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The Leftovers | Ecco le risposte a quasi tutte le nostre domande sul finale

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The Leftovers | Ecco le risposte a quasi tutte le nostre domande sul finale

Il seguente articolo contiene GROSSI SPOILER del finale di The Leftovers di questa settimana – continuate a vostro rischio e pericolo! Noi vi abbiamo avvisati!

Io ho un debole per le storie d’amore non convenzionali e sventurate, quindi quando Kevin (Justin Theroux) e Nora (Carrie Coon) hanno iniziato ad avvicinarsi nella Stagione 1 di The Leftovers, ne sono rimasto istantaneamente colpito. Nonostante i principali temi del drama di HBO, ovvero dolore e guarigione, abbiano risonato dentro di me in maniera estremamente profonda, è stata proprio la storia d’amore tra questi due personaggi che mi ha convinto a guardare la serie ogni settimana.

E, caspita, la mia devozione è stata completamente premiata nel finale della serie.

Per l’addio, che è stato profondamente commovente e soddisfacente, di domenica, i produttori esecutivi, Damon Lindelof e Tom Perrotta, hanno dato la parola a Kevin e Nora, dedicando loro quasi tutti i 75 minuti dell’episodio. E la ciliegina sulla torta qual è stata? Il Team Lindelotta ha regalato alla tormentata coppia il lieto fine che avevo paura di non vedere. Ho contattato Lindelof dopo il finale per avere qualche risposta. Ecco quanto abbiamo scoperto:

TVLINE | Ho amato il finale. Ho amato la sua semplicità. E amo il fatto che ora mi allontano dalla serie con l’idea che questa è stata essenzialmente una storia d’amore tra Nora e Kevin. Anche tu la vedi così?

La risposta breve è sì…abbiamo lavorato per quasi tre settimane sull’ultima scena e l’ultimo episodio e su quello che doveva provocare e abbiamo unito le due cose che tu hai nominato – doveva essere semplice e doveva essere una storia d’amore. Volevamo che fosse molto semplice e non pirotecnico. Non volevamo fosse costruito con colpi di scena o sorprese e non volevamo minare le aspettative del pubblico, ma più che altro volevamo sguazzare nel cuore dello show. E quando abbiamo mostrato a HBO la bozza, avevamo un documento di tre pagine e le prime parole erano, “Questa è una storia d’amore.”

Non so se voglio dire che l’intero show riguardi Kevin e Nora. Credo che parli di famiglia e della perdita di una famiglia. Ma parla anche dell’idea che una volta persa la tua prima famiglia, c’è la possibilità di trovarne un’altra.

E che forse puoi amare ancora. E per Nora, che ha perso la sua famiglia come risultato della Dipartita, e Kevin, che praticamente ha perso la sua famiglia perché lui è impazzito, poter trovare un po’ di consolazione e trovare una persona con cui possa condividere le tue vulnerabilità più nascoste…ci sembra il modo giusto in cui doveva finire.

TVLINE | C’è stato un momento nella Stagione 1 in cui hai realizzato che avevi qualcosa di speciale tra le mani con Kevin e Nora? Perché, e correggimi se sbaglio, il piano originale non prevedeva che la loro relazione fosse così integrale ed importante per la serie.

È assolutamente vero…Quando abbiamo visto Carrie per il ruolo di Nora, lei ha letto il discorso del Giorno degli Eroi che c’è nel pilot. E noi siamo rimasti sbalorditi, perché lei era proprio Nora Durst. Ma non sapevamo se lei avesse chimica con Justin Theroux. Ed infatti, loro non si parlano fino al quarto episodio dello show, quando hanno questa piccola scena nel corridoio della scuola al Ballo di Natale. All’inizio speravo davvero che loro due avessero una buona chimica. Perché, se ho imparato una cosa da questo lavoro, è che questa è una cosa che non può essere forzata, o c’è o non c’è. Lesli Linka Glatter ha diretto l’episodio e lei mi ha chiamato quella notte per dirmi, “Aspetta di vedere queste riprese giornaliere. Andrà tutto bene.” E poi ho guardato quella scena nel corridoio, dove loro vengono introdotti in maniera quasi imbarazzante e dove lui le dice di aver tradito sua moglie e lei gli sorride, e io ho pensato fosse perfetto. Questi due incredibili attori avevano questa palpabile e leggermente atipica chimica, che ha reso il nostro lavoro molto entusiasmante.

TVLINE | Durante le passate interviste che hai avuto con me e altri giornalisti, hai sempre anticipato sin dall’inizio che questo non era un tipo di show che avrebbe risposto a tutto, come Lost. Voi avete sempre detto che lo show non avrebbe risolto il mistero di quello che è successo a coloro che sono svaniti nel nulla. Eppure nel finale, mi è sembrato, attraverso Nora, di aver avuto una spiegazione piuttosto chiara di quello che era successo.

