Home The Walking Dead The Walking Dead | Scott Gimple parla del Governatore

The Walking Dead | Scott Gimple parla del Governatore

0
The Walking Dead | Scott Gimple parla del Governatore

the-governor[ALLERTA SPOILER!! Leggete solo se avete già visto l’episodio 4×05 di The Walking Dead intitolato Internment]

Cavolo, questo tizio non può semplicemente lasciarsi tutto alla spalle, vero? Immagino che essere sconfitto da Rick e dalla sua gang sia a Woodbury che alla prigione non sia stato abbastanza per il Governatore. Il cattivo con un occhio solo era scomparso alla fine della scorsa stagione dopo aver ucciso i suoi concittadini di Woodbury in un raptus di follia, per poi ricomparire alla fine dell’episodio di domenica di The Walking Dead: da lontano fissava con il suo unico occhio Rick e la prigione. Che cosa vuole quel bastardo stavolta? Perché si trova lì? Che cosa diavolo gli è successo dall’ultima stagione? E che cosa succederà? Per avere delle risposte siamo andati da chi comanda, ovvero lo showrunner Scott M. Gimple.

ENTERTAINMENT WEEKLY: Okay, abbiamo visto il Governatore che fissava minacciosamente la prigione. Che cosa stava guardando? Fissava Rick pensando “Voglio prendere quello stronzo”? Oppure stava fissando la prigione pensando “Voglio prendere QUELLA stronza”? O entrambi?

SCOTT M. GIMPLE: Questa è una buona domanda. Non risponderò, ma dirò che una è una buona domanda, l’altra è un’altra buona domanda e poi c’è un’ottima domanda. Posso però dire questo: le risposte a queste domande arriveranno molto presto.

EW: Quindi che cosa possiamo aspettarci per il prossimo episodio?

GIMPLE: Ci addentreremo in questo personaggio per definirlo ulteriormente. Alla fine della stagione ha fatto qualcosa di davvero notevole che lo definisce in un certo modo e lo ha influenzato e cambiato. Dunque vedremo chi sia quest’uomo adesso. Ci saranno sicuramente dei flashback per colmare alcuni buchi e saranno ancora di più di quelli che ci sono stati per riagganciarci alla storyline della prigione.

EW: L’ultima volta che l’abbiamo visto, il Governatore si era fatto parecchio coinvolgere dal punto di vista emotivo. Cosa puoi dirci riguardo a quello che ha in testa adesso?

GIMPLE: Sappiamo quello che ha fatto. Ha ucciso quelle persone. Sappiamo che Rick ha accolto le persone rimaste. Quella cittadina ha contribuito in gran parte a costruire l’identità di quest’uomo e il suo obiettivo. E tutto quello per cui stava combattendo. E vedremo la risposta alla domanda “Che cosa è rimasto adesso?”: lo mostreremo.

EW: Quando abbiamo conosciuto il Governatore durante la scorsa stagione, aveva quasi il complesso del messia e pensava sul serio di essere il salvatore di quelle persone. Ora come si considera?

GIMPLE: Non so se concordo sulla faccenda del complesso del messia, ma direi che era molto orgoglioso di quello che aveva fatto. Si sentiva molto a suo agio nell’identità che si era forgiato e rispetto all’obiettivo che si era dato. Venire privato di queste cose lo trascina al cuore dell’incognita che è la sua identità. Inoltre, l’uomo che il Governatore è durante l’apocalisse zombie a Woodbury non è necessariamente l’uomo che era prima che il mondo cambiasse. Essere privato di quella sua identità lo riporta alle origini.

EW: Si tratta di un territorio inesplorato nei fumetti, visto che non seguono l’idea del Governatore che sopravvive all’assalto alla prigione e si dà alla fuga. Vedremo magari delle influenze provenienti dai tre romanzi del Governatore?

GIMPLE: Ho studiato molto quei romanzi. Quello nuovo è appena uscito. Non ho avuto una copia in anteprima, quindi lo sto leggendo adesso ma adoro i primi due romanzi, che sono stati certamente fonte di ispirazione: è interessante perché in quei romanzi il Governatore è leggermente diverso dal Governatore dei fumetti e, ovviamente, lo show è diverso da entrambi. Dirò solo che ho studiato molto quei romanzi e che ne abbiamo parlato a lungo. Penso che siano stati fonte di ispirazione per questa storia e che ci saranno alcuni momenti che qualcuno potrebbe riconoscere, ma al tempo stesso lo show è piuttosto diverso.

EW: Ora ti rinfaccerò le tue stesse parole…

GIMPLE: Rinfacciamele!

EW: Certo! Quando abbiamo parlato durante l’estate hai detto che questa stagione sarebbe stata una specie di remix perché avresti presi dei grandi momenti dal fumetto e li avresti incorporati nello show, seppure in un modo nuovo e diverso, più o meno come è accaduto per Tyreese. Quindi questo approccio “remix” viene mantenuto anche per quanto riguarda il Governatore?

GIMPLE: È interessante perché tanti elementi del remix di cui ho parlato hanno portato a esiti diversi: ad esempio, c’è questa cosa tratta dal fumetto che viene trattata in un modo differente e c’è quest’altro aspetto estratto dal fumetto che viene trattato in modo ancora diverso. Ho letto i fumetti per talmente tanto tempo, prima come fan e ora perché lavoro allo show, che a volte mi dimentico addirittura le cose che finiscono per essere rivisitate. Ma per quanto riguarda il Governatore ci sono certamente delle cose che potremmo vedere nello show.

EW: È passato un po’ di tempo dall’ultima volta che abbiamo visto il Governatore. È bello riavere questo personaggio nello show?

GIMPLE: Sono molto emozionato per il fatto di poter esplorare questo personaggio e per il fatto che le persone possano vedere tutti i lati di lui a cui prima avevamo solo accennato. Proprio come ero curioso di vedere la reazione del pubblico di fronte a quello che è successo con Rick e Carol, c’è un momento che riguarda il Governatore e la sua storia in cui forse il pubblico affronterà delle discussioni per entrambe le parti in causa: voglio sentire che cosa ne pensa e voglio sentire quelle discussioni.

Fonte

Previous article Witches of East End | Recensione 1×06 – Potentia Noctis
Next article Once Upon a Time | Recensione 3×07 – Dark Hollow
Avatar photo
Con il corpo è in Italia, con il cuore è in Giappone, con la testa è negli USA. Ritiene di avere ottime potenzialità come sceneggiatrice di “finali alternativi” e come moglie di attori talentuosi e affascinanti (magari con l’accento british e le fossette). In una serie cerca persone e non semplici personaggi, mondi più che location, non un sottofondo ma vere e proprie emozioni musicate, vita, non una storyline. Nel suo universo ideale la birra è rossa e il sushi è in quantità abbondante, le Harley Davidson sono meno costose, la frangia non è mai né troppo lunga né troppo corta e il suo favorito arriva incolume al finale di serie. Forse ha troppi smalti, mentre per i tatuaggi, i cani, i gadget di Spongebob e i libri troverà sempre il posto. Tiene pronti la balestra, i viveri e l’hard-disk zeppo di serie: l’Apocalisse Zombie non la coglierà impreparata!

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here