Home Recensioni Supernatural 13×02 – Siamo finiti nell’ArrowBuffyQualunqueCosaVerse e non lo sapevamo!

Supernatural 13×02 – Siamo finiti nell’ArrowBuffyQualunqueCosaVerse e non lo sapevamo!

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Supernatural 13×02 – Siamo finiti nell’ArrowBuffyQualunqueCosaVerse e non lo sapevamo!

La tredicesima stagione di Supernatural si prospetta come il più grosso crossover mai ideato e questo, lo ammetto, mi inquieta. Abbiamo l’occhio di Mordor che ci sorveglia nella sigla, il figlio illegittimo di Leo di Caprio e Matt Damon che a quanto pare è sopravvissuto egregiamente al naufragio del Titanic (a dispetto di quello che la cinematografia moderna ha voluto farci credere per tutti questi anni), dimensioni parallele che manco in The Flash con tanto di Michael-Earth-2, Lucifer e Mary che sembrano Sandra e Raimondo Vianello, la versione poraccia della Bocca dell’Inferno… e sicuramente qualcos’altro che al momento mi sfugge.

Non ce la faccio, è troppo per il mio povero cuore, troppo. Ma prima di spiegarvi in una flop 3 epica il perché il mio debole cuoricino non abbia retto il colpo, vi racconto invece cosa ho apprezzato in maniera altrettanto epica. Sam e Dean hanno sempre avuto visioni del mondo abbastanza differenti, e anche se questa dinamica per la quale uno pensa che ci sia del buono nel mostro di turno, e l’altro invece no, va avanti da tredici stagioni e uno potrebbe anche pensare che giunti a un certo punto ci si possa anche stufare, e invece no. A me non ha ancora stufato. Anzi, mi affascina troppo la maniera con la quale Sam ha preso sotto la propria ala Jack, mentre Dean – che è legittimamente stufo di vedere il mondo sull’orlo della distruzione – non è disposto a rischiare. Abbiamo Sam che continua a ripetere forse è più umano di ciò che pensiamo e Dean che continua a replicare o meno umano di ciò che sembra, e la verità più vera è che Jack è in realtà entrambe le cose: l’amore incondizionato della madre l’ha umanizzato in modo eccezionale, ma rimane pur sempre un Nephilim e il figlio di Lucifer, quindi con poteri che vanno oltre ogni immaginazione e che sono pericolosi solo per il fatto di esistere. L’esistenza di Jack è un pericolo per la razza umana e per la Terra, ma allo stesso tempo lui per il momento non è nient’altro che un ragazzo normalissimo che non vuole nuocere a nessuno.

Jack ha pochissimi giorni di vita sulle spalle, sente terribilmente la mancanza della madre, soffre per tutte le consapevolezze che i discorsi di Sam e Dean gli hanno messo addosso, è in grado di distinguere il bene dal male a un livello teorico ma non sa distinguere il male quando se lo ritrova davanti. Legge la Bibbia e sente subito un legame con Dio – ovvero Chuck – esattamente come si sentiva legato a Castiel appena nato. Sa, perché lo sa, che il suo padre biologico è Lucifer ma non si sente per questo obbligato né ad amarlo né a seguirne ciecamente le impronte, a proposto di #TeamFreeWill. Jack è un personaggio molto complesso, è letteralmente una bomba a orologeria che se esplodesse potrebbe causare la fine altrettanto letterale del mondo come lo si conosce oggi, ma allo stesso tempo potrebbe rivelarsi un arma preziosissima nella lotta contro il male.

Questo ovviamente apre anche l’ovvia questione: Sam sarà in grado di schierarsi contro Jack se le cose dovessero precipitare? O persisterà nel suo volerlo salvare a tutti i costi, creando una nuova frattura fra lui e Dean? Come dicevo prima, sono dinamiche che si ripropongono