Anche se nessuno dei personaggi di The Knick ha avuto giornate particolarmente allegre durante la seconda stagione della serie di Steven Soderbergh, al Dottor Algernon Edwards (André Holland) è andata peggio.
Respinto dal consiglio dell’ospedale perché nero, nonostante i numeri importanti ottenuti durante l’assenza di Thackery (Clive Owen), e posto di fronte alla terribile prospettiva di perdere la vista in fretta, se non sarà in grado di curarsi, Algernon ha dovuto affrontare situazioni pesanti, nella seconda stagione. A rendere le cose peggiori, durante i minuti finali dell’episodio di venerdì, “The Best With the Best to Get the Best“, Zaraah Abrahams ha debuttato nei panni di Opal – la moglie europea molto segreta, e molto arrabbiata, di Algernon.
Per scoprire in che modo l’ultimo colpo di scena si abbatterà su Algernon e che tipo di sfide Opal metterà in campo, The Hollywood Reporter ha incontrato Holland e il co-showrunner Jack Amiel.
Quanto sono accurati i problemi di Algernon, situati nel secolo scorso?
H: Ho fatto molte ricerche e ho scoperto che ci sono stati molti chirurghi neri, ai tempi, di cui non ero a conoscenza. Penso che lo show mostri con molta accuratezza la loro esperienza. Questa è una delle cose che le persone che incontro, e che guardano lo show, apprezzano. Algernon non è solo il nobile eroe che ha sempre ragione, ed è senza difetti. E’ un uomo complesso. Sia lui che Thackery si rispecchiano nella ricerca di nuove scoperte. Sono persone molto ambiziose.
A: Dall’inizio abbiamo lavorato duramente perché il colore della pelle non denotasse il personaggio. Algernon è il personaggio. Il fatto di essere nero non descrive nessuno come essere umano. E’ solo uno degli elementi che compongono una persona. Sicuramente gioca un ruolo importante per determinare come si sentono e quale sia il loro punto di vista. Ma non volevamo creare l’uomo nero nobile senza macchia o il suo esatto opposto. Volevamo un personaggio umano che deve affrontare i problemi razziali nella società. Non abbiamo mai voluto renderlo perfetto.
Come evolverà la sua imperfezione nella stagione?
A: E’ una persona con della rabbia dentro di sé. Finisce in queste battaglie perché non sa lasciar andare la rabbia. La reprime a tal punto dentro all’ospedale che deve uscire da qualche parte.
Cosa aggiunge Opal alla storia?
H: Ha avuto una vita completamente diversa rispetto ad Algernon e tende a essere più impaziente. Non ha molto tatto, dal punto di vista di Algernon. Detto questo, ha ottenuto molte cose nella sua vita e ha il proprio modo di agire. Insieme, se troveranno un punto in comune, potranno avere molto successo. Spero che questa sia la sensazione che le persone proveranno, guardando la seconda stagione.
A: L’idea della moglie è venuta a Soderbergh. Avremmo potuto evitare qualsiasi cosa che potesse mettere in discussione il personaggio. Ma la verità è che lui è un essere umano e, vedendo la sua appassionata relazione con Cornelia (Juliet Rylance), nella prima stagione, si è scoperto che è un uomo con un profondo conflitto tra la vulnerabilità dell’essere innamorato e all’interno di un rapporto, e la paura di mostrare quella parte di sé. Quindi, che sia fuggito da questa donna in Europa, non è così sorprendente.
Che conseguenze porterà la sua presenza?
A: Porterà molta passione. E’ una donna molto autoritaria. Lui non riesce a calmarla, non può sfuggirle. Non è disperata. E’ determinata. Non intende essere ignorata o data per scontata. E’ una specie di bomba a mano. Non sai mai quando esploderà. Ha convinzioni radicate, e non si piega alle convenzioni. E’ una donna che, di nuovo, vuole un posto nella società, che non le è concesso, e lei cerca di farsi strada per ottenerlo.
H: Opal è una pioniera. E’ molto ambiziosa, intelligente, e talentuosa. Ha viaggiato da sola, apparentemente, dall’Europa a New York, quindi è una donna autonoma. Insieme possono essere una coppia potente.
Stiamo parlando di vero amore?
H: Volevamo che fosse chiaro che sono innamorati, ci sono sentimenti autentici tra di loro. Nell’ultimo episodio a lui è venuta questa brillante idea per capire la storia della transazione, ed è una storia molto dolce. Li abbiamo lasciati sentendoci speranzosi, ma anche un po’ tristi, perché ne hanno passate tante. Entro la fine della stagione capiremo perché si sono messi insieme.