SPOILER ALERT: Continuate a leggere solo se avete visto “The Cell”, l’episodio di domenica di The Walking Dead.

Dire che la vita di Dwight (Austin Amelio) sia complicata è poco. La prima volta che abbiamo incontrato il personaggio in The Walking Dead nella scorsa stagione, lui era in fuga da un gruppo di persone poco raccomandabili. Sembrava un ragazzo a posto. Ma poi ha rubato la moto e la balestra a Daryl (Norman Reedus), rendendolo molto meno per bene. In seguito ha sparato a Daryl ed è sembrato fin troppo entusiasta di voler uccidere Daryl stesso, dopo che si è scagliato contro Negan. E a quel punto è diventato molto meno che decente.

Ma nell’ultimo episodio, intitolato “The Cell”, abbiamo avuto delle risposte a quello che è successo a Dwight dopo che è stato rintracciato dai Saviors. È venuto fuori che la vita di Dwight è stata risparmiata dopo che sua moglie, Sherry, ha accettato di sposare Negan. Lui si è anche beccato un ferro bollente sul viso per aver rubato delle medicine. Ora lui si atteggia come uno dei luogotenenti di maggiore importanza di Negane e questo spiega il motivo per cui lui desidera far cedere Daryl, sperando che prenda le sue stesse decisioni.

Dwight è costantemente perseguitato dai pensieri di quello che una volta era e di quello che è diventato: viene preso in giro da Negan, vede la sua ex moglie fare un test di gravidanza, viene sfidato da un ex amico che è scappato da Negan e guarda Daryl che si rifiuta di sottomettersi, cosa che gli ricorda la sua debolezza. Abbiamo parlato con l’uomo che lo interpreta, Austin Amelio per capire meglio il personaggio.

ENTERTAINMENT WEEKLY: Quanto eri eccitato quando hai ricevuto lo script e hai visto quanto sarebbe diventata profonda la storia di Dwight?

AUSTIN AMELIO: Estremamente eccitato. È qualcosa che aspettavo da molto, ma ero anche un po’ nervoso per quello che succede, ma si, ero davvero eccitato.

Vediamo Dwight all’inizio che si prepara questo panino e che guarda oltre il recinto e vede questo walker impalato che si muove su e giù. Cosa sta pensando in quel momento?

Beh, ci sono due momenti, uno è quello e l’altro e alla fine dell’episodio, e credo che sia un tema portante: Sono più libero come sono adesso o essendo un walker dall’altra parte del recinto? Quindi credo che lui si stia perdendo in questo pensiero. Credo che sia un tema ricorrente per lui. Inoltre, quel walker è…disgustoso, no?

Hai menzionato il momento alla fine, in cui Dwight esce e vede il suo amico ormai diventato zombie. Alla fine lui gli aveva sparato, e quando è successo, ho pensato, che fosse un atto di misericordia, perché Dwight ha scelto di ucciderlo piuttosto che riportarlo indietro da Negan. Ma poi viene fuori che tu l’hai riportato indietro lo stesso e lo hai messo nel recinto come zombie. Quindi questo cosa ci dice di Dwight?

Beh, prima di tutto vuol dire che ho fatto il mio lavoro, e secondo, credo che sia sicuramente un atto di misericordia, perché Dwight si è trovato una volta in quella stessa situazione. Quindi, è meglio che io torni al santuario o dovrei rimanere là fuori e farla finita? Inoltre, quel tizio è un mio amico nella storia, il quale ha perso sua moglie, e quindi è meglio che lui venga ucciso e che la sua miseria al Santuario finisca.

Ci sono molte relazioni affascinanti al Santuario. Iniziamo da Dwight e Daryl. E Daryl è un uomo che ha cercato di aiutare Dwight quando si sono incontrati per la prima volta. È tornato da loro per dargli le medicine. Dwight, invece, ha rubato le sue cose, gli ha sparato, ed in generale si è comportato con lui come un grande stronzo. Ma Dwight è davvero concentrato sul cercare di far cedere Daryl, in modo che anche lui si sottometta al volere di Negan. Lo fa solo per giustificare la sua decisione di fare lo stesso?

Ci sono molte cose da considerare qua. Prima di tutto, Negan mi ha ordinato di torturare questo uomo. Inoltre, non è facile per me. È dura per entrambi, perché credo che Dwight abbia ancora un briciolo di umanità in sé. Quindi mi piacerebbe andare oltre questo suo scopo, e non dover vedere questo uomo crollare emotivamente e fisicamente in una cella. Non è una cosa facile da guardare.

Ed abbiamo anche dei momenti quasi teneri tra i due, come quando alla fine Daryl dice a Dwight, “Capisco perché l’hai fatto, perché hai accettato. Dovevi pensare a qualcun altro.” È un momento molto pesante.

