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The Walking Dead | Recensione 5×12 – Remember

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The Walking Dead | Recensione 5×12 – Remember

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Con “Remember” entriamo nel vivo della storyline dedicata ad Alexandria e, con tutta probabilità, andiamo sempre più incontro a quello che si vocifera essere il nuovo grande villain dello show. I nostri survivors si vedono aprire le porte del complesso edilizio fortificato di Alexandria e fanno la conoscenza del leader il carica: Deanna Monroe, ex membro del Congresso riuscito fortunosamente a trovare riparo con marito e figli e a “costruire” un rifugio sicuro per sé, per la propria famiglia e per i viandanti accolti col tempo. Infatti, nella cittadina abitano anche molte altre persone comuni, remember1tra cui la bella Jessie (possibile nuovo interesse amoroso di Rick?) con marito e figli, degli anziani e dei ragazzini coetanei di Carl. Insomma, il posto sembra l’ideale per cominciare una nuova vita e riprendere fiato dopo mesi passati ad affrontare minacce e a girovagare senza un tetto sulla testa.
Ma per far parte della comunità, i nostri devono accettare di sostenere dei singoli “colloqui” filmati dalla signora Monroe: così scopriamo, ad esempio, che Rick è ancora pesantemente (e forse più di tutti) scosso da ciò che gli è successo e che Carol mira a passare per ciò che non è, forse per non far capire troppo di sé a potenziali nemici.
E dopo l’accettazione nella nuova cerchia di sopravvissuti, per i nostri arriva il problema di integrarsi in essa. Se quasi tutti sono felici di avere un po’ di stabilità (Carol e Michonne in particolare), altri fanno fatica a rapportarsi al nuovo ambiente e ai nuovi compagni: in particolare per Rick e Daryl difficile ambientarsi nella nuova situazione che si prospetta loro all’orizzonte. L’ex Sceriffo ha visibilmente i nervi a pezzi: gli è difficile concepire che possa ancora esserci gente di cui fidarsi e che Alexandria possa effettivamente essere un rifugio, tanto da agitarsi molto nel perdere di vista i due figli nelle strade della cittadina e da premere perché i survivors del suo gruppo dormano nella stessa casa pur avendone ricevute due in dono. Daryl, del canto suo, è apparentemente più calmo di Rick, ma ugualmente destabilizzato dal cambiamento: il Dixon buono fatica a reintegrarsi nella vita normale (per quanto questa sia solo una pallida imitazione della normalità), tanto da conservare le vecchie abitudini da nomade (su tutte, fare a pezzi un animale dove capita e rifiutare di lavarsi ed acquisire un aspetto civilizzato).
Ma a preoccupare maggiormente, più che queste ovvie ed iniziali difficoltà dei nostri, è la spocchia e la stupidità di Aiden, figlio di Deanna e da lei stessa ritenuto meritevole di una lezione. Il giovane, difatti, si pone subito in maniera negativa nei confronti dei nostri e finisce per mettere a rischio la vita di Tara a causa della sua stupida voglia diremember2 vendetta verso un walker. Non sarà certo un villain di stagione, ma Aiden ha l’aria di poter procurare non pochi grattacapi a Rick e agli altri.
In ultimo, due piccole domande: chi ha rubato la pistola che Grimes aveva nascosto fuori dalle mura di Alexandria? E dove andava tutta sola la ragazzina coetanea di Carl? Tutto questo non fa che aumentare la curiosità proprio quando si iniziava a temere un’altra manciata di poco significativi episodi ambientati nei boschi.
Insomma, The Walking Dead pare aver imboccato la strada giusta per regalarci degli ultimi episodi di stagione interessanti ed avvincenti. Speriamo solo continui così e non si perda nuovamente, come troppe volte è successo nel corso delle ultime due stagioni.

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Vi lascio con il promo del prossimo episodio:

https://www.youtube.com/watch?v=rv4H8cWZsTU

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