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Telefilm Addicted intervista Jara Zeimer – Da “Arrow” a “Timeless”

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Telefilm Addicted intervista Jara Zeimer – Da “Arrow” a “Timeless”

Disponibile, intelligente, professionale e aggiungerei anche equilibrata nel mettere ordine tra i suoi sogni, il lavoro e la vita di tutti i giorni: Jara Zeimer è una ragazza luminosa, solare, un’adolescente con i piedi per terra, nonostante la carriera promettente che si apre davanti a lei. Sebbene sia solo agli esordi del suo percorso come attrice, Jara ha già collezionato fondamentali comparse in produzioni di grande successo, come “The Man in the High Castle”, “Arrow” e “Timeless”, piccoli ruoli che le sono però valsi le prime nomination e anche le prime vittorie ai “Joey Awards”, i riconoscimenti per giovani artisti canadesi.

Ho avuto la fortuna di entrare in contatto con Jara tramite Twitter così mi sono fatta coraggio e le ho chiesto se potessi porle alcune domande per conto di Telefilm Addicted. Essendo (probabilmente) ancora minorenne, mi ha proposto di contattare sua madre, una donna gentile ed estremamente disponibile, che ha accettato con piacere le mie domande e ha lasciato che Jara rispondesse, con professionalità, entusiasmo e contagiosa passione. Ringrazio quindi entrambe per questa meravigliosa occasione e vi presento l’intervista che ho avuto modo di condurre “a distanza” con una piccola stella nascente del panorama seriale televisivo!

Domanda: Prima di tutto, vorrei complimentarmi con te per la tua nascente carriera, sei così giovane eppure hai già preso parte ad alcune grandi produzioni, lasciando spesso anche un’impronta significativa, come dimostrano le nomination ai “Joey Awards”. Come hai cominciato la tua carriera? Come hai ottenuto il tuo primo ruolo?

Jara: Grazie mille per i complimenti! Ho iniziato a recitare come comparsa sullo sfondo. Quando lavori come comparsa e sei in attesa della scena successiva, hai spesso molto tempo per parlare con altri attori, alcuni dei quali mi hanno dato validi consigli e mi hanno consigliato dei fantastici corsi di recitazione, ed essendo da sempre una grande fan della televisione e dei film, li ho frequentati. Frequentare tutti quegli attori faceva sembrare il loro lavoro estremamente divertente! Dopo un paio di corsi, ho trovato un agente e ho cominciato a fare audizioni e circa un anno dopo ho ottenuto il mio primo ruolo in “The Man in the High Castle”.

[First of all, I’d like to compliment you for your incredible rising career, you are so young but you have already starred in some really great productions, leaving often a meaningful sign of your acting, as your nominees to the Joey Awards clearly show. How did you start your acting career? How did you get your first role?

Thank you so much for that sweet compliment! The way I got into acting was through background work. When you’re doing background work and you wait for the next scene there is often plenty of time to talk to other background performers and some of them are also actors and they gave me a lot of valuable tips about acting and recommended great acting courses. And since I’ve always been a big fan of movies and T.V. I started to take those courses. Really, seeing and talking to all these actors made it look like an extremely fun thing to do! After I took a couple courses, I found an agent and started going out for auditions and about one year later I booked my first role in ‘Man In The High Castle’.]

D.: Ho recentemente finito la “maratona” di “Timeless” e adoro la sequenza iniziale in cui avviene l’incidente e il sogno si trasforma in incubo. Sei incredibilmente brava nel mostrare quella transizione emotiva e soprattutto il tuo personaggio [Irene Doehner] è quello che effettivamente cambia la storia di Lucy [la nipote di Irene sposerà l’uomo che Lucy credeva essere suo padre, che dunque non incontrerà mai Carol Preston, cancellando sua sorella Amy dalla storia]. Com’è stata quell’esperienza? Che cosa ne pensavi della storia?

