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The 100 | Recensione 1×04 – Murphy’s Law

Francesca_Giorgino by Francesca_Giorgino
11 Aprile 2014
in Recensioni, The 100
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Dunque, vogliamo fare un minuto di silenzio per la figata che è stata la puntata di questa settimana di The 100? Ok, è un po’ trash, è un survival drama alla Lost misto a Dawson’s Creek condito da pseudo principi morali e politici, ma rimane comunque una delle poche serie, a oggi, che mi lasciano davvero con la voglia di vedere cosa succederà nella prossima puntata. L’avevo detto nella prima recensione e lo ripeto, secondo me, se non si brucia strada facendo, questa volta mamma sidabliu ci ha fatto un bel regalo. Questa puntata in particolare è stata cruciale per quello che sarà lo sviluppo dello show e mi ha molto stupito per alcune scene molto crude che non mi sarei mai aspettata di vedere nel mondo ovattato del network. Inoltre, non ci ha lasciato un minuto di tregua, non c’è stato un momento morto, una sequenza un po’ noiosetta…mi state dicendo che la sidabbliu sta diventando un canale serio??

Gli autori hanno deciso di aprire l’episodio quando la scoperta della morte di Wells da parte di Clarke e del gruppo è già avvenuta. In effetti, la scelta forse è un po’ riduttiva per il personaggio di Wells ma dal punto di vista della narrazione ha sicuramente accelerato le cose e ha evitato sequenze inutili. Inoltre, alla Cw un personaggio è morto davvero, non è risorto, non è diventato l’ancora che collega il mondo dei vivi all’aldilà, non è stato riportato in vita da un incantesimo: insomma, mi spiace per il povero Wells, ma la sua morte è un evento anche solo per questo.

La morte del suo migliore amico ha comunque un forte impatto su Clarke, e questo ci dà sicuramente un’idea dell’importanza del loro rapporto. I due ragazzi sono cresciuti insieme, perdere Wells è stato come perdere un pezzo della propria famiglia, e le conseguenze si sono sentite eccome: in quest’episodio Clarke, almeno per la prima parte, ha totalmente perso la bussola. Il suo personaggio si è subito distinto per la razionalità, la calma, la maturità e la logica nell’affrontare ogni situazione. Il dolore per la morte dell’amico l’ha portata a incolpare ingiustamente Murphy senza rifletterci minimamente, innescando una spirale di violenza che ha portato alla quasi esecuzione del ragazzo.

Insomma, diciamo che Murphy non è proprio un maestro nel farsi amare dal prossimo e forse i ragazzi del gruppo non aspettavano altro per vendicarsi delle continue angherie subite dal bulletto di quartiere, ma resta il fatto che è stato decisamente un passo falso da parte di Clarke incolparlo davanti a tutti, senza intuire che questo avrebbe potuto portare a gravi conseguenze.

Il personaggio di Charlotte, che rimane ai miei occhi decisamente inquietante, può sembrare un personaggio inutile, secondario, dal momento che è morta dopo solo due apparizioni. In realtà credo che il suo ruolo sia stato e sarà molto importante, non penso sia un caso che il crimine più efferato sia stato commesso proprio da una bambina. Nel Signore delle Mosche i protagonisti sono, appunto, bambini a cui sembra assurdo attribuire cattiveria, ferocia e meschinità, come in questo caso. Eppure è proprio nei bambini che spesso l’inconscio prevale sulla ragione, senza contare che sono i più facilmente influenzabili: non essendo ancora in grado di distinguere tra bene e male, è su di loro che una società malata ha gli effetti peggiori e più distruttivi.

Credo che il suicidio di Charlotte abbia cambiato per sempre le dinamiche nel gruppo, la morte di una bambina segnerà in modo permanente gli animi di tutti, e sicuramente ha fatto sì che si ridimensionassero, riflettessero e si rendessero conto del punto in cui sono arrivati, primo tra tutti Bellamy.

Ma parlando di ships.

Sì, dico ships, al plurale, perché qui ormai siamo messi peggio che a Uomini e Donne, sta anche arrivando la nuova corteggiatrice dritta dritta dalla navicella spaziale. Già me la vedo scendere dall’ovetto con una rosa in mano per Finn, che nel frattempo ha altri pensieri per la testa, ma ne parleremo dopo.

Io non ce la posso fare, essendo un’adolescente (ex, a dir la verità, ma mi sento teen ager nell’animo) cresciuta a pane e teen drama, di quelle che una scala appoggiata vicino alla finestra fa subito Capeside, appena vedo inciuci qua e là entro in modalità De Filippi, mi sento subito opinionista. Della serie: “Maria, qui la scelta è chiara fin da subito”. Le ship rendono tutto più divertente, poche balle.

Octavia e Jasper sono molto carini. E’ stata una cosa tenera che lei cercasse di fargli passare gli attacchi d’ansia, ma ragazza mia, cerca di capirlo. E’ stato trafitto da una lancia da terrestri geneticamente modificati in un pianeta sconosciuto in cui ci sono nubi tossiche che corrodono la pelle, è stato tenuto in fin di vita come esca da nonsisachi, ha rischiato di morire, mette un piede fuori dalla navicella e scopre che anche nell’accampamento in cui teoricamente dovrebbe sentirsi al sicuro si stanno ammazzando a vicenda. Embè.

Bellamy e Clarke si stanno sicuramente avvicinando di più, nonostante i contrasti che ormai fanno parte del loro rapporto e che ce li fanno amare così tanto. Perché non c’è una vera ship senza sofferenza, il bello è proprio quello, capire che si piacciono ma che per qualche motivo non possono stare insieme. Vedere che si avvicinano e si allontanano, fanno un passo avanti e due indietro. Per questa volta, hanno sicuramente fatto un piccolo passo avanti: alla fine dell’episodio li vediamo vicini, che comunicano al resto del gruppo la decisione presa riguardo Murphy, ovvero non ucciderlo ma bandirlo (apro parentesi: solo a me è sembrata un’ipocrisia enorme? Non puoi decidere della vita e la morte altrui ma costringi un ragazzo a vivere isolato su un pianeta sconosciuto abitato da esseri poco amichevoli, cervi a due teste e serpenti acquatici? Come se non lo stessi comunque condannando a morte certa…) e, per la prima volta, i due sono insieme, non si abbaiano contro a vicenda ma al contrario si appoggiano. E’ sicuramente un segno di stima da parte di entrambi “dividersi” il ruolo di leader del gruppo.

Un elemento importante emerso in questa puntata penso sia proprio il fatto che i due, in un certo senso, si completano: Clarke ha sempre tenuto testa a Bellamy quando stava prendendo decisioni sbagliate, l’ha fatto ragionare, anche se lui non l’ha mai ammesso. Questa volta è stata lei a perdere la bussola, e qui abbiamo visto Bellamy prendere in mano la situazione.

Nonostante tutto ciò, avete visto tutti come è finita la puntata. Se siete fan di Bellamy e Clarke, non disperate, se Finn e Clarke l’hanno fatto solo al quarto episodio della prima stagione, dubito fortemente saranno la ship su cui gli autori si concentreranno di più a lungo termine.

Per quel che mi riguarda, nonostante io tifi per Bellamy e Clarke e trovi il loro rapporto molto interessante, il mio animo da portinaia non ha potuto che gioire di fronte all’inciucio che si inciucia sempre di più. A riguardo, sembra proprio ci sia un altro triangolo in arrivo: quando Finn si è reso conto che le comunicazioni con l’Arca si erano interrotte per sempre, ha avuto una sorta di crisi isterica che non posso che ricollegare al fatto che non avrebbe mai più visto Raven, che abbiamo scoperto essere la sua ragazza. Finn probabilmente ha ancora dei sentimenti per Raven, che sarà sicuramente molto contenta di sapere quanto è stato addolorato il suo fidanzato durante il loro periodo separati, soprattutto dopo che ha rischiato di morire per raggiungerlo sulla Terra.

Finn e Clarke hanno affrontato il fatto che la loro vita sull’Arca e tutti i rapporti con quelli che vi erano sopra sono finiti per sempre, almeno così credono. Non dico che quello che è successo tra i due sia solo frutto della rabbia e della paura, è chiaro che si piacciono, ma il non sentirsi soli in un contesto così destabilizzante è sicuramente un elemento importante.

Penso che tutto cambierà con l’arrivo di Raven, sia perché è una ragazza cazzuta e intelligente e, per dirla alla Gossip girl, “we all know one nation can’t have two queens”, sia perché Clarke è quel tipo di ragazza che non può innamorarsi di uno che ci prova con lei quando con tutte le probabilità ha detto addio alla fidanzata dieci minuti prima di salire sulla navicella.

Sono curiosa di vedere come si comporterà Finn. Il genere è un pò quello del tizio che in discoteca, mentre la sua ragazza è in bagno, ti si avvicina e ti dice che hai degli occhi bellissimi anche se è buio pesto, salvo poi prendersi la tirata d’orecchie dalla dolce metà a cui mi divertirò tantissimo ad assistere, ovviamente.

Vi saluto per questa settimana, dandovi appuntamento al prossimo episodio di The 100 e prima di lasciarvi col promo, vi ricordo che se siete appassionati degli show CW e volete news e foto continuamente aggiornate, basta mettere mi piace alla pagina Facebook The CW Italia. Per notizie, video, foto e tutto ciò che riguarda nello specifico lo show invece, visitate la pagina The 100 serie tv, sempre aggiornata e molto precisa su tutto ciò che riguarda la serie!

Francesca_Giorgino

Francesca_Giorgino

Sin da bambina coltiva la passione per telefilm, film e libri, che ritiene responsabili delle sue aspettative spropositate. Tra le serie tv che l’hanno accompagnata durante l’infanzia e l’adolescenza ci sono Dawson’s Creek, Roswell, Gilmore Girls, Streghe, The OC, Skins ma soprattutto il suo primo vero amore, Buffy l’Ammazzavampiri. Al momento è dipendente da The Vampire Diaries (*coff* e da Ian Somerhalder *coff*), True Blood, Game of Thrones, Pretty Little Liars e la sua scoperta più recente, American Horror Story. Tutto ciò che mischia mistero, fantasy e un pizzico di horror l’affascina, adora le illustrazioni di Victoria Frances, il sushi e la musica, la sua colonna sonora personale.

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