mi hanno trattenuta e avrei preferito evitarlo!
Iniziamo dalla première invernale, un episodio che non delude dal punto di vista emotivo, confesso infatti che mi ha coinvolta dall’inizio alla fine, probabilmente per la sua struttura: uno sguardo al presente giusto per lasciarti con un “ma… mi sono persa qualcosa rispetto all’ultima puntata?!?” (panico mode on), e uno storytelling che ripercorre quanto accaduto per arrivare a questo presente.
Devo dire che il protagonista indiscusso della puntata è stato Randall, quel suo “I won” finale riassume un po’ tutto il suo percorso, non solo politico ma anche personale. Ma partiamo da una domanda, che è poi la domanda che si pone Randall stesso: che cosa rende grande un uomo? Probabilmente ognuno di noi risponderà in modo diverso, eviterò quindi banalità, ognuno sceglie il suo percorso e verosimilmente arriva alla risposta solo dopo questo stesso percorso. Randall ha capito che l’onestà è una parte imprescindibile del suo essere uomo, e che alla fine ciò che lo rende un grande uomo altro non è che la sua famiglia. Nelle sette settimane che ci hanno accompagnato alle elezioni Randall è riuscito a dimostrare a tutta la comunità, una comunità che vuole aiutare donandole se stesso, che uomo bravo lui sia, quanto si possa contare su di lui. Ebbene, il bello viene adesso e spero che Beth lo supporti, spero che tenga fede a quanto gli ha detto perché alle parole devono seguire i fatti, e il momento per l’azione, quella vera, è adesso.


Infine, Toby ha dimostrato per l’ennesima volta di essere un uomo meravigliosamente dolce, sensibile e molto attento alle emozioni della sua amata. Ho una paura terribile per Kate e Toby, ho come la sensazione che succederà qualcosa di brutto, e che questo qualcosa riguarderà il loro bambino: va bene tutto, ma un po’ di felicità non si nega a nessuno e, soprattutto, così tanta sfiga non può essere reale.
La puntata si conclude con Kevin che scopre una cartolina di Nicky a Jack, cartolina con l’indirizzo di residenza proprio di Nicky… tutto è pronto per un bel road trip! E infatti, ecco che nell’ultimo episodio Kevin racconta ai fratelli e a Rebecca della sua scoperta, e i nostri fantastici BIG3 decidono di partire per un viaggio alla scoperta dello zio perduto.


E, onestamente, non mi consola nemmeno un po’ sapere che Kevin non ha ripercorso gli errori del padre, perché se è vero che Kevin è davvero un uomo stupendo, capace di darsi senza limiti e di esserci sempre e comunque per chi ha bisogno, è anche vero che in questo caso gli autori hanno forzato troppo la storia dando a Jack (e adesso anche a Rebecca) un peso troppo grande da sopportare senza nemmeno concedere il beneficio del dubbio. Ho tirato in mezzo anche Rebecca perché dopo così tanti anni lei stessa si chiede fino a che punto abbia conosciuto il marito e, se solo gli avesse fatto più domande, se avrebbe potuto fare di più per questa parte della vita del marito… lui che comunque al ritorno dalla visita al fratello si era aperto con lei, anche se non del tutto. Io personalmente tutto mi aspettavo tranne una svolta di questo tipo, va bene, Jack aveva dei segreti ma una storia così mi sembra davvero poco congrua per il suo personaggio.


La puntata era divisa a metà e vedremo l’epilogo (o l’inizio) della storia di zio Nicky settimana prossima, quindi non ci resta che aspettare e vedere… intanto vi lascio con il promo dell’episodio:
Infine per rimane sempre aggiornati sulla serie e il cast (che di recente ha anche vinto il titolo di miglior cast in una serie drammatica ai SAG Awards!) non dovete far altro che passare da questa fantastica pagina: