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The Bastard Executioner | Un primo sguardo a Ed Sheeran

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The Bastard Executioner | Un primo sguardo a Ed Sheeran

Ed Sheeran TBE

Il cantautore avrà un ruolo ricorrente nel nuovo drama di Kurt Sutter su FX. Stringete i fianchi, Sheerios, e preparatevi a vedere Ed Sheeran come non l’avete mai visto. EW ha potuto dare una sbirciatina in esclusiva al cantautore, che avrà un ruolo di guest-star in the Bastard Executioner, il nuovo attesissimo dramma di Kurt Sutter (Sons of Anarchy), che debutterà su FX il 15 settembre.   Sheeran sarà il letale braccio destro di un potente della chiesa.

Sul set a Cardiff, Galles, Sheeran ha raccontato ad EW come ha ottenuto il ruolo – e cosa prova ad indossare la calzamaglia in TV.

ENTERTAINMENT WEEKLY: Come hai conosciuto Kurt Sutter?

ED SHEERAN: Grazie alla magia di Twitter. Stavo guardando SOA ed era fenomenale. Ho twittato: “Voglio offrire una pinta a chi scrive la musica per Sons of Anarchy, chiunque sia”. E poi Kurt mi ha risposto che si chiama Bob e che avrei dovuto scrivere una canzone. Così l’ho fatto. Da lì siamo rimasti in contatto. E poi mi sono ritrovato a cenare a casa sua, parlavamo di Marilyn Manson in Sons of Anarchy e ho gli ho detto che se avesse scritto un altro show avrei voluto esserci. Mi sarebbe bastata anche una piccola parte. Ed eccomi qui.

Hai mai recitato prima?

Non a questi livelli. Ho fatto recite scolastiche, quando ero più giovane. Ho interpretato me stesso in Home and Away. Ho fatto Undateable. Di solito interpreto me stesso. Ma qui non interpreterò me stesso.

Aspetta un attimo, ma tu non sei in tour?

Sono a metà del mio tour mondiale. Kurt è stato molto comprensivo riguardo la mia tabella di marcia.

Kurt ti ha fatto qualche richiesta particolare per il tuo ruolo?

Credo di essere percepito come un tipo sorridente e alla mano, volevo risultare l’opposto. Ho detto a Kurt, di non darmi un ruolo fatto su misura per me e di crearmi un personaggio che è un gran testa di c—. Sento di averne bisogno.

E’ un ruolo adatto ai tuoi giovani fan?

Ehm, no no. L’altro giorno mia nonna – che è un’irlandese di 91 anni ed è molto dolce – mi ha detto “Ah, mi piacerebbe molto guardarlo” e le ho risposto, “Non credo proprio che tu voglia vederlo nonna”. Faccio così tanto come cantautore e credo che questo soddisfi i miei fan. E’ piacevole uscire dai propri schemi e mettersi alla prova, ogni tanto. Non significa per forza che tutti quelli a cui piace la mia musica ameranno anche lo show. Significa che sto facendo una cosa diversa ed interessante, piuttosto che fare quello che la gente si aspetta da me, cioè recitare in una commedia romantica.

Pubblicizzerai il tuo ruolo da guest-star su Twitter, con i tuoi 15 milioni di followers?

Dirò che sarò nello show, ma voglio che la gente lo guardi fin dalla prima puntata. Altrimenti guarderebbero solo l’episodio con me e sarebbero lì a dire “Ma che cavolo sta succedendo?”. Non saltate le scene per arrivare al punto in cui ci sono io.

Allora cosa si prova a recitare per la TV?

Mi sento fuori dal mio habitat naturale. Sento di aver bisogno di un paio di giorni in più per abituarmi all’idea di recitare. Io sto bene con una chitarra in mano, senza sono perso. Credo di aver bisogno di più allentamento, per quanto riguarda la recitazione. Sono contento che ancora nessuno mi abbia detto che non ci so fare. Sto facendo delle cose e nessuno dice “mer—”. O loro sono gentili e non credo sia questo il caso, oppure sta andando bene.

Costumi e trucco hanno voluto cambiarti per la serie?

Quando ho messo piede nell’area trucco mi hanno detto che avrebbero dovuto tagliarmi la frangia e farmi un taglio a scodella e io “Direi proprio di no”. Questo cappello [che indossa nello show] è un simbolo di fede. Con questo cappello si capisce subito che sono una persona che fa parte di una setta religiosa.

Allora parliamo del resto del tuo costume.

Indosso una calzamaglia, il che è interessante. E’ difficile fare la pipì con indosso questa cosa. Non ho nemmeno provato a fare la seconda cosa. Questo sarebbe abbastanza difficile. Pensavo che avrei avuto molto più caldo sotto quelle luci, invece no.

Fonte

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Valentina, classe 1991. Da piccola il suo appuntamento quasi-fisso era con Young Hercules e Xena L’addiction però è arrivata più avanti, con Lost. Ricorda un momento preciso, come un colpo di fulmine: accende la tv e appare un gruppo di persone a lei ancora sconosciute, una ragazza bionda prende la mano di un ragazzo e poi un’asiatica esclama: “Boat, Boat!”. Ecco, quello è stato IL Momento. Dopo aver recuperato telefilm che le erano inspiegabilmente sfuggiti (Buffy in primis) inizia a guardare un numero sempre crescente di serie tv, vecchie e nuove, (tanto i network “risolvono il problema" facendo stragi e cancellandone una buona percentuale) e ad affezionarsi, sempre e comunque, a quei personaggi destinati a tirare le cuoia nei modi più assurdi e dolorosi. Per ora fa la spola tra Gotham City e l’Enchanted Forest, tra il Seattle Grace e Central City, tra Baltimora e il salotto di Freddie e Stuart… Ma è sempre alla ricerca di nuove destinazioni.

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