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Telefilm Addicted consiglia… The Wrong Mans

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Telefilm Addicted consiglia… The Wrong Mans

No, il mio inglese non è pessimo fino a questo punto: il titolo contiene un errore di proposito. Uno dei creatori, Corden, ha spiegato che è per far capire che si tratta di una commedia.

The Wrong Mans, una serie britannica, la cui prima stagione risale all’autunno 2013 e la seconda (più che altro uno speciale di Natale diviso in due episodi) al 2014, è di un genere molto particolare, combina, infatti, elementi da comedy con un’intricata trama da thriller. I due co-creatori, James Corden e Matthew Bayton, sono anche i protagonisti.

Sam Pinkett (Bayton) non è in un bel periodo quando entriamo per la prima volta nella sua vita: è incastrato in un lavoro mediocre in cui è pessimo e che non gli piace ed è appena stato lasciato dalla fidanzata, che è anche il suo capo. In una di quelle giornate che sembra non facciano che peggiorare, Sam assiste a un incidente d’auto, dal cui luogo raccoglie un cellulare che sta squillando e nel momento in cui risponde, viene a conoscenza che la moglie del proprietario è stata rapita. Per un caso fortuito, finisce per coinvolgere anche un suo collega, Phil Bourne (Corden), un individuo particolarmente imbranato ed evitato da tutti al lavoro, che crede sia arrivata la chiamata del destino e che sia finalmente il loro momento. Da qui le cose non fanno che precipitare, mentre i nostri protagonisti si ritrovano in un vortice di situazioni pericolosissime ed esilaranti, incontrando personaggi decisamente sopra le righe tra cui agenti segreti, criminali e politici corrotti. Come faranno un consulente urbanistico e della salvaguardia ambientale per il Consiglio della Contea di Berkshire e un trentunenne che smista la posta e vive ancora con sua madre a gestire questa complicata e decisamente inverosimile rete di crimini in cui si ritroveranno sempre più coinvolti, sebbene siano gli “uomini sbagliati”?

Se ancora non sono riuscita a convincervi a iniziare questo gioiellino seduta stante, ecco una serie di motivi per farlo:

  • La comicità si esplica su diversi piani: è nei dialoghi, grazie al tipico humor inglese, a volte nella colonna sonora, con associazioni improbabili della musica alle situazioni, nella fisicità e nelle espressioni degli attori e nelle situazioni. Guardate questo minuto che si trova praticamente all’inizio del pilot e ditemi se la reazione, nonché la faccia di Bayton, non è tra le cose più divertenti che abbiate mai visto:

  • È chiaro, quindi, che non c’è verso di non ridere in ogni episodio, ma a differenza di molte comedy ha una trama verticale intricata e ben costruita che contiene molti elementi di un giallo, sebbene portati all’estremo e parodiati. Insomma, non è qualcosa che si trova facilmente, perfetta se cercate qualcosa di originale.

  • È impossibile non simpatizzare per Sam e Phil e ben presto vi ritroverete a fare il tifo per questi due imbranati che sembra non possano fare a meno di cacciarsi nei guai.
  • Ogni puntata è ricca di colpi di scena che complicano la situazione e allo stesso tempo portano più vicini a comprendere il quadro generale.

  • The Worng Mans ha avuto successo non solo tra il pubblico, ma anche tra la critica.

  • La serie non tralascia il character development, molto spesso dimenticato nelle comedy. I protagonisti passano dal subire completamente gli eventi al prenderne parte attiva, seppure sempre in maniera irrimediabilmente comica e goffa.
  • Un po’ per le risate e un po’ per scoprire come proseguiranno le (dis)avventure di Sam e Phil, vi ritroverete a guardare l’episodio successivo senza nemmeno accorgervene e la serie, essendo composta la prima stagione da sei episodi da mezz’ora ciascuno e la seconda da due di un’ora, per un totale di cinque ore, è perfetta per un pomeriggio estivo ozioso da dedicare al binge-watching.

Vi lascio al trailer:

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