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The Originals 5×01 – La fine dell’inizio o l’inizio della fine?

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The Originals 5×01 – La fine dell’inizio o l’inizio della fine?

I Vampiri Originari sono tornati. Con “Where You Left Your Heart”, “The Originals” dà inizio alla sua quinta e ultima stagione. Il ritorno della Original Family avviene nel modo a cui siamo abituati: con stile.

Così iniziava, cinque anni fa, uno dei migliori show prodotti dalla CW. Dopo quasi esattamente cinque anni da quel 25 Aprile che diede inizio a “The Originals”, con il backdoor pilot della quarta stagione di “The Vampire Diaries”, lo show ritorna per la sua ultima stagione, con il primo episodio andato in onda pochi giorni fa (data scelta sicuramente non a caso). E noi, ovviamente, non potevamo non parlarne, per cui iniziamo subito ad analizzare questa prima puntata.

 

Mi sono mancati i Mikaelson. I miei Vampiri Originari mi sono mancati terribilmente. E sapere che adesso li avrò solo per 13 puntate fa male, perché la felicità dell’inizio è dolce-amara, è, come dice Vincent, “l’inizio della fine”.

Ci sono diverse cose che mi hanno colpita in questa première, una puntata che in realtà è preparatoria ma che già così ti fa capire la portata di quello che è in arrivo.

Una prima considerazione che mi viene da fare è che sono sicura che uno tra gli Originari morirà… ovviamente il più papabile dovrebbe essere proprio Klaus perché, insomma, lui che magari si sacrifica – ancora – per tutti sarebbe davvero da lacrime, ma, ahimè, temo sarebbe un po’ banale e scontato quindi io dico NO alla morte di Nik. (Vi prego fate che sia così.)

In secondo luogo, abbiamo Caroline, la Caroline che non ha mai messo piede fuori Mystic Falls, se non per restare nei dintorni, la Caroline a cui Klaus ha parlato del Mondo, della bellezza dell’arte e di ciò che si trova fuori dalle solite mura… ebbene, questa Caroline si trovava in Francia per lavoro. Onestamente devo dire che, visto che mi hanno ammazzato crudelmente Cami, ormai non mi rimane altro che sperare nella gioia Klaroline, motivo per cui chiedo: e il sogno che ci avevano regalato in cui proprio Klaus le avrebbe aperto le porte del mondo?!? Ci passo sopra solo perché a quel “Hello, Love”, mi sono sciolta.
Caroline è riuscita a parlare al cuore di Klaus, non sono tante le persone che ci riescono, e Klaus si è aperto con lei confidandole quanto sia doloroso e difficile vivere senza suo fratello, senza il suo faro nella notte.



E proprio le scene con Elijah (lui con Klaus prima, e con Rebekah poi) sono state emotivamente molto forti: non solo perché è davvero brutto mettersi dinnanzi a una parte di te e constatare che quella parte di te non sa nemmeno chi tu sia, ma anche perché sono servite a farci capire quanto la forza dell’Hollow sia forte in loro e quanto questa li condizioni senza possibilità di scelta o alternative. Senza considerare che la potenza dell’Hollow aumenta ogni volta di più in seguito ai loro avvicinamenti fisici. Che effetto avrà su tutti loro quando Klaus sarà vicino a Hope, visto che ora sta andando da lei?


Per quanto riguarda Hayley, bisogna dire che è davvero una leader, sia per il branco che per la città, è un punto di riferimento, un vertice di quel quadrato formato da streghe (Vincent e Freya… ma ci arriviamo), vampiri (Josh che fa ancora le veci di Marcel… ma BASTA!) e licantropi. Tuttavia boccio tassativamente il suo rapporto con Declan, grazie. (Sarà che Torrace Combs mi era insopportabile già dai tempi di “Reign”, quindi spero di non rivederlo più.)



In merito a Marcel e Rebekah… Io ho ancora gli occhi a cuore per quanto Marcel sia stato davvero dolcissimo, motivo per cui non comprendo per nulla il comportamento di Rebekah. Onestamente non capisco la necessità di far scoppiare questa coppia che ne ha già passate tante, per una volta sarebbe stato bello vederli affrontare insieme i family drama, vedere quanto sia difficile continuare a camminare mano nella mano lungo la stessa strada. E invece no, invece dobbiamo vederli separati, e a questo punto io non li voglio insieme in un ipotetico finale perché penso che sarebbe banale e scontato.
(Comunque io al porto di Monaco a vedere il regalo della luna di miele ci sarei andata…)




Parliamo di Hope: è una ragazzina complicata, dovrebbe avere 14 anni su per giù, e devo dire che mi piace tantissimo, è intelligente, impulsiva… non vedo l’ora di vederla di fronte a Klaus.

