Dopo una breve pausa per la festa del Ringraziamento, Supernatural torna sui suoi passi, accantona temporaneamente le complicazioni con men of letters e cacciatori vari e si ricorda del problema Lucifer. Considerando che, con la fine dell’era di Vince Vincente, Lucy si trova senza un tramite compatibile, forse per un po’ non sentiremo parlare dell’arcangelo o, al contrario, proprio per questo sarà al centro della trama. In ogni caso, anche se questo episodio si sarebbe potuto saltare a piè pari senza perdere il filo – sarebbe bastato dare per scontato che Rowena fosse riuscita nell’intento di far deperire il vassallo – comunque non è stato peggiore dei precedenti e, soprattutto, seppur di poco, la figura di Vince Vincente è stata utile almeno a definire le idee Lucifero.

Andando per gradi, non posso fare a meno di iniziare subito la recensione con qualche critica. Mi sento di giudicare in modo positivo l’ironia sfruttata in questo episodio, ma non in toto, sia chiaro: veder agire Castiel è bastato a farmi storcere il naso più volte. Continuo ad avere la ferma impressione che Castiel sia da tempo diventato una sorta di caricatura di se stesso e credo di aver usato queste stesse parole in diverse recensioni, da due anni a questa parte circa. Non capisco se sia per un eccesso di confidenza nei confronti del personaggio da parte di Misha Collins o se il personaggio in sé sia dovuto diventare così irritante per sceneggiatura… Fatto sta che non lo reggo più. In compagnia di Crowley, negli scorsi episodi, mi aveva dato un’impressione diversa, come se un po’ fosse tornato in sé. Poi, di nuovo, è caduto in atteggiamenti snervanti. Ciononostante, per fortuna, l’episodio è stato piacevole grazie agli scambi tra Sam e Dean. L’unica cosa rimasta invariata nel corso del tempo è che le scene migliori avvengono sempre nell’Impala.

Interessante scoprire che nel mondo esistono ancora artefatti antichi e divini, come la piuma presa dalle ali di Lucifero, ma mi è comunque sembrato assurdo che un oggetto di simile potere sia venuto fuori solo ora e sia stato sfruttato per guarire, per quanto possibile, il corpo di Vince Vincente e non quello interpretato da Mark Pellegrino ai tempi d’oro. Comunque, il ritrovamento di questo specifico oggetto non è stato altro che un espediente per dare modo a Lucy di sfruttare l’immagine della rock star; da qui l’intento moralistico dell’episodio. Lucifer – con la scusa di non avere nessun piano d’azione, nessun motivo apparente per essere di nuovo sulla Terra – si è servito di Vince e della sua fama per assistere in prima persona al modo in cui gli esseri umani, al giorno d’oggi, siano facilmente inclini ad adorare chiunque per come appare o per ciò che da lui traspare, senza dare la minima importanza a chi ci sia davvero dietro la figura artistica in questione. Attualmente, nella realtà, non esiste potere più forte di questo per sovrastare le masse. E’ una riflessione ben più “profonda” rispetto agli ultimi standard messi in atto dallo show… Decisamente meritevole di essere apprezzata.

In ogni caso, per i fini della continuazione della stagione ci interessa sapere che Lucifer è di nuovo senza un tramite, talmente annoiato da non voler insistere nemmeno a possedere Sam e si limita, quindi, a girovagare senza meta, solo per divertimento. La parte interessante di tutto ciò sta nel fatto che un Lucifero annoiato potrebbe causare parecchi danni, come Dean ha pensato bene di sottolineare, e personalmente è quello che spero e mi aspetto da un personaggio così influente. Ma staremo a vedere, è ancora tutto relativo (e ormai sta frase la ripeto come fosse un mantra).

E voi cosa ne pensate di questo episodio? Quali sono le vostre idee su quanto abbiamo visto fino ad ora di questa stagione?

Come al solito, vi lascio con il promo del prossimo episodio dal titolo “Lotus” e con il consiglio di seguire queste splendide pagine su facebook per restare sempre aggiornati sulle novità dello show: Jensen Ackles Italia – Supernatural Italia – NOI: supernaturaldipendenti – Supernatural fan club