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Telefilm Addicted consiglia… Lovesick e Detectorists

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Telefilm Addicted consiglia… Lovesick e Detectorists

La mia passione per le serie british è sconfinata.
Rimango affascinata puntualmente dall’accento – anche il più incomprensibile – dai paesaggi, dal sapere raccontare ancora storie di vita quotidiana sempre con quel pizzico di stupore.
Un posto particolare tra le mie preferenze è riservato alle comedy le quali, molto spesso, si rivelano essere molto più di quanto il genere possa comprendere.
Le due serie di cui vi parlerò oggi hanno due principali punti in comune: il primo è che entrambe non sono comedy in cui si ride a crepapelle, ma intrattengono, appassionano, fanno riflettere e sono capaci di strappare più di una risata.
Il secondo ve lo dirò successivamente.

Partiamo da Scrotal Recall.
No, nessun errore, non sto introducendo una terza serie non menzionata nel titolo.
Scrotal Recall è il nome con cui è andata in onda la prima stagione di Lovesick, su Channel 4. Forse questo titolo dà un po’ più l’idea del tema trattato, oltre ad essere più originale e controverso rispetto al banale Lovesick.
Il cambio è dovuto a Netflix che ha prodotto la seconda stagione, ritenendo il primo titolo non adeguato e sviante (oltre al fatto che gli americani non lo avevano preso proprio benissimo).
Inglesi battono americani 1-0.
Dicevamo, Scrotal Recall può avervi fatto accendere qualche lampadina, infatti, la storia prende avvio nel momento in cui Dylan (Johnny Flynn) scopre di avere la clamidia.
Principale caratteristica del protagonista è avere l’innamoramento molto facile, sempre aperto a relazioni serie nonostante la maggior parte duri da Natale a Santo Stefano.
Ogni episodio viaggia tra passato e presente, concentrandosi di volta in volta sulla partner sessuale che Dylan deve avvisare del possibile contagio.
I suoi amici sono Luke, un tipo da spiaggia sentimentalmente agli antipodi rispetto a Dylan, e Evie, interpretata dalla bellissima Antonia Thomas (la ricorderete in Misfits).
Ci si appassiona subito alle vicende dei tre e, nonostante l’argomento sia particolare, viene sempre trattato con molta intelligenza ed ironia. E’ una serie delicata ed i romantici troveranno pane per i loro denti con Dylan, senza però mai scadere nel melenso.
A ciò si aggiungono le ottime scelte musicali.
Nonostante il cambio titolo, grazie Netflix per aver salvato questa serie (vi accorgerete che la prima stagione si chiude con un cliffhanger mica da poco). Se poi dovessi rinnovarla anche per la terza stagione potrei prendere in considerazione l’idea di farti una statua.
Il trailer qui.

Ed eccovi il secondo grosso punto in comune di cui vi parlavo prima.
Johnny Flynn è il protagonista di Lovesick, ma è anche un cantante ed è sua la canzone dell’opening di Detectorists.
Se il cognome vi ricorda qualcuno ebbene sì, è il fratello di Jerome Flynn meglio conosciuto ai fan di Game of Thrones come Bronn.
Ma torniamo a parlare di Detectorists.
Il mio amore per la serie è cominciato al primo ascolto dell’opening. L’innamoramento è poi diventato definitivo e totale dopo una manciata di puntate, quando ho capito che avevo davanti un vero e proprio gioiellino della tv inglese.
La storia ruota intorno ai due protagonisti, Mackenzie Crook – anche autore della serie – e il favoloso Toby Jones (che molti di voi avranno ultimamente incrociato in Sherlock come villain e di cui vi consiglio caldamente di recuperare il film tv Marvellous), che altro non sono che due appassionati di metal detector e di ricerche poco fruttuose per le campagne inglesi.
Ve lo starete chiedendo, probabilmente, ma può una serie su due che vanno per campi a trovare soldini e lattine essere interessante? La risposta è un sì grande quanto una casa.
Le vicende dei protagonisti sono quanto di più normale ci possa essere al mondo, ma è proprio la normalità ad affascinare. Non so voi, ma di vampiri, mostri, zombie, ammazzatine, robe complicate, io sono parecchio stufa.
La vera rivoluzione è il raccontare la vita quotidiana di due soggetti, che molti definirebbero strani e noiosi, e renderli interessanti tanto da far innamorare lo spettatore.
Alla domanda che spesso gira sul web “potessi scegliere una serie in cui vivere, quale sceglieresti?” io non ho dubbi: Detectorists.
Sogno di comprare un metal detector e passare il mio tempo libero tra le meravigliose campagne dell’Essex o del Suffolk (dove è girata), in cerca di un fantomatico tesoro sassone insieme ad Andy e Lance, trovando però solo cianfrusaglie.
E finire poi la giornata nel pub del paesello a bere pinte di birra ed ascoltare cantanti come Johnny Flynn.
Nel cast compare anche Rachael Stirling insieme alla sua mamma, sullo schermo e nella vita, Diane Rigg (la Lady Olenna di Game of Thrones).
La serie, andata in onda su BBC Four, è composta da due stagioni di 6 episodi più uno speciale di Natale ed io spero tantissimo che Cook possa prima o poi scrivere anche la terza stagione perché Detectorists è una piccola perla che scalda il cuore, con una fotografia superba e che mi manca veramente tanto.

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