J.: Il giorno in cui abbiamo girato la scena nell’Hindenburg è stato davvero interessante perché sembrava di essere davvero nell’Hindenburg, il che rendeva la recitazione molto più semplice! Il mio personaggio è anche esistito per davvero quindi volevo renderle omaggio e mostrare le sue emozioni nel modo migliore possibile. Quando la produzione di “Timeless” mi chiese di posare per una foto in costume per il secondo episodio, non avevo idea di come il mio personaggio avrebbe influenzato Lucy! In seguito, guardando lo show, mi sono resa conto che il mio personaggio aveva effettivamente avuto un forte impatto ed è stato entusiasmante! Mi piace molto la serie perché adoro imparare cose nuove sulla storia. E questo show è così pieno d’azione e così interessante che non sembra neanche che tu stia guardando qualcosa, ma che stia imparando qualcosa.

[I have recently binge-watched Timeless and I love the starting sequence when the incident happens, when the dream turns into a nightmare. You’re incredibly good showing that emotional transition and most of all your character is the one who actually makes history change for Lucy. How was that experience? What did you think of the story?

The day we filmed the scene in the Hindenburg was very interesting. It really felt as if I was IN the Hindenburg, which makes acting so much easier! My character even existed in real life, so I wanted to pay tribute to her and show her emotions as best as possible. When the Timeless production asked for a picture of me in costume for the second episode I had no idea what affect my character would have on Lucy! Seeing the show later on TV and seeing that my character really had an impact was very exciting. I enjoy the show a lot as I love learning about history. And this show is so action packed and interesting, it doesn’t even feel like you’re watching something that you’re learning something from.]

D.: Ho un debole per il tuo ruolo in “The Man in the High Castle” dove interpreti Klaudia Wegener, la figlia di un ufficiale nazista che si pente delle azioni commesse e cerca di fare ammenda per alcuni torti compiuti in nome dell’ideologia. Ma attraverso il tuo personaggio, possiamo anche vedere l’ordinaria umanità che si cela dietro il credo politico. La mia domanda è: come ti sei preparata per un ruolo del genere in una storia così significativa?

J.: Ho cercato di fare quante più ricerche possibili su come fosse la vita in Germania all’epoca. Avevo davvero bisogno di scoprire come una ragazza adolescente potesse comportarsi, per esempio la postura o il modo in cui poteva rapportarsi con suo padre. E quando sono arrivata sul set con la famiglia del mio personaggio e con il regista Daniel Percival, tutto ciò che avevo preparato è risultato perfetto per la scena, anche la postura ha funzionato benissimo con i costumi di scena. Sono davvero grata di aver preso parte a questo show.

[I have a particular thing for your role in The Man in the High Castle. You played Klaudia Wegener, the daughter of the Nazi high ranked officer who regrets his past actions and tries to make amends to some wrongs he committed in the name of that ideology. But through your character, we can see the ordinary humanity that lies behind the ideology. My question is: how did you prepare for such role in such a meaningful story?

I tried to do as much research as possible on how life was in Germany at that time. I really needed to find out how a girl in her early teens would behave, such as posture and how she would act towards her father. But when I was on set with my movie family and Daniel Percival as the director everything that I had prepped for fell perfectly into place. And also posture really worked well with my incredible costume. I’m so grateful that I got to be a part of this show.]

D.:Arrow” invece è stato un mondo completamente differente, com’è stata quell’esperienza per te?

J.: È vero, penso sia stata la prima volta in cui non dovevo “viaggiare nel tempo” con il mio aspetto per il ruolo! Ero entusiasta di poter interpretare un personaggio così diverso e di poter indossare un uniforme, anche se amo i miei vestiti vintage. Lo show viene anche realizzato con molti effetti differenti ed è grandioso vederne alcuni mentre si gira.

[Arrow was a completely different world instead, how was it that experience for you?

Very true, I think it was the first time where I didn’t have a “time travel” aspect to my role! I was so excited to get to do such a differed role and get to be in a uniform, although I do love my vintage dresses. The show is also done with a lot of different effects and it is great to see some while filming.]

D.: Tra “Timeless” e “TMITHC”, hai interpretato due ruoli appartenenti a epoche differenti. Cosa ne pensi dei period drama? Ti piacerebbe continuare a lavorare in quel genere o preferisci personaggi moderni?

J.: Personalmente, amo tutto ciò che ha a che fare con gli stili vintage, il mio guardaroba personale è molto ispirato agli anni ’50, ma quando si tratta di recitare non mi concentro molto sul periodo, ma più sulla complessità del personaggio e su come posso dare una mia interpretazione del ruolo e renderlo realistico e autentico.