In merito a Keelin in Libano, invece, ho pareri contrastanti, lei e Freya mi piacciono molto ma in questa première mi hanno lasciato con un “meh”, motivo per cui credo che si debba aspettare fino a data da destinarsi per giudicare la loro interazione e la loro relazione.
Per quanto riguarda il rapporto tra Vincent e Freya, ho fatto fatica a capire come possa essere idilliaco, ma immagino che gli anni passati e il fatto che sette anni prima Davina sia tornata in vita abbiano aiutato a risolvere tutto.

Infine, questa versione di Kol, che ha passato sette anni a vincere il premio sia come marito che come zio dell’anno, è intrigante ma vorrei vederlo nella vita reale. Quindi, datemi un po’ di azione.

Elijah (giustamente) non pervenuto, si ricorda almeno di essere un vampiro?!? (È una domanda retorica).

Possibile che la prima parte di stagione vedrà i Mikaelson impegnati nel tentativo di poter stare tutti sotto lo stesso tetto senza causare una delle piaghe dell’umanità? Possibile che il vero cattivo verrà introdotto nel corso delle prossime puntate? Ipotesi?

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Partiamo dicendo che questo episodio è stato una bella apertura per la quinta (e purtroppo ultima) stagione dello show. Non è successo nulla di eclatante, ma è giusto che sia così, è solo la prima puntata e il suo scopo non era sorprenderci con colpi di scena mozzafiato, bensì reintrodurci alla Famiglia Originaria sette anni dopo il finale a cui abbiamo assistito lo scorso anno.
L’episodio doveva, dunque, mostrarci dove sono i membri di questa famiglia, cosa hanno fatto per i sette anni che sono passati e, contemporaneamente, com’è stata la situazione a New Orleans, doveva spiegarci tutte queste cose e in tal senso è stata un’ottima puntata, poiché ha svolto questo compito in modo esaustivo ma anche semplice, senza risultare pesante e perdersi in lunghe e inutili spiegazioni. Così abbiamo scoperto che Kol e Davina si sono effettivamente sposati, che Marcel e Rebekah hanno vissuto felicemente a New York in un appartamento spettacolare, che Hayley fa avanti e indietro tra New Orleans, dove ha continuato a rappresentare i Lupi Mannari nella società soprannaturale (e dove ha iniziato una nuova relazione), e Mystic Falls, dove Hope ha vissuto per imparare a controllare e usare al meglio i suoi poteri; che Freya, come Hayley, ha continuato a vivere a New Orleans rappresentando le Streghe con Vincent, con il quale ha appianato le divergenze (e vivendo con Hayley e la nipote, quando questa è a casa), che in città la pace ha resistito per tutti quegli anni; che Elijah ha vissuto in Francia in modo pacifico, completamente dimentico di avere una famiglia, che non riconosce più, e che Klaus si è allontanato dalla figlia non riuscendo più a sopportare di poterla sentire e vedere solo telefonicamente e che, ben lungi dall’essere impazzito, si è imbarcato in una sua personale e, ça va sans dire, sanguinaria crociata per proteggere la sua famiglia, perché nella sua mente è la cosa giusta da fare non potendo essere loro fisicamente vicino.


Oltre a questo, l’episodio ha introdotto nuovi personaggi, come Henry, amico e compagno di Hope, e Declan, il nuovo interesse romantico di Hayley. Al riguardo le osservazioni da fare sono due: il primo si spera non muoia in modo atroce a breve e abbia, invece, uno scopo nella narrazione, soprattutto visto che è asservito a Hope (ed ecco che così è stato reintrodotto questo argomento); il secondo, invece… è umano. E’ davvero solo questo o nasconde altro? E Roman, il ragazzo che sembra piacere a Hope, che ruolo avrà?
Abbiamo anche visto la nuova versione di Hope, che a questa prima visione sembra davvero promettente: testarda, intraprendente, ribelle, come i suoi genitori; ma anche frustrata dalla lontananza della sua famiglia, di cui sente la mancanza (come dimostra il tenerissimo momento della telefonata con Kol, scena che serve anche a dimostrare quanto tutti loro, non solo Klaus, la amino – sì, anche Kol! – e vogliano esserle vicino in un modo o nell’altro), ferita da quella del padre, che crede non abbia interesse nei suoi confronti. E’ bello vedere Klaus attraverso gli occhi di Hope, perché questo ci permette di avere un’ottica completamente diversa di lui, che negli anni abbiamo visto commettere il peggio del peggio, soprattutto a Mystic Falls.


Hope che, particolare interessante, deve nascondere la propria vera identità, ma porta comunque al collo un ciondolo con la “M” dei Mikaelson, dimostrando in questo modo una fiera appartenenza alla Famiglia Originaria.
Non possiamo dimenticare, poi, che Hope è una specie particolare di ibrido: è in parte vampiro, in parte strega e in parte lupo mannaro, cosa che la rende potenzialmente il personaggio più interessante da esplorare. C’è davvero da augurarsi che durante quest’ultima stagione, visto che ormai è cresciuta ed è di poco più piccola di Elena quando tutto iniziò, la si veda manifestare anche i poteri legati alla sua parte da lupo mannaro e a quella da vampiro.