Abbiamo sempre detto che non avremmo spiegato dove sono finiti tutti, il motivo e lo scopo dietro alla Dipartita. Credo che queste cose continuino a vivere nello spazio che è altamente interpretativo. Inoltre, ho una lettura interessante ed in evoluzione dell’ultima scena della serie che è cambiata da quando l’abbiamo discussa come autori a quando l’abbiamo scritta a quando Carrie l’ha interpretata sul set a come l’ho vista poi nello show. C’è una lettura leggermente diversa, ma non direi cinica, della storia di Nora, che è non successa in realtà. Che non è vera. Che lei non è passata attraverso il portale, ma lei ha raccontata la storia a Kevin per altre ragioni. Ma quando ero seduto sul set e ho visto Carrie recitare il monologo finale, ero molto soddisfatto di quella risposta.

TVLINE | Credevo ad ogni parola che lei pronunciava. Non mi è neanche venuto in mente che lei si stesse inventando tutto.

E lei sicuramente sembra crederci. E, ancora più importante, è che Kevin ci crede.

TVLINE | Ma alla fine, almeno per me, lo show non parlava di avere quella risposta.

E ci saranno spettatori che però migreranno alla credenza che loro non hanno ottenuto una risposta. Ma spero che loro abbiano ottenuto risposte a domande più importanti, come “Come è finita per tutti i personaggi a cui tenevo? Li ho lasciati in una situazione migliore di quella iniziale? Mi è sembrato che abbiano completato un percorso attraverso sofferenza e che alla fine di questo dolore, abbiano trovato la grazia?”

TVLINE | Ho trovato interessante che nonostante Nora abbia raccontato il suo epico percorso nell’Altro Lato, voi non ci abbiate mostrato quel mondo. L’avete fatto intenzionalmente perché volevate lasciarlo aperto per la possibilità o l’interpretazione che lei potrebbe aver inventato tutto?

Non in maniera stucchevole. Quando ci siamo incontrati tutti insieme la prima volta e abbiamo parlato della scena, noi ovviamente ci siamo chiesti, “Dovremmo davvero vedere tutta questa roba?” Ed è stato Tom Perrotta subito a dire che non avremmo dovuto vederla. Lei doveva semplicemente descriverla. E non lasciarlo aperto alle interpretazioni, ma più che altro c’è una tradizione in The Leftovers che volevamo davvero rendere al meglio, volevamo che i personaggi si raccontassero le loro storie a vicenda.

Sia che si tratti di Grace che racconta la sua storia a Senior alla fine dell’episodio o di Mark Linn-Baker che racconta la sua storia a Nora o Laurie che racconta a Matt la storia di Frasier sul pontile di una barca. Volevamo che queste persone raccontassero queste storie, molte delle quali sembrano ridicole e a volte vengono raccontate da qualcuno che non ci crede neanche. Ma nel raccontare queste storie si evoca un’energia emotiva completamente diversa, come se “Voglio crederci oppure no?” E credo che ci siamo riusciti.

TVLINE | Mi chiedo però se lo show fosse andato avanti per quattro o cinque stagioni, invece che tre, una di queste avrebbe mostrato il percorso di Nora nell’universo alternativo?

Credo che avrebbe potuto essere una possibilità. È sempre stato un ballo delicato per questo show, in termini di quanto doveva essere dimostrato quello che io chiamerei sovrannaturale. Una delle cose di cui eravamo nervosi in questa stagione finale era l’idea che il dispositivo LADR che Nora avrebbe usato, sembrava troppo fantascientifico per il linguaggio che The Leftovers ha tradizionalmente usato. La regola è sempre stata, “Ok, il 2% della popolazione mondiale è sparita, quindi lo show dovrebbe essere il 2% sovrannaturale.” Ma quello che è davvero interessante è esplorare quello spazio che non sei sicuro sia completamente sovrannaturale. Dove ti chiedi: “Questo tizio può davvero dare abbracci che guariscono le persone? Kevin è davvero un messia?” Quando il mio istinto mi dice che siamo su un territorio pericoloso, cerco di fare marcia indietro e di concentrarmi sul libro che Perrotta ha scritto e che è eccezionale. Lui ha scritto questa premessa di genere pazzesca. Ma lui odia il genere. Non dico che lui odi Lost o qualcosa del genere. Ma lui ha un’allegoria per il sovrannaturale. E gli direi, “Ma tu hai scritto questo libro. Il 2% della popolazione è scomparsa di punto in bianco dalla faccia della terra!”. E lui, “Si, e questo è l’unico elemento sovrannaturale che c’è.” E quando entriamo nella seconda stagione, lui ha scritto “International Assassin”.  Quindi noi siamo riusciti a fargli il lavaggio del cervello e l’abbiamo fatto passare al lato oscuro. [Ride] Ma è stato un bene avere l’ancora – che ha scritto il materiale originale – che ci teneva legati anche al mondo reale.

