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The Flash | Recensione 3×19 – The Once and the Future Flash

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The Flash | Recensione 3×19 – The Once and the Future Flash

Bentornati amici del Team Flash!

Ad un mese dall’ultimo episodio, la serie tv ci riporta alla realtà dei fatti con una puntata tutto sommato buona che ha saputo mescolare azione e drama, dando nuovi impulsi alla trama e ponendo le basi per gli episodi futuri. Sarebbe stato difficile, a meno che non si abbia avuto tempo di rivedere in maratona i primi episodi della stagione, scrivere una puntata che gettasse la narrazione subito nella mischia e tenesse desta l’attenzione dello spettatore altrimenti impegnato a recuperare i fili della storia. Pertanto, questo episodio di Flash ha usato la trama per darci nuovi indizi su Savitar, usando un viaggio nel futuro il cui fulcro sono stati i rapporti umani all’interno del team, ma non ha voluto esagerare con le informazioni, svolgendo il ruolo di episodio introduttivo.

Ho letto diversi commenti che si chiedevano quale fosse stata la necessità di costringere Barry a ricucire i rapporti del Team Flash nel futuro. La risposta è molto semplice: continuità. Infatti, in un primo momento, mi sono chiesta come fosse possibile che il famoso giornale del 2024 continuasse a scrivere di una scomparsa di The Flash nella Crisi, quando The Flash non faceva vedere il proprio fulmine da una decina d’anni. Sono poi andata a ricontrollare le date e ho trovato la risposta: il nostro Barry è arrivato nel futuro il 3 febbraio 2024 mentre la scomparsa di The Flash è datata 25 aprile 2024. Se il nostro Barry non avesse impiegato tempo ed energie per rinsaldare il Team Flash, gli autori avrebbero commesso un enorme errore di continuità. Ed invece, Barry, per la prima volta probabilmente, ha fatto il possibile per mantenere intatta la timeline. Tra l’altro, grazie al non aver condiviso subito la sua idea, abbiamo avuto la conferma che Mr Allen è in effetti ancora in grado di fare calcoli matematici di vario genere, cosa della quale avevamo tutti iniziato a dubitare da qualche tempo a questa parte.

In secondo luogo, lo scopo del viaggio nel futuro – a livello di trama – era innanzitutto quello di introdurre la scienziata che progetterà il modo con cui Barry sconfiggerà Savitar, in secondo luogo quello di mostrarci un interessante congegno tecnologico che blocca i poteri metahuman (congegno che potrebbe essere utile in futuro), ed infine quello di mostrare quanto i ruoli di Cait e Iris siano importanti. È la perdita di entrambe che rovina per sempre Barry e il team. Che siate westallen o snowbarry, è innegabile che entrambe le donne abbiano un ruolo di primo piano nella squadra quando si parla di mantenerne gli equilibri interni. Sono convinta che sarebbe bastato che la sola Cait non fosse rimasta Killer Frost, per permettere al team di restare unito. Col suo carico di dolore personale – e siamo tutti d’accordo che sia uno dei personaggi più piegati dalla vitaCait è diventato l’emblema della resilienza ed è forse questo aspetto del suo carattere a renderla candidata perfetta per Savitar nel suo piano.

Rileggendo le vecchie recensioni – non ho avuto tempo di riguardare le puntate ma i miei articoli, per lo meno, li ho recuperati – mi sono accorta che in uno dei primi episodi, Cait, parlando di Jesse con Harry Wells, rimprovera all’uomo di non aver aiutato la figlia a navigare i propri poteri, costringendo la ragazza di fatto ad isolarsi. Ricollegandomi a quanto detto dalla futura Killer Frost a Present Barry – “Mi sono schierata con Savitar perché la cura è abbracciare ciò che sono” – mi sono convinta che la chiave per risolvere il suo caso sia proprio quella solita: l’auto-accettazione. Se Cait avesse abbracciato i propri poteri invece di soffocarli, forse avrebbe potuto tenere a bada la KF che è in lei. Non a caso, fin dall’inizio, i poteri ghiacciati si sono manifestati quando la donna lasciava andare la presa sulle proprie emozioni: la doccia rilassante, la rabbia e frustrazione con la madre, la paura nei confronti del tecnico di laboratorio, la morte sul lettino degli Star Labs. In generale, se guardiamo bene, Cait non ha mai avuto modo di prendersi tempo dopo i suoi lutti: c’era sempre qualcosa di più urgente da fare, un nemico da sconfiggere. La rabbia per le ingiustizie subite e la sofferenza è rimasta imprigionata e spinta, nascosta, soffocata come è tipico del suo personaggio, salvo poi riemergere prepotentemente nella cattiveria di KF, nella più classica delle tropes del mondo dei fumetti. Permettetemi una delle mie solite metafore: è stato come se il ghiaccio con cui Cait gelava le proprie emozioni trattenendole al proprio interno, all’improvviso abbia trovato il modo di uscire.  E, secondo me, sarà proprio l’accettare quella rabbia e quel dolore, la chiave per riavere la vecchia Cait. Speriamo solo che nel frattempo non causi troppi danni.

