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The 100 – Recensione 7×14: Chiudiamo un occhio (anzi due)

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The 100 – Recensione 7×14: Chiudiamo un occhio (anzi due)

Bentornati carissimi Addicted con la recensione della 7×14 di “The 100“.

Dopo aver sfogato tutta la mia frustrazione nella scorsa recensione, ho affrontato la visione di questa 7×14 con una certa rassegnazione. La fine è veramente a un passo e, nonostante questo, vedo la risoluzione ancora estremamente lontana.

Ma questo abbiamo e questo ci dobbiamo tenere…

RECENSIONE THE 100 7×14

IL RITORNO SULLA TERRA. Nell’ottica di un finale in cui spero tanto che si possa arrivare a quel benedetto “do better”, le parole di Jackson mi hanno dato un po’ di speranza: forse la loro seconda possibilità sarà di nuovo sulla Terra. Il che sostanzialmente, però, rende quasi inutile la scorsa stagione passata su Sanctum, se non in funzione del collegamento con Cadogan e della presa di coscienza di alcuni personaggi.

LA MORTE DI GABRIEL. Avere in sottofondo la crisi adolescenziale di Madi e lo sclero da mamma orsa di Clarke non ha proprio aiutato a creare la giusta atmosfera… Nonostante ciò credo che Gabriel abbia avuto una morte molto più dignitosa e coerente con il suo personaggio di quella riservata a Bellamy. Death is Life. May we meet again, Gabriel.

https://www.youtube.com/watch?v=CPCp_8pkxqg

CLARKE ALLO SBANDO. È innegabile che l’aver ucciso Bellamy abbia messo Clarke in una situazione di estremo disorientamento. Sono sempre stati il cuore e la testa di questo show, i due leader, e ora più che mai Clarke sente di non potersi affidare a nessuno. Il problema è che il suo eterno senso di responsabilità, che l’ha sempre portata a farsi carico delle decisioni anche per gli altri, ora sta mettendo tutti in serio pericolo, dal momento che non sta ragionando con lucidità.

✘ SHEIDHEDA SOPRAVVIVE. DI NUOVO. Siamo arrivati al terzo (o forse più) scontro finale tra Indra e Sheidheda e ancora una volta il Commander è sopravvissuto. Ormai sta diventando una barzelletta, un escamotage per complicare la situazione, che invece dovrebbe puntare alla risoluzione.

 

Per coerenza dovrei nominare di nuovo Murphy, che sta avendo senza dubbio il percorso migliore in questa stagione, ma cercherò di variare e lascerò il posto a…

OCTAVIA BLAKE. Octavia ha lasciato la Terra in cerca di redenzione e, tutto sommato, il suo percorso l’ha portata a raggiungere il suo scopo. L’esperienza su Skyring/Penance con Hope l’ha avvicinata al fratello ed è davvero un enorme peccato che non ci sia stato tra i due un vero ricongiungimento. Inserire un contrasto con Clarke avrebbe complicato enormemente le cose – considerato appunto che non ci sarebbe stato il tempo per risolverlo – però l’ho trovato nel complesso in linea con quello che è stato lo sviluppo del personaggio. Blodreina è ufficialmente morta e da qui Octavia avrà modo di rinascere.

IL CONFRONTO TRA INDRA E OCTAVIA. Sempre per lo stesso motivo, premio la volontà di dare una chiusura alla storyline di Blodreina. Octavia ha dovuto affrontare i suoi demoni, oltre la morte del fratello, ed è stato giusto che al suo fianco ci fosse Indra. Indra è stata la sua maestra e la sua guida, ha appoggiato la sua leadership nel bunker e ha tentato di porvi un freno quando la situazione era ormai sfuggita di mano. Ho apprezzato, quindi, che in ultimo abbia sorretto Octavia anche nel farsi carico di parte di quel senso di colpa che ha tormentato la ragazza per un decennio. Avevo bisogno di rivedere il gruppo unito anche per tornare a riscoprire questi rapporti che dovevano essere rinsaldati e trovare una risoluzione.

RECENSIONE THE 100 7×14

Anche questo episodio non mi ha convinto, ma ormai sono entrata nell’ottica di accettare ciò che vedo sullo schermo con rassegnazione, senza pormi troppe domande. Chiudiamo un occhio sull’improvvisa epifania di Miller, che si è accorto di non aver avuto un’utilità da quando suo padre si è sacrificato per lui nel bunker. Chiudiamone un altro sul fatto che ci siamo ricordati ora dei flashback sul passato di Echo (sorry, Ash), che non hanno mai più avuto seguito o valenza ai fini della storia. Nemmeno mi esprimo sulle improvvise rivelazioni di Niylah, dato che è sempre stato un personaggio accessorio, piatto come un foglio di carta, che ancora mi domando perché sia sopravvissuta fino ad ora. Nel complesso l’ormone ballerino di Jordan e Hope è stata la cosa che ha avuto più senso in tutto l’episodio.

Ora che Madi si è consegnata a Cadogan, mi chiedo se all’alba del penultimo – ripeto, PENULTIMO – episodio capiremo qualcosa su questa Last War, ma ho i miei seri dubbi.

50/100

Non credevo che sarei arrivata alla recensione della 7×14 di “The 100” con tanta delusione

Vi lascio con il promo della 7×15 e vi ricordo di passare dalle pagine Facebook dedicate a “The 100”.

The 100 Italia

Beliza Italia Page

DeCento

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