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The 100 | Intervista a Christopher Larkin

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The 100 | Intervista a Christopher Larkin

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Christopher Larkin interpreta il ruolo di Monty Green nello show post apocalittico di The CW, The 100. Ha anche pubblicato il suo primo album da solista “The News Today” sotto lo pseudonimo di Carry Hatchet. Nella nostra intervista ci parla di come la sua vita sia cambiata da quando ha ottenuto il ruolo in The 100 e com’è nato il nome della band Carry Hatchet.

Quanto è cambiata la tua vita da quando hai ottenuto il ruolo di Monty Green in The 100?

Per cominciare, non ho più bisogno di un lavoro quotidiano. So che può sembrare banale, ma è un enorme lusso in questo settore. Ho lasciato il mio lavoro come aiuto cameriere per girare il pilot di The 100. Prima di allora ero un portinaio a New York City e facevo concerti teatrali ogni volta che potevo. La stabilità finanziaria che questa serie mi ha dato è stato di gran lunga il più grande cambiamento nella mia vita di ogni giorno.

Richard Harmon ci ha detto in un’intervista che tra le persone del cast tu sei quello che più somiglia al tuo personaggio. Sei d’accordo con lui, e quale dei tuoi colleghi pensi somigli di più al proprio personaggio?

Non sono sicuro se essere offeso o lusingato dal commento di Richard, quindi suppongo che per ricambiare la mia risposta è Richard Harmon. Murphy è altamente sarcastico. Non sai mai se sta dicendo qualcosa sul serio o semplicemente per ottenere una reazione da parte tua. Sono simile a Monty in vari modi, ma lui è molto più esperto di tecnologia. Questo ragazzo ha ucciso tutti quanti in Mount Weather attaccando il loro sistema informatico. Io ho ancora un cellulare a conchiglia.

Hai già mostrato diversi aspetti di Monty, dall’essere un buon amico ad avere allucinazioni, successo, speranza… cosa ti piace di più del tuo personaggio e quale altro aspetto ti piacerebbe interpretare?

Monty è il più grande amico che si possa trovare. Non ci sono dubbi in merito. Ma è troppo leale. È così preoccupato per il benessere di altre persone che spesso si dimentica di pensare a se stesso. Sarebbe bello vederlo assumere un maggiore controllo sul suo destino, sul suo volere, sulle sue esigenze, ecc.

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Finora, la maggior parte delle tue scene sono state con Devon Bostick. Con quali altri membri del cast ti piacerebbe interagire di più?

Sì, finora il 97% delle mie scene sono state con Devon. Ho a malapena scambiato una parola con qualunque altro membro del cast, quindi sarebbe bello interagire con chiunque altro.

Monty svolge un ruolo importante nell’irradiare il Livello 5. In che modo avrà un impatto su di lui e sulla sua amicizia con Jasper?

La decisione di irradiare il Livello 5 perseguiterà Clarke, Bellamy e Monty fino alla fine della serie. Come non potrebbe? È stata una decisione in tempo di guerra, ma è comunque un crimine inaccettabile contro l’umanità. Per quanto riguarda Jasper, non vedo come la loro amicizia potrà mai essere la stessa. Servirà molto di più che il perdono per superare la morte di Maya.

Non tutte le scene che giri superano il taglio finale. C’è stata una scena che hai girato e che ti è piaciuta ma non ha superato il taglio finale?

Per essere onesti, non ho così tante scene. Monty fornisce spesso delle informazioni che aiutano la storia ad andare avanti, dunque generalmente evita i tagli. C’è stata una scena di battaglia nell’episodio #2.12 dove ho perso la mia voce da tutte le urla senza fine. Hanno modificato del tutto il mio filmato, il che è stato un po’ deludente. Ma per il resto sono stato fortunato.

Sei anche un musicista e a settembre verrà rilasciato “The News Today”. Puoi parlarci un po’ della tua musica e della realizzazione dell’album?