Ci sarebbe da chiedersi perché Barry abbia preferito correre verso il futuro subito, anziché provare nell’immediato a rintracciare Cait, impedendo -o per lo meno provando a farlo – che la donna cadesse vittima delle persuasioni di Savitar. Ma è anche vero innanzitutto che la paura di perdere Iris è più forte e lo porta ad agire più impulsivamente ma soprattutto è vero che ai tempi, Barry non sapeva che il dio della velocità si sarebbe servito di Killer Frost (malgrado in una delle chiacchierate di inizio stagione ne avesse espresso le intenzioni) e come scrisse Alex Manzoni «del senno di poi, sono piene le fosse» o come dicono gli americani «shoulda, woulda, coulda».

In fondo dobbiamo essere grati che non l’abbia fatto perché così abbiamo avuto l’opportunità di avere la conferma che Savitar è solo un uomo con la tuta e che è qualcuno che conosciamo già. Ci sono molte ipotesi in merito, principalmente due stanno prendendo piede: la prima è quella che avevo avanzato io stessa due recensioni fa, ossia che sotto l’armatura ci sia un altro Barry (e il nostro sito ha brillantemente condiviso un articolo che elenca in dettaglio anche i vari indizi che ci sono stati regalati da inizio stagione); l’altra ipotesi accreditata è quella che ci sia Ronnie e la ragione è che Cait si arrenderebbe così facilmente solo a lui. Personalmente, non credo possa essere Ronnie (anche se non mi dispiacerebbe) perché, tanto per cominciare, Savitar si rivolge a Cait con un «my child». Dubito altamente che Ronnie chiamerebbe Cait in tal modo. Ew! Per certo sappiamo solo che è un uomo e altri candidati potrebbero essere: Eddie, Jay Garrick (di nuovo), Henry Allen, uno dei vari Wells (speriamo non l’ultimo perché mi è simpatico…anche se più di una volta ho sollevato dubbi su di lui) o persino il padre stesso di Cait mostratoci ad inizio stagione. Io mi rifiuto di usare la corporatura del tizio come indizio perché l’anno scorso ci hanno tirato una bella trollata. Anzi, mi verrebbe da pensare che siccome è un prodotto di Flashpoint, potrebbe anche essere che assuma fattezze diverse a seconda di chi lo veda: come se fosse la versione Flashpoint di ciascun personaggio che chiama a sé i vari doppelganger (un po’ come faceva attraverso Alchemy ad inizio stagione, quando risvegliava i metahuman nelle persone usando i sogni).

Di sicuro, la scoperta del volto dietro la maschera d’acciaio blu sconvolgerà parecchio il team e oltre alla naturale curiosità legata all’identità del personaggio c’è nel mio caso la curiosità per come useranno la rivelazione nelle storyline future.

Un buon episodio, dunque, che ci ha regalato un Futuro Cisco mitico più dell’attuale, malgrado l’handicap, un Barry con in testa una parrucca degna della Collezione Oliver Queen, ma soprattutto un Julian con seri problemi di stempiatura selvaggia che dopo 7 anni non si è arreso sul cercare una cura per Caitlin. Già unicamente su quest’ultima storyline ci sarebbe da scrivere, per dire.

