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Supernatural | Recensione 12×06 – Celebrating the Life of Asa Fox

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Supernatural | Recensione 12×06 – Celebrating the Life of Asa Fox

Nemmeno il tempo di pensare male del modo in cui sono state sfruttate le metodologie del passato, che assistiamo ad un vero episodio degno del vecchio stile di Supernatural. Uno di quelli belli, in grado di intrattenerti per tutti i quaranta minuti di episodio senza che lo scorrere del tempo diventi pesante da sopportare. Niente di originale o di nuovo, ma ho davvero amato la storia di Asa e il modo in cui, per una serie di eventi, i fratelli Winchester si siano ritrovati immischiati nella celebrazione della sua vita.
Sorvolando sul lieve dettaglio anacronistico che vede una quarantenne Mary, che attualmente dovrebbe dimostrare trent’anni, interpretare una sua sé ventiseienne nel 1980, questo episodio è stato un vero gioiellino.

Innanzitutto, come non amare le riunioni tra cacciatori? Il fatto che Sam e Dean si siano abituati nel corso degli anni a lavorare da soli, non ha mai impedito loro di avvicinarsi o farsi aiutare da altri cacciatori, come Bobby, Garth o anche Ellen e Jo ( <3 ). E’ stato interessante conoscerne altri, spero non finiscano nel dimenticatoio e persi tra le varie stagioni, ma più di tutto è stato divertente osservare, attraverso di loro, il modo in cui i due Bros sono visti nel settore. Le storie di Asa sono state un espediente per aprire il discorso su quelle di Sam e Dean, non dal loro punto di vista, ma da quello di chi dall’esterno ha sentito raccontare le innumerevoli avventure dei Winchester.
Ho riso molto della reazione di Elvis, che come un vero fanboy non si è fatto scrupoli a chiedere a Sam di Lucifero e ho amato la caratterizzazione, per quanto poco esposta, dei gemelli che al contrario di Elvis, pur essendo curiosi, hanno tentato di conoscere Sam con molta discrezione e con il rispetto che delinea tutti – o quasi – i cacciatori.

Mi è piaciuto il plot twist finale, è stato curioso venire a conoscenza della vita di un cacciatore, molto conosciuto e amato nell’ambiente, solo dopo la sua morte e ho trovato altrettanto particolare la lieve similitudine nel rapporto Asa/Jael con quello di John/Azazel, dato che entrambi i cacciatori si sono ritrovati a vivere la loro vita con l’obiettivo di uccidere una volta per tutte un demone che gliel’ha rovinata, seppur in condizioni e per motivi diversi l’uno dall’altro. Sarà perché negli episodi precedenti, con la storia di Magda, è stato riportato a galla il ricordo di yellow-eyed demon, ma per me è stato inevitabile comparare le due situazioni; insomma, i demoni sono creature piene di risentimento e senso di vendetta, chissà quante altre situazioni del genere si sono verificate anche ad altri cacciatori, ma se la memoria non mi inganna credo sia la prima volta che venga presentata una storia del genere. E la mia speranza, già espressa in recensioni precedenti, che questa stagione possa avere a che fare con un preciso richiamo al passato -ossia la storia di Azazel- si è fatta di nuovo sentire… e so già che ne rimarrò delusa, meglio che mi prepari emotivamente al peggio.

Comunque, per via di Asa, Mary è tornata dai suoi figli, più o meno. Grazie al diario di John, sembra abbia trovato il modo di sopperire a tutti gli anni passati lontana da Sam e Dean, ripercorrendo le loro tappe a partire proprio da Lawrence, in Kansas, la città da cui tutto ha avuto inizio. Sebbene non riesca ancora ad intuire il motivo per cui la presenza di Mary debba essere di rilevante importanza, in concomitanza con la sua presa di coscienza mi sto abituando all’idea… Resto dell’opinione che sarebbe stato tanto più emozionante riavere John o anche Ellen, Jo, Bobby ancora una volta, ma lei abbiamo e lei ci teniamo. Nemmeno Dean, però, mi sembra più tanto entusiasta della cosa; sembrava quasi aspettarsi che la madre decidesse di seguire Billie verso il Paradiso e, a differenza di Sam che appariva decisamente preoccupato, il più grande dei fratelli mi ha dato l’impressione di essere sul punto di accettare un’ennesima delusione senza battere ciglio.

 

Non abbiamo ancora nessuna novità su Lucifero, Castiel e Crowley, o su Rowena e nemmeno sui men of letters, ma solo una serie di episodi – almeno per il momento – fini a se stessi, che ancora non ci rendono chiaro quale possa essere il filone narrativo principale di questa stagione. Resta tutto molto confuso e un po’ senza senso, ma staremo a vedere.

Voi cosa ne pensate? Vi è piaciuto l’episodio filler di questa settimana?

Come di consueto, vi lascio con il promo del prossimo episodio, dal titolo “Rock Never Dies”, che andrà in onda tra due settimane e con il consiglio di seguire queste splendide pagine su facebook dedicate a Supernatural: Jensen Ackles Italia – Supernatural Italia – NOI: supernaturaldipendenti – Supernatural fan club

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Giulia, 23 anni, abruzzese, studentessa universitaria di "Beni Culturali: cinema, musica e teatro", presso l'Università degli studi di Siena. Appassionata di cinema fin da bambina, ad un certo punto della sua vita, esattamente quando scoprì Supernatural nel 2006, ha iniziato a diventare una drogata anche di serie tv. Adora passare ore ed ore davanti al suo pc a fare lunghe maratone telefile, occupando il suo tempo libero con un'altra forte passione, la scrittura (riducendosi a studiare la notte, ai limiti della sopportazione umana!). Il suo sogno nel cassetto è di diventare una sceneggiatrice, ma si accontenterebbe anche di diventare una 'semplice' scrittrice di romanzi fantasy. Ha una vera e propria ossessione per tutto ciò che riguarda gli angeli e, più in generale, per ogni sorta di creatura sovrannaturale. Sa che un giorno farà il giro degli Stati Uniti a bordo dell'Impala insieme a Sam e Dean ma, nel frattempo, si accontenta di vederli solo attraverso lo schermo.

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