Si, si tratta di un momento molto intenso, perché ormai “conosce” Daryl da un po’ di tempo, e lui si è trovato in mezzo ad alcune situazioni imbarazzanti con me e Sherry, ed in un modo strano, cupo e contorto, è come se noi due avessimo avuto un momento di connessione.

Come è stato lavorare con Norman Reedus in questo episodio?

È stato grandioso. Mi piace davvero lavorare con Norman, ma è stato anche molto pesante, perché dovevamo essere continuamente remissivi, oppure essere torturati o abusati emotivamente. Quindi è stato molto pesante e l’aurea di questo episodio mi stava facendo annegare in quello che stavamo facendo, ma è stato grandioso. Amo lavorare con lui.

Parliamo di quelle due scene molto imbarazzanti tra Dwight e Sherry, la sua ex moglie che ha accettato di sposare Negan per salvarlo. Lui la vede aspettare i risultati di un test di gravidanza e poi dopo sulle scale. Cosa prova quando la vede in queste scene? È disgustato da se stesso, si vergogna o qualcos’altro? Lui le dice, “Abbiamo fatto la cosa giusta. È dannatamente meglio che essere morti,” ma non sono sicuro che lui creda in quello che dice.

No, sono d’accordo. Per quanto riguarda le scene, credo che lui stia cercando di confortare sia se stesso che lei. Non sono sicuro al 100% che lui abbia superato questa situazione, perché fermandosi a guardare gli zombie, è come vedere un costante paragone, è meglio essere qua o incatenato? È una decisione dura. E nel primo momento, quando vedo Sherry, è un tipo di momento che vuoi finisca in fretta. Entro nella stanza con Daryl e lei lo vede e poi io vedo il test di gravidanza e pensi subito quanto sia orribile vedere la tua ex amante o moglie che potrebbe essere incita di qualcun altro. Insomma, che disastro!

È il peggior tempismo di sempre.

Si sono cose che succedono, ma quando le vedi succedere, è disgustoso. Decisamente un pessimo tempismo.

E poi c’è la sua relazione con Negan, un uomo che gli ha rubato la moglie e ha bruciato con un ferro la tua faccia. Negan cerca di premiare Dwight ad un certo punto, ma al tempo stesso lo scredita, chiedendo se può ancora fare sesso. Negan sta giocando con Dwight, oppure lo sta mettendo alla prova? Cosa significa tutto questo per Dwight?

Sicuramente se facessi qualcosa o reagissi in un certo modo ora, non ci sarebbe posto per me nel quadro generale, se volessi cercare di cambiare le cose. Quindi non posso farlo. Devo mandare giù il mio orgoglio. E questo tizio si sta prendendo gioco di tutto quello che ho passato, quindi non è divertente dover stare seduto là senza la possibilità di parlare. La nostra è una relazione molto strana. È un’arma a doppio taglio. Lui mi sta permettendo di essere uno dei leader e mi fa fare quello che voglio, ma al tempo stesso mi fa torturare Daryl. Quindi abbiamo una relazione molto interessante, una a cui non sono particolarmente attaccato onestamente.

Come ti sembra lavorare con Jeffrey Dean Morgan? Come è stato essere in quelle scene in cui lui è emotivamente aggressivo con il tuo personaggio?

È pazzesco, perché leggi il suo dialogo ed i suoi monologhi e pensi subito, “Wow. È incredibile che lui possa avere tutta questa stronzaggine in questi dialoghi.” Quindi a volte, noi due crolliamo, dicendo, “Non posso credere che tu stia dicendo queste cose. Insomma, continui ad andare avanti!” e lui è implacabile con me, capisci cosa intendo? Lui continua ad andare avanti. Per esempio, “Oh eccoti, donne gratis e libere per te! Oh, aspetta. Il tuo pene funziona?” e continua, e tu sei là che non ne puoi più.

Ma a parte questo, è stato un vero piacere lavorare con lui. È fantastico, molto carismatico e docile, chiede sempre “Posso fare qualcosa? Posso aiutarti?”. È grandioso. Ho potuto lavorare con persone fantastiche.

Quando hai ottenuto il ruolo di Dwight, credevi che il suo arco avrebbe seguito quello dei fumetti, o hai deciso di aspettare e vedere cosa avrebbe fatto Scott M. Gimple per l’adattamento televisivo?

Quando ho accettato, non ho avuto tempo di fare niente del genere. Ho avuto circa quattro o cinque giorni per andare a girare. Quindi prendevo come veniva ogni episodio, e ovviamente Scott Gimple è un genio e quindi mi aggiornava prima di ogni episodio. Ma poi ho avuto un momento nella mia stanza in hotel in cui ho bevuto non so quanti litri di caffè e ho letto 150 numeri del fumetto in un giorno, e diamine, non avevo idea che fosse così importante! Onestamente, pensavo di dover girare solo un episodio, non avevo idea che sarebbe stato un personaggio così importante nel fumetto. Quindi ho iniziato a preoccuparmi e ad essere super eccitato contemporaneamente.

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