TVLINE | Un elemento della storia di Nora che mi ha dato un attimo di tregua era l’idea che lei avrebbe fatto di tutto per trovare i suoi figli per poi andarsene, dando loro solo un abbraccio.

Giusto.

TVLINE | Parte di me diceva, “Forse va a salutarli e vede come sono davvero prima di tornare indietro nel LADR e andare a casa.”

La storia di Nora è creata con grande specificità. E abbiamo esaminato attentamente ogni singola frase del dialogo che lei ha pronunciato. E tu stai praticamente grattando la parte più emotiva di questa pillola per riuscire a mandare giù questa storia, che è, “Cosa ha fatto lei nel momento in cui ha visto i suoi ragazzi?” Lei è stata lontana dalla sua famiglia per così tanto tempo e poi finalmente lei li rintraccia e vede che sono felici. Lei vede che loro hanno trovare un po’ di conforto. E lei si sente subito un’intrusa. Come se lei non appartenesse a questo posto. Come se lei fosse un fantasma. E questo è fedele al personaggio. Non ha nessun senso logico ma, per lei, ha un senso emotivo.

TVLINE | Kevin Garvey è un attore davvero bravo. Credevo anche che lui si fosse dimenticato della sua relazione con Nora. E ovviamente scopriamo che lui stava mentendo.

Amo la scena in cui Kevin si presenta davanti alla porta e Nora lo guarda, come a dire “Di cosa c***o stai parlando?!”

TVLINE | Come sei arrivato alla decisione che Kevin dovesse rientrare nella vita di Nora con falsi pretesti?

Questa era un’idea che Patrick Somerville, uno degli autori, ha avuto. Avevamo questo problema durante il processo di scrittura, quando sapevamo quale sarebbe stata l’ultima scena della serie e dicevamo, “Ma Kevin la raggiunge prima e come evitiamo immediatamente di tornare indietro all’incontro più spiacevole della loro intera relazione: quella terribile lite nella stanza d’albergo. E quindi abbiamo iniziato a parlare delle persone che rivedi dopo molti anni e abbiamo determinato che la cosa che non fai mai quando le rincontri la prima volta è riprendere da dove ti sei lasciato, perché quella situazione è radioattiva. È la cosa che ha causato la scissione. Quindi devi tornare indietro, al punto in cui le cose erano più piacevoli. E Somerville ha detto semplicemente, “E se Kevin lo facesse, letteralmente? E se lui cancellasse tutte le cose che li hanno portati a separarsi, ricominciando da capo?”. Ci è sembrata il culmine dell’arco di Kevin, che come Laurie descrive, per essere non-Kevin e sorridere ed essere felice, dicendole “Ti sto invitando a ballare”. E questo farebbe Nora felice, perché lei è una pragmatista. Lei racconta la verità. Lei deve trovarsi in una situazione basata sui fatti. E Tom Spezialy, uno degli altri produttori esecutivi dello show, ha detto, “Questa mi sembra una commedia romantica.” E mi sono semplicemente innamorato con l’idea che il finale di The Leftovers fosse come commedia romantica.

E credo che le persone si dimentichino che Theroux è davvero divertente. Lui è un attore comico. E permettergli di essere un po’ divertente e affascinante ci è sembrato così inaspettato e giusto. Non ne abbiamo parlato in anticipo con lui, quindi gli abbiamo mandato lo script del finale e lui mi ha scritto subito “Posso farlo assolutamente. Voglio farlo assolutamente.”

TVLINE | Come probabilmente ricorderai, ti ho visto diversi mesi fa, dopo che avevo visto l’episodio “Certified” incentrato su Laurie – e prima che vedessi il finale – e avevo espresso estremo scetticismo a quello che la fine dell’episodio suggeriva, ovvero che Laurie si era suicidata. Non me l’ero bevuta.

E io ti avevo dato ragione.

TVLINE | Questo è il mio modo di dire che sono davvero felice che lei sia riapparsa nel finale e che sia viva. Sono però curioso – Laurie è saltata dalla barca con l’intenzione di uccidersi? E poi ha cambiato idea?