[Between Timeless & TMITHC, you played two roles belonging to a different age. So how do you feel about period drama? Would you like to continue in that genre or do you prefer modern age characters?

I personally love everything that has to do with vintage styles, my personal wardrobe is very 50s inspired, but when it comes to acting I don’t really focus in what age it was and more on how complex the character is and how I can put my own spin on the role and make it feel realistic and authentic.]

D.: Stai seguendo qualche serie tv al momento? Quali preferisci?

J.: Sono una grande fan di “Sherlock” e “Star Trek Next Generation”. Al momento sto guardando “Fargo” e lo adoro! Preferisco i crime che hanno anche un po’ di umorismo, mi piace sorridere e riflettere mentre guardo le serie tv!

[Are you currently watching any tv series? Which ones do you prefer?

I’m a big fan of Sherlock and Star Trek Next Generation. Currently I’m watching Fargo and I’m loving it!! I prefer criminal shows that have some humor mixed in. I like to laugh and think while watching shows.]

 

D.: C’è qualche serie tv in cui ti piacerebbe recitare? O un attore con cui sogni di lavorare?

J.: Uhm, ci sono molti show che adoro e di cui mi piacerebbe fare parte, ma se dovessi scegliere solo uno sarebbe sicuramente “Sherlock”, di cui sono grande fan. Amo fare deduzioni sulle persone anche nella realtà! A volte fallisco miseramente, quindi avere la possibilità di fingere di essere una specialista significherebbe molto per me. Credo che quasi per tutti gli attori il sogno sia di lavorare con Tom Hanks o Jennifer Lawrence un giorno, ed è così anche per me. Sarei una vera fangirl se mai li incontrassi!

[Is there any tv show you’d like to star in? Or any actor you dream to work with?

Hmm, there are so many shows that I adore and would love to be a part of, but if I had to choose one it would have to be Sherlock as I’m a huge fan. I really love trying to deduce people in real life. Sometimes I fail miserably so getting the chance to pretend to be a specialist at it would mean a lot to me. I think it’s almost all actors dream to one day work with Tom Hanks or Jennifer Lawrence, so that would be it for me. I would fan girl so much if I would ever meet him or her.]

 

D.: Ultima domanda: dove possiamo vederti prossimamente? Progetti di cui puoi anticiparci qualcosa?

J.: Beh, sta per cominciare la nuova stagione di “Colony” e se guardate attentamente potreste ritrovare il mio volto! E grazie mille per questa intervista, ho apprezzato le tue domande ragionate e interessanti!

[Last question: where can we see you next? Any project you can anticipate something about?

Well a new season of colony is coming out soon so if you take a look you might find my face. And thank you so much for this interview. I really enjoyed your thoughtful and interesting questions.]

Non mi resta che augurare tanta fortuna a Jara Zeimer e tenere d’occhio questa ragazza talentuosa dalla carriera così promettente!

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Occasionale inquilina del TARDIS e abitante in pianta stabile di un Diner americano che viaggia nel tempo e nello spazio, oscilla con regolarità tra Stati Uniti e Gran Bretagna, eternamente leale alla sua regina Victoria e parte integrante della comunità di Chicago, tra vigili del fuoco (#51), squadre speciali di polizia e staff ospedalieri. Difensore degli eroi nell’ombra e dei personaggi incompresi e detestati dalla maggioranza, appassionata di ship destinate ad affondare e comandante di un esercito di Brotp da proteggere a costo della vita, è pronta a guidare la Resistenza contro i totalitarismi in questo universo e in quelli paralleli (anche se innamorata del nemico …), tra un volo a National City e una missione sullo Zephyr One. Accumulatrice seriale di episodi arretrati, cacciatrice di pilot e archeologa del Whedonverse, scrive sempre e con passione ma meglio quando l’ispirazione colpisce davvero (seppure la sua Musa somigli troppo a Jessica Jones quindi non è facile trovarla di buon umore). Pusher ufficiale di serie tv, stalker innocua all’occorrenza, se la cercate, la trovate quasi certamente al Molly’s mentre cerca di convertire la gente al Colemanismo.

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