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This Is Us – E alla fine, la fine non è

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This Is Us – E alla fine, la fine non è

Aspettavo la domenica del Super Bowl davvero tantissimo perché sarebbe stata la domenica di “This is us” (e anche ovviamente per l’Halftime show di Justin… mettere una faccia innamorata a caso qui…).

E l’attesa non è stata vana, ne è valsa la pena.

Ho guardato la puntata in inglese, senza sub, devo ovviamente rivederla, ma tanto mi è bastato per capire (ancora di più) che Jack Pearson è davvero l’uomo, il padre e il marito migliore di sempre ed è morto da eroe e da solo. E questo è stato devastante, mi ha spezzato il cuore e sto ancora cercando di riprendermi, come Rebecca dinnanzi a quello snack mangiato perché “No, non può essere vero“, e invece sì, perché anche quando pensi di aver attraversato la tempesta, ci può sempre essere un’ultima onda che ti travolge, proprio quando ormai non te lo aspettavi più. “Perché la vita è un brivido che vola via“, e a noi non resta che vivere ogni minuto, ogni secondo, come se fosse l’ultimo; come già detto, senza aspettare domani per dire a qualcuno “Ti voglio bene“, “Scusa” o ancora un semplice “Grazie“, perché potrebbe non esserci alcun domani.

Tuttavia, questa puntata ci dice anche che “non può piovere per sempre“, che alla fine quando perdiamo qualcuno una parte di lui (o lei), SE VOGLIAMO, continua a vivere dentro e per mezzo di noi, perché quello che abbiamo condiviso ci forma, ci plasma e ci permette di essere chi siamo. Non solo: lo doniamo anche agli altri.

Una puntata che è uno starting point, un nuovo inizio, che ci trasporta non solo nel passato, ma anche nel futuro, un futuro che è ancora tutto da scoprire ma che porta con sé quello che ci ha creato nel passato.

In loving memory of Jack Pearson

 

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Nata negli anni 80, grazie al suo papà clone di Magnum P.I., cresce a pane e “Genitori in blue jeans” (dove si innamora di Leonardo di Caprio che troverà poi in quei film tanto amati come "What's Eating Gilbert Grape" o “Total eclipse”), l’uomo da 6 milioni di dollari, l’A-Team, Supercar e SuperVicky. L’adolescenza l’ha trascorsa tra Beverly Hills 90210, Santa Monica e Melrose Place..il suo cuore era sul pianeta di Mork e alle Hawaii..anche se fisicamente (ahimè) era sempre e solo nella provincia bergamasca. Lettrice compulsiva fin dal giorno in cui in prima elementare le hanno regalato Labirinth è appassionata di fantasy (Tolkien è il suo re, Ann Rice e Zimmer Bradley le sue regine) e di manga (Video Girl AI in primis per arrivare a Paradise Kiss e Nana), anche se ultimamente è più orientata a letture propedeutiche pediatriche! Ama studiare (tra laurea, dottorato e master ha cominciato a lavorare a 28 anni!!) ed imparare, ma non fatela arrabbiare altrimenti non ce ne è per nessuno!

1 COMMENT

  1. Ho avuto sicuramente più tempo di te per metabolizzare l’episodio e devo dire che ho amato le ultime parole di Jack a Rebecca, erano parole d’amore perché lui sapeva perfettamente cosa sarebbe successo e non voleva vederla preoccupata, voleva vederla sorridere ancora una volta. Lui è l’uomo dei sogni, perfetto nonostante le imperfezioni, per la famiglia avrebbe dato tutto, e l’ha fatto. Di sicuro non ero pronta a vedere la sua morte (nonostante i quasi due anni di preavviso) ma ancor meno ero pronta alla reazione di Rebecca, devastata nel giorno più brutto della sua vita ma in grado di contenersi per i suoi figli che ora avranno solo lei e dovrà essere forte per tutti loro.

    Il prossimo episodio è troppo vicino, non posso farcela
    Alla prossima!

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