Inoltre, abbiamo visto il ritorno di luoghi e volti familiari, ovvero Mystic Falls con la Savaltore Mansion, ora scuola che porge un tributo ai suoi proprietari originari, ovvero i Salvatore, con la “S” sulle giacche dei ragazzi (e qui non può non partire una delle due sole critiche: ma la Scuola di Magia e Stregoneria di Mystic Falls, addirittura con le divise, non potevamo proprio evitarla?), e Caroline, più che mai donna adulta, sicura e consapevole di sé, che padroneggia alla perfezione la propria natura…. Caroline che, con Elijah, è sempre stato l’esempio migliore di come si possa essere vampiri senza perdere se stessi, Caroline che la trasformazione ha reso migliore e ha fatto maturare.
La scena tra lei e Klaus è stata oggettivamente molto bella, proprio perché essendo anche lei madre di due ragazze di natura diversa dalla sua può capire la posizione di Klaus e Hayley (peraltro, la differenza di natura tra Caroline, vampiro, e le gemelle, streghe, è un’altra dimostrazione di come vi possa essere pacifica convivenza tra le diverse specie soprannaturali, come il tutto dipenda dalle scelte personali, dalle persone, come dimostrano anche Hope e il suo amico e compagno, il che è un bel messaggio). E ha dannatamente ragione a dire che è ora di smettere di usare l’argomento “cresciuto da un padre che era un mostro”.

I momenti tra i fratelli, Elijah e Klaus prima, e Rebekah ed Elijah dopo, sono stati bellissimi e, insieme alla telefonata Klaus-Hope (con il suo “I’m on my way” perché sua figlia ha bisogno), anche i più malinconici e struggenti di tutto l’episodio, ma ci hanno anche permesso di vedere i fantastici nonché terribili effetti del Male-L’Ombra che si manifesta quando loro sono insieme, per far comprendere a noi tutti quanto sia necessario che stiano lontani, anche solo due di loro.

Allo stesso modo, sono stati belli i momenti tra Marcel e Rebekah, ma qui sorge la seconda e ultima critica: seriamente questi due, che si sono desiderati per due secoli, hanno aspettato sette anni per sposarsi, quando Kol lo ha fatto (giustamente) subito? Ovviamente è un’esigenza narrativa, ma non regge come scusa, gli autori avrebbero dovuto pensare a qualcosa di meglio e magari non mettere Marcel nuovamente contro la Original Family.




Chi ha preso Hayley? Gli adoratori dell’Ombra? E cos’era quella sorta di collana colorata sull’arco sotto il quale Hayley è svenuta, colpita dalla magia?
Infine, splendida la scena finale di Vincent, “So many possible tipping points, but whitout the benifts of an hindsights, how will we know if we are at the end of the beginning, or at the beginning of the end?”, favolosa frase che non solo si rifà al fatto che è l’ultima stagione dello show, l’ultimo capitolo per i nostri amati Vampiri Originari, ma anche al motto di Mary Stuart, Regina di Scozia, che recitava “Nella mia fine è il mio principio” e che la sovrana ricamò durante gli anni di prigionia.

In ultimo, piccole curiosità: avete notato che la scritta è cambiata, nei promo, diventando rossa? E lo scintillio rosso sull’anello di Elijah, sul poster ufficiale? Saranno piccoli indizi sulla storia della stagione?


Sam

Bene, per questa première è tutto, vi lasciamo con il promo del prossimo episodio, “One Wrong Turn On Bourbon”.

Ricordatevi di passare in queste meravigliose pagine per news, aggiornamenti e spoiler settimanali sugli episodi, sui nostri personaggi preferiti e tanto altro!

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Sam
Simona, che da bambina voleva diventare una principessa, una ballerina, una cantante, una scrittrice e un Cavaliere Jedi e della quale il padre diceva sempre: “E dove volete che sia? In mezzo ai libri, ovviamente. O al massimo ai cd.” Questo amore incondizionato per la lettura e la musica l'ha portata all'amore per le più diverse culture (forse aiutato dalle origini miste), le lingue (in particolare francese e inglese) e a quello per i viaggi. Vorrebbe tornare a vivere definitivamente a Parigi (per poter anche raggiungere Londra in poco più di due ore di treno). Ora è una giovane legale con, tralasciando la politica, una passione sfrenata per tutto ciò che all'ambito legale non appartiene, in particolare cucina, libri e, ovviamente, telefilm. Quando, di recente, si è chiesta in che momento, di preciso, sia divenuta addicted, si è resa conto, cominciando a elencare i telefilm seguiti durante l'infanzia (i preferiti: Fame e La Famiglia Addams... sì, nel fantasy ci sguazza più che felicemente), di esserci quasi nata. I gusti telefilmici sono i più vari, dal “classico”, allo spionaggio, all'ambito legale, al “glamour”, al comedy, al fantastico in senso lato, al fantascientifico, al “giallo” e via dicendo. Uno dei tanti sogni? Una libreria. Un problema: riuscirebbe a vendere i libri o vorrebbe tenerli per sé?

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