Prima di terminare, due piccoli dettagli:

  1. Future Wally si rompe la spina dorsale nello scontro con Savitar e rimane sulla sedia a rotelle. Ma Barry aveva subìto il medesimo incidente nella scorsa stagione e, benché non subito, guarì. Incongruenza?
  2. Future Barry altera di nuovo la timeline: consegna a Barry Present la chiave per sconfiggere prima Savitar, cambiando gli eventi. Tecnicamente, il lupo perde il pelo ma non il vizio. Anche se, diciamocelo, chi non l’avrebbe fatto?
  3. Il fatidico scontro con Killer Frost che Cisco ha vibrato tempo fa, è lo scontro in cui il ragazzo perde le mani. Lo abbiamo visto.
  4. Hey, Julian, the next time you want to release my friend’s inner ice demon, can you do it sometime in July?” Cisco. aahahahahahah

Vi lascio al promo della prossima puntata in cui forse – ma sento profumo di pesce di maggio – ci verrà svelata l’identità di Savitar. Forse.

https://www.youtube.com/watch?v=677Qdv-mr_U

Che ne dite? Piaciuto il ritorno? Secondo voi, chi c’è dentro l’armatura di Savitar?

Nel frattempo io sono entusiasta all’idea dell’ingresso di Anne Dudek nel cast! YEEEEEEEH!

Grazie per aver letto la mia recensione e alla prossima!

Grant Gustin Italia

»Cisco Ramon

The Flash Italian Fans

 

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Ha un passato da ladra insieme alle sorelle Occhi di gatto, ha difeso la Terra nel team delle guerriere Sailor e fatto magie con Terry e Maggie. Ha fornito i sigari sottobanco ad Hannibal e il suo A-Team, indagato con gli Angeli di Charlie Townsend, ha riso con la tata Francesca ed è cresciuta con i 6 Friends di NY. Ha imparato ad amare San Francisco difendendo gli innocenti con le Streghe, è stata un pivello insieme a Jd-Turk-Elliott, ha risolto crimini efferati con praticamente il 90% di poliziotti e avvocati del piccolo schermo e amato la provincia americana con Lorelai e Rory Gilmore. Avrebbe voluto che il Fabbricatorte non chiudesse mai e non ha mai smesso di immaginare Chuck e Sarah che «sedano rivoluzioni con una forchetta». Lettrice appassionata, Janeites per fede, amante delle storie sotto ogni forma fin da piccola. Segue serie poliziesche, comedy e sit-com soprattutto, uniche allergie riconosciute sono quelle allo sci-fi e all'horror.

4 COMMENTS

  1. Il fatto che Wally sia sulla sedia a rotelle non è un’ incongruenza secondo me.Wally ha ricevuto i poteri del Kid Flash di Flashpoint, e nella prima puntata (cioè Flashpoint) si è visto che, ferito da The Rival, Wally non era in grado di guarire; evidentemente ogni velocista ha la supervelocità, differenti invece sono le abilità che ogni velocista ha con il suo utilizzo(come volare o attraversare materiali solidi), e potrebbe essere che in questo caso la superguarigione sia un pacchetto
    extra di cui Wally non ha beneficiato.

    • Ciao!
      Ti ringrazio per il commento, soprattutto perché mi ha fornito una spiegazione plausibile sul perché Wally fosse su una sedia a rotelle 😉
      In effetti, hai ragione. Chissà quali abilità hanno Wally e Jesse che Barry non ha…

  2. Ciao! Complimenti come sempre!
    Anche a me l’episodio non è dispiaciuto. Certo, ho paura che i bei vecchi tempi difficilmente torneranno, ma siccome ci hanno rifilato di peggio, ci accontentiamo. E poi vedere Barry in versione “emo” ci mancava. Adesso mi aspetto che ci mostrino la versione “figlio dei fiori” e “ruggenti anni ’80 con tanto di maglietta dei Duran Duran”. Ci conto!
    Sinceramente l’hype che avevo per la scoperta del mega-villain di stagione nelle serie passate, quest’anno un po’ mi manca. Quindi sì, sono curiosa, ma non mi sto arrovellando il cervello. Staremo a vedere!

    • Ciao!
      Grazie 🙂
      Eh, purtroppo anche io sono consapevole che il The Flash di una volta resterà un bel ricordo per cui mi accontento…e poi Barry versione Tokyo Hotel (senza il crestone però) è valso da solo la puntata. Barry figlio dei fiori ce lo vedo, invece più che Duran Duran, me lo immagino bene con la triglia alla Flock of Seagulls ahahahahah.
      Io non ho lo stesso hype degli scorsi anni, soprattutto perché non ho più voglia di arrovellarmi il cervello ma ammetto di avere problemi a resistere ad un bel mistero. È la Jessica Fletcher che è in me che prende il sopravvento 😛
      Grazie del commento e alla prossima!

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