Questo è uno dei casi in cui il materiale cambia dopo che lo hai scritto. Quando abbiamo scritto la sceneggiatura di “Certified” eravamo sicuri al 90% che lei si fosse effettivamente tolta la vita. Ma c’era questo senso di agitazione tra tutti noi autori che, esattamente come hai detto, non era stato guadagnato. E poi abbiamo iniziato a rispondere alla domanda che tu hai chiesto, “Qual era la sua intenzione in quel momento?”. E quando ho visto l’episodio per la prima volta nella sala di revisione…e ho visto la sua scena con John e quella con Nora, sono d’accordo con te. Ho pensato, “Non ci credo che questa donna voglia uccidersi.” Quindi il mio istinto tuttora mi dice che Laurie va a fare un’immersione sostanzialmente per confermare la sua vita. Quando lei va con le pinne all’insù, lei non è sicura al 100% di quello che farà quando sarà sott’acqua. Ma quando ho visto la performance di Amy, c’era questa sicurezza e questa grazia che mi hanno fatto credere che lei stesse alzando il dito medio all’universo. Come conferma della vita, in opposizione a ‘Mi ucciderò’.

TVLINE | Cosa diceva il biglietto d’amore del piccione viaggiatore di Kevin?

Non te lo dirò. Lo sa lui e quell’eschimese solitario che lo troverà.

TVLINE | La grande apocalisse che avrebbe dovuto succedere durante il settimo anniversario, è stata fermata da Kevin in “The Most Powerful Man in the World?”

Non credo. Questa è la mia personale opinione…lo show era più incentrato sulle apocalissi personali delle persone. La fine del mondo è quando muori. Questa è la fine del tuo mondo, e quindi credo che morendo e tornando in vita, Kevin abbia avvertito la sua apocalisse personale. Più importante ancora, lui è emerso da questa esperienza con la comprensione che lui non avrebbe mai potuto scappare da quel posto. Credo che lui abbia avvertito un’apocalisse e non l’apocalisse.

TVLINE | Dove è stato ambientato “The Most Powerful Man in the World”? Era solo nell’immaginazione di Kevin? È stata un’esperienza ultra-corporea? Oppure era in questo altro livello di esistenza?

Non voglio sicuramente risponderti a questo. Dirò solo che, come fan dello show o come spettatore dello show, sarei insoddisfatto se la risposta fosse che era tutto solo nella testa di Kevin.

TVLINE | Alla fine, Senior era semplicemente fuori di testa? Oppure c’era qualcosa di sovrannaturale in lui?

La risposta è l’unione delle domande. Credo che Senior fosse sia pazzo e che ci fosse una sorta di significato mitologico magico. Lui è per il 98% matto e per il 2% sano? Non posso darti l’esatto equilibrio. Ma credo che la risposta alla tua domanda sia che è entrambe le cose.

TVLINE | Ultima domanda. Ed è una grossa.

Oh, caspita.

TVLINE | Cosa hanno fatto i ragazzi di Grace con le loro scarpe?

Oh, cavolo. Non ti darò questa risposta. [Ride]

TVLINE | Oh, dai.

Questo è il punto fondamentale: lei non otterrà quella risposta. Scusa!

 

 

Fonte

 

 

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Fraise, o meglio Federica, ragazza milanese di 25 anni, ha sempre amato sin da piccola tutto ciò che riguarda libri, telefilm, film, musica e viaggi. Grazie ai suoi genitori che l'hanno fatta viaggiare dall'età di 6 anni, ha sviluppato un amore incondizionato per Inghilterra e Scozia, tanto che da 7 mesi si è trasferita ad Edimburgo (che ama alla follia), insieme a quel santo del suo ragazzo. Si santo, perchè non fa altro che cercare di coinvolgerlo in tutto quello che fa e vorrebbe fare (per non parlare delle serie tv che vuole che lui veda insieme a lei!)! Il suo amore per i telefilm è nato vedendo ER e Beverly Hills, per passare poi a Friends, Dawson's Creek, Buffy, Angel e chi più ne ha, più ne metta!! Attualmente è fissata (si FISSATA) con Game of Throns,The Walking Dead, Vikings, Supernatural, Sherlock, Arrow, Revenge e tante altre! Non riesce a smettere di guardare telefilm, sono una vera ossessione! E non riesce neanche a smettere di cercare qualsiasi news telefilmica qua e là per cercare di sognare cosa potrebbe succedere! E ad ogni nuova stagione telefilmica, riesce anche a fare una lunga lista di nuovi pilot da non perdere! Passerebbe giornate intere a leggere ed ascoltare musica. Altra sua grandissima passione sono i Beatles (soprattutto Sir Paul McCartney) e i Mumford and Sons. Amante degli animali, è una convintissima vegetariana da ben 6 anni e no, se ve lo state chiedendo, non tornerebbe mai indietro e non le manca nulla! Ha viaggiato tantissimo, e continuerà a farlo, ma sente che nonostante la nostalgia della sua famiglia e dei suoi amici, abbia finalmente trovato la sua casa qui, a Edimburgo.

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