Ho avuto il desiderio di pubblicare un album da solista da quando ho iniziato a suonare/scrivere 13 anni fa. Non sono mai stato felice con il suono pulito e ricercato di uno studio, così ho deciso di creare un intero LP interamente con il mio computer portatile. La band è Carry Hatchet. L’album si chiama “The News Today”. È stato registrato/mixato su GarageBand e uscirà il 29 settembre. È un album acustico di dieci tracce che ruota attorno al concetto della morte. Non è uno degli argomenti più allegri, ma è sempre nella mia mente.

Qual è la storia dietro lo pseudonimo Carry Hatchet?

Stavo guardando un documentario di Ken Burns sul 18° Emendamento (cioè il proibizionismo). Ha dedicato un intero segmento ad una donna di nome Carry Nation, che andava in giro per il Kansas a distruggere le macchine con un’accetta. Ha fatto talmente parlare di sé che i titoli dei giornali hanno iniziato a darle il nome di Carry Hatchet. Non ho nulla contro l’alcol ma non appena ho sentito quelle due parole insieme, ho capito di aver trovato un nome per la band.

Come sviluppi le tue canzoni? Quale parte viene prima, la musica o il testo?

La musica viene sempre prima. Ho molti problemi a lavorare al contrario. Questo è probabilmente perché non ho sono riuscito a scrivere un testo decente fino a 2 anni fa. La chitarra getta sempre le basi per tutto il resto.

Nell’episodio #2.06 “Fog of War” abbiamo avuto modo di sentire la canzone “Confession” dalla tua Band d’Artagnan. Com’è successo e come ci si sente ad avere la propria musica nello show?

È stato tutto merito del creatore dello show, Jason Rothenberg. Ha sentito che la mia band stava rilasciando un EP e mi ha chiesto di dargli un ascolto. Ho mandato “Confession” come un campione e subito dopo era nello show. Non avrei mai potuto immaginare di usare una delle nostre canzoni da nessuna parte, figuriamoci in The 100. Ora ho un altro motivo per essere in debito con quell’uomo.

Hai detto in un’intervista che andare in Irlanda è al numero uno nella tua lista delle cose da fare prima di morire. Vuoi dirci altre tre cose che sono attualmente in questa lista?

1. Prendere una pausa dalla recitazione.
2. Trasferirmi in un posto completamente fuori dal mio elemento.
3. Interagire con la comunità. Incontrare persone che non avrei mai sognato di conoscere. Provare cose che non avrei mai avuto il coraggio di provare.

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Convention e social media sono un ottimo modo per interagire con i fan. Che tipo di esperienze hai fatto finora? E che cosa significa “I. Am. Avgeropoulos.” sul tuo account Twitter?

Ho concluso la mia prima convention un paio di settimane fa. “Dragon Con” ad Atlanta, GA è stato sicuramente uno dei momenti migliori del mio tempo in questo show. La quantità di amore e il sostegno che abbiamo ricevuto come cast è stato incredibile. Queste convention sono fatte per rendere l’amore ai fan. Mi piacerebbe farne un’altra se si presentasse l’occasione.

Per quanto riguarda la mia biografia su Twitter, Marie ed io abbiamo disegnato la mappa dei nostri pool genici durante la prima stagione. Che ci crediate o no, abbiamo scoperto di essere entrambi imparentanti con un antico poeta greco di nome Sappho. È stata una grande scoperta e la prova vivente che io sono, infatti, un Avgeropoulos.

Quali sono i tuoi programmi televisivi e i tuoi musicisti preferiti?

Musica: Elliott Smith. Nick Drake. The Who. I Beatles.

TV: The Twilight Zone (l’originale). Black Mirror. Louie. Le prime 3 stagioni di Lost. Le prime 2 stagioni di Orphan Black. E più di recente, la prima stagione di Mr. Robot.

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