
L’anno scorso l’affascinante saga familiare di NBC, This Is Us, aveva catturato i nostri cuori e le nostre menti con i suoi colpi di scena strappalacrime e misteriosi. Ora, siamo piuttosto certi di poter dire che il degno successore di This is Us sia – sorprendentemente – il dramma medico The Good Doctor.
Prodotto esecutivamente da David Shore (House) e basato sull’omonima serie drammatica coreana del 2013, lo show di ABC racconta le vicende del personaggio interpretato da Freddie Highmore, il Dr. Shaun Murphy, affetto da autismo e dalla sindrome del savant, che si unisce alla squadra di chirurghi del prestigioso ospedale San Jose St. Bonaventure. Nonostante il suo mentore e presidente dell’ospedale, Aaron Glassman (Richard Schiff), riconosca il suo potenziale, non si può dire lo stesso dell’arrogante capo chirurgo, Dr. Neil Melendez (Nicholas Gonzalez), il quale, preoccupato dall’abilità di Shaun di comunicare, rifiuta di farlo operare.
La storia diventa quindi uno stimolante racconto su Shaun che cerca di trionfare, non solo sui limite posti dall’autismo, ma anche su quelli posti dai piani alti dell’ospedale. Cinque settimane dall’inizio della stagione, The Good Doctor è già il dramma più visto della stagione, spodestando l’inarrestabile NCIS di CBS, con una media di 17.8 milioni di spettatori per episodio. Lo show è anche andato alla pari del suo show “fratello” Grey’s Anatomy in termini di indice di ascolto demografico tra i 18 e i 49 anni. È un livello di successo che Shore e Highmore (che è anche produttore, oltre a protagonista) non si aspettavano.
“Non me lo aspetto mai, ma quando racconti delle storie che sono toccanti per te, alla fine scopri che lo sono anche per molte altre persone,” ha detto Shore.
Quindi come mai tutte queste persone sono interessate al St. Bonaventure? Beh, The Good Doctor offre l’amato fremito medico – ad esempio quando Shaun e la sua collega, Dr. Claire Browne (Antonia Thomas) operano un fegato in mezzo all’autostrada – ma la star ed i produttori dello show credono che il pubblico stia rispondendo positivamente alla sua sentimentalità sfacciata, ma mai stucchevole. Pensiamo all’enfatica difesa di Glassman a favore di Shaun vista nel pilot: “Assumiamo Shaun, e facciamo capire a quelle persone che hanno dei limiti che questi limiti non sono quello che credono e che hanno una possibilità! Assumiamo Shaun e rendiamo questo ospedale un posto migliore. Assumiamo Shaun e per questo diventiamo persone migliori.”
“Quello che amo di questo show è che arriva direttamente dal cuore,” ha detto il produttore esecutivo, Daniel Dae Kim (Hawaii Five-0), il quale stava cercando di sviluppare la versione americana dell’originale coreana sin dal 2013. “Non c’è cinismo in questo personaggio. Ci sono così tanti protagonisti nella televisione odierna che sono antieroi, ma Shaun è l’anti-eroe”.
L’interpretazione controllata ma non indifferente di Highmore ha anche avuto un forte impatto nella comunità autistica. Shore ha sentito dire da molte persone di aver trovato una serie ispirante. Tra di loro c’è stata questa mamma che gli ha detto che suo figlio, che è nello spettro dell’autismo e che ha avuto difficoltà con la depressione, ha deciso di riprendere la terapia dopo aver visto il primo episodio. “Senti storie come questa e capisci subito la responsabilità che hai e questo ti fa stare bene,” ha detto Shore.
Questa gestione sfumata è il risultato di innumerevoli ore di ricerca in collaborazione con la consulente Melissa Reiner, la quale ha lavorato come compagna terapeutica per bambini affetti da autismo e la quale è coinvolta in ogni stage del processo di scrittura della serie. “Lei è sempre presente per guidarci, per assicurarsi che noi continuiamo ad imparare e a far crescere la nostra comprensione di Shaun, come anche Shaun stesso fa,” ha detto Highmore. Shore ha poi aggiunto, “L’idea che Shaun non risponda alle domande,” come abbiamo scoperto nel terzo episodio, “è arrivata da alcune conversazioni che abbiamo avuto proprio con lei.” Gli autori hanno anche cercato di fare di tutto per assicurarsi di non trattare questo disturbo come un superpotere. “Ci sono state un paio di occasioni nelle sceneggiature in cui abbiamo esclamato, ‘Caspita, sai cosa c’è? Shaun deve perdere questa volta,’” ha detto Shore. “In alcuni casi non vediamo Shaun in armatura che arriva su un cavallo bianco e salva la situazione.”
Man mano che la stagione procederà, la serie continuerà ad esplorare chi è Shaun al di fuori dell’ospedale e come la sua prospettiva unica colpisca ogni aspetto della sua vita, inclusi gli appuntamenti. Highmore ha infatti anticipato, “Scopriremo di chi e perché Shaun inizia ad innamorarsi.”
The Good Doctor: combatte l’affaticamento del mondo con cuore e sincerità.
The Good Doctor va in onda il lunedì su ABC.