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The Walking Dead – 5 Cose che non hanno funzionato nella nona stagione

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The Walking Dead – 5 Cose che non hanno funzionato nella nona stagione

Con fatica siamo arrivati alla fine di questa nona stagione di “The Walking Dead”. Una stagione difficile, di transizione, che ha dovuto gestire importanti cambiamenti ma che, a mio modesto parere, continua a non essere all’altezza della vecchia gloria dello show. Troppe cose non hanno funzionato e la cosa comincia a  diventare davvero svilente.

Sia chiaro che ogni critica deriva dal fatto che amo, o meglio, ho amato tantissimo questa serie e mi ha buttato a terra vedere quanto negli anni si sia deteriorata, fino a diventare l’ombra di quello che è stata. E questa stagione credo sia stata l’ennesima prova di ciò che ho appena detto, con momenti forti e degni del vecchio “The Walking Dead” completamente oscurati da scelte sbagliate e storyline senza senso, che hanno avuto come unico risultato quello di farmi venir voglia di chiudere con violenza lo schermo del PC e abbandonare definitivamente questo show.

Ecco quindi le 5 cose che decisamente non hanno funzionato in questa nona stagione.

L’assenza di Maggie

Io capisco che Lauren Cohan abbia anche altro da fare nella vita, ma potevano inventarsi un’uscita di scena (temporanea) più decente. Già abbiamo detto “addio” a Rick nel modo più assurdo possibile, con una scena ai limiti dell’assurdo che persino Chuck Norris avrebbe detto “no, dai, non è credibile” – almeno un po’ di rispetto per Santa Maggie Greene.

The_Walking_Dead_Season_9_Maggie

Invece no, arriviamo a Hilltop e Maggie non c’è; chiedi dove sia e ti rispondono che è via, in giro con quella squinternata che sopravvive barattando cultura. Ma siete seri? La liquidiamo così? Va bene lasciare aperte le porte (i portoni e pure lo Stretto di Gibilterra, in questo caso), ma abbiate un minimo di decenza, che dopo nove anni ce lo meritiamo.

Storie senza forza

Non c’è un personaggio che sia spiccato sugli altri. Non uno. Evoluzione scarsa, anzi scarsissima, e forme trite e ritrite. Ormai le loro azioni sono prevedibili come la pioggia in autunno e non c’è nessuno stimolo che riesca a farli smuovere dalla loro zona di comfort. Diciamo anche che la storia non aiuta. Scrittura piatta che tenta di dare il colpo di reni con la scena a effetto o la morte choc, ma sono soluzioni che possono funzionare bene nell’immediato e che da sole non reggono un’intera stagione. Non si può piazzare semplicemente un villain, far nascere lo scontro e aspettare che qualche strage faccia il resto. È uno show che parla di umanità, di resistenza, di sopravvivenza e i personaggi sembrano delle figurine di cartone.

Morti casuali

Mi sembra di riscrivere la recensione su “Fear The Walking Dead” (che potete leggere QUI), ma d’altronde la mela non cade mai lontano dall’albero. Ricollegandomi a quanto detto prima, far morire personaggi  principali a caso non è una soluzione: ti emoziona sul momento, nel bene o nel male, ti strappa pure qualche lacrima, ma non si può basare su questo il successo di una serie. Ma tiriamo fuori dei nomi.

The_Walking_Dead_Season_9_Jesus_Morte The_Walking_Dead_Season_9_Tara_Morte
Escludo Henry dalla lista, che, nel momento stesso in cui ha lasciato The Kingdom, ha iniziato a vagare col santino dei ricci de “Le avventure del  bosco piccolo” in tasca. Parlo di Jesus, Tara ed Enid. LO SPRECO TOTALE. Jesus aveva un potenziale immenso che non è mai – e dico MAI – stato sfruttato, comparendo per dieci minuti totali nelle ultime tre stagioni per tirare calci al vuoto. Tara non era certo un pozzo di profondità e aveva una sfiga in amore da non sottovalutare, ma almeno aveva seguito un’evoluzione coerente. Farla uscire di scena è stata una cattiveria e una scelta “paracula” (passatemi il francesismo) solo per strappare la scena ad effetto. Enid, anche lei nulla di che ma, in funzione del suo rapporto con Carl, mi aspettavo un proseguimento diverso per  lei.

The Whisperers

Questi nuovi villain mi piacciono, ma c’è un tarlo che non riesco a togliermi. Faccio questa nota da spettatore ignorante, perché per una volta ho preferito non andare a racimolare informazioni sul vero mondo dei fumetti e ragionare unicamente sulla logica di ciò che mi è stato mostrato in questi anni sullo schermo. Mi spiegate come è possibile che, dopo anni in cui ci è stato detto che l’unico modo per passare inosservati in mezzo ai walker era cospargersi di sangue e interiora putrefatte e comunque i non-morti iniziavano a guardarti storto dopo qualche minuto, questi se ne vadano a zonzo con loro senza problemi? Come? Capisco le maschere e applaudo alle narici di quegli eroi che sopportano il tanfo di una pelle in decomposizione sulla faccia, ma questa teoria va comunque contro tutto quello che ho imparato fino a ora.

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The_Walking_Dead_Season_9_The_Whisperers_Alpha

Il finale che non è un finale

O per dirla in altri modi: meglio fermarsi alla puntata precedente. Sarebbe stata anche una scelta di convenienza, ma almeno avrebbe avuto un senso, invece di quella 9×16 inutile che ha aggiunto ben poco alla storia. Anzi, ha addirittura rovinato quel briciolo di emozione che l’episodio precedente aveva suscitato, pur con tutti i difetti che ho già descritto. Un season finale dovrebbe lasciarti con la voglia di vedere la stagione successiva, e questo ha toppato alla grande.

Probabilmente, come dicono tutti i grandi fan che non vedono difetti in questa serie e continuano a gridare al capolavoro dopo ogni puntata di nulla totale, dovrei iniziare a guardare altro.

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