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The 100 – Recensione 7×08: Siete pronti allo spin-off?

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The 100 – Recensione 7×08: Siete pronti allo spin-off?

Bentornati carissimi Addicted con la recensione della 7×08 di “The 100“.

La scorsa settimana non ho avuto modo di vedere in tempo l’episodio, quindi lasciatemi gongolare un po’ per quel finale in cui abbiamo finalmente scoperto l’identità del Pastore. Le mie teorie sulla Second Dawn erano fondate e, credetemi, questa è davvero una piccola soddisfazione personale.

Ed arriviamo quindi all’effettiva recensione di questa 7×08 di “The 100”, che, con un lungo flashback, ci ha mostrato l’origine della nuova vita sulla Terra, a seguito della prima apocalisse, e ha posto le basi per il tanto atteso spin-off della serie.

Becca Franco, meglio nota come Bekka Pramheda, risulta, come sempre, l’origine di tutto. La creazione di A.L.I.E. ha causato le due apocalissi; il suo tentativo di porre rimedio agli errori commessi, creando A.L.I.E. 2.0 e il siero per il sanguenero ha sostanzialmente portato alla nascita della cultura dei Grounders; e, infine, i suoi studi hanno permesso ai membri della Elygius di fondare la società dei Prime a Sanctum.

In questa puntata, Becca si dimostra nuovamente un personaggio fondamentale, non solo approfondendo la sua figura in funzione della società dei Grounders, ma creando un collegamento anche con la pietra dell’Anomalia.

THE 100 RECENSIONE 7×08: L’ORIGINE DEI GROUNDERS

Grazie a questo lungo flashback sulla famiglia Cadogan, abbiamo scoperto che in origine il Trikru (il clan di Lincoln e Indra) era in realtà una sorta di movimento ambientalista, nato prima del disastro nucleare e di cui Calliope Cadogan faceva parte. In disaccordo con gli ideali del padre e sostenendo, invece, il lavoro di Becca, la ragazza ha organizzato una ribellione, abbandonato il bunker della Second Dawn e fondando con i  suoi compagni la prima comunità sulla Terra. Calliope stessa ha dato origine alla lingua parlata dai Grounders e portato avanti la tradizione della Fiamma, diventando a tutti gli effetti la prima Fleimkepa.

Supponiamo, quindi, che quel primo gruppo di sopravvissuti, trasformati in Night Blood grazie al  siero di Becca, abbiano poi ri-colonizzato la superficie, dando origine ai vari clan che abbiamo conosciuto durante la storia di “The 100”, trasmettendo poi la mutazione ai loro eredi e portando avanti la tradizione degli Heda.

Dalle parole di Cadogan e Clarke, sembrerebbe che la stessa Calliope abbia accettato la Fiamma, diventando un Heda e “caricando” la sua coscienza sul mind drive A.L.I.E. 2.0.

THE 100 RECENSIONE 7×08: IL COLLEGAMENTO CON L’ANOMALIA

Come ipotizzato, i Discepoli sono effettivamente gli eredi degli adepti della Second Dawn, che hanno utilizzato la pietra dell’Anomalia scoperta sulla Terra per intraprendere il primo viaggio nello spazio. Suppongo che la loro prima meta possa essere stata proprio Bardo e che, sfruttando la tecnologia dei Bardoani, abbiano poi studiato le varie combinazioni per muoversi sugli altri pianeti.

Dal discorso tra uno dei Discepoli e Gabriel, sappiamo che lo studio delle combinazioni possibili è un processo estremamente lungo e complicato, motivo per cui si spiegherebbe la decisione di Bill Cadogan di sfruttare l’ibernazione.

Ancora una volta, la chiave del viaggio attraverso la pietra dell’Anomalia sembra risiedere nella tecnologia di A.L.I.E., spiegando finalmente il perché il gruppo di Cadogan abbia deciso di uccidere Becca. Mi sembra chiaro il perché Becca temesse di affidare un mezzo tanto potente nelle mani di un fanatico narcisista, ma ancora rimane da capire cosa la scienziata abbia visto di tanto terrificante nel suo viaggio in solitaria, da temere una nuova e ancora più devastante apocalisse. Che sia questa, poi, la guerra finale per cui i Discepoli si stanno preparando?

THE 100 RECENSIONE 7×08: CLARKE E’ LA CHIAVE?

A seguito di queste spiegazioni, è ormai chiaro che la chiave di cui Cadogan ha bisogno non è altro che la Fiamma, capace di aprire la strada verso nuovi mondi e portare i Discepoli verso la loro ultima battaglia. Ciò che ancora non mi è del tutto chiaro è: perché proprio Clarke? Perché ad esempio non Madi. Supponendo che conoscano le vicende solo dal punto di vista di Octavia, dovrebbero sapere dell’esistenza di un nuovo Commander e ignorare, invece, la distruzione del chip.

Adesso si spiega anche perché tra i disegni di Madi, visti nelle scorse puntate, compariva una pietra dell’Anomalia, reminiscenza di un vecchio Heda, forse di Becca o della stessa Calliope Cadogan. La stessa logica potrebbe spiegare il perché anche Russell Lightbourne avesse delle visioni riguardo l’Anomalia, dovute forse al suo mind drive – ma ancora non spiega perché lo stesso accadesse a Jordan…

Al momento, come accaduto nel confronto con Josephine, Clarke sembra effettivamente l’unica in grado di accedere ad una sorta di back-up nella sua coscienza, dovuto alla sua breve esperienza come Heda all’interno della City of Light.

THE 100 RECENSIONE 7×08: PRIME IMPRESSIONI SULLO SPIN-OFF

Anaconda” è servito a tutti gli effetti da backdoor pilot per la serie  prequel di “The 100”. La questione che senza dubbio ha sollevato di più il mio interesse è stata la spiegazione dell’origine delle tribù Grounders. Per il resto, ammetto, per ora, di non essere del tutto convinta di seguire questo spin-off. Capire come si sia evoluta la società dei Discepoli non è una mia priorità, così come non sono rimasta particolarmente colpita dalla presentazione dei nuovi personaggi.

La dinamica instaurata tra i fratelli Calliope e Reese Cadogan sembra ricalcare uno dei più classici clichè, con la figlia prediletta ma ribelle e il figlio disposto a tutto pur di assecondare il padre ed elevarsi ai suoi occhi. Come prima impressione, insomma, nulla di nuovo.

Ho apprezzato questo lungo flashback per tutte le spiegazioni funzionali alla serie madre, ma, francamente, non ne sono rimasta tanto entusiasmata da aspettare con ansia l’uscita del prequel. Ma mai dire mai, alla conclusione di “The 100” tutto potrebbe ancora cambiare.

Non posso chiudere questa recensione della 7×08 di “The 100” senza spendere almeno un paio di parole sull’interpretazione di Eliza alla scoperta della morte di Bellamy: un dolore silenzioso, ma straziante, in totale contrapposizione con la reazione di Echo.

Cosa succederà nei prossimi episodi? Quale indottrinamento avranno subito Echo, Diyoza e Octavia nel momento in cui hanno deciso di unirsi ai Discepoli, e perché Hope non è con loro? Cosa sarà successo a Gaia? E soprattutto – rifiutandomi ancora di credere alla morte di Bellamy – rivedremo mai il maggiore dei fratelli Blake?

Per ora vi lascio con il promo della 7×09 e vi ricordo di passare dalle pagine Facebook dedicate a “The 100”.

The 100 Italia

The 100 – Bellarke Italia Page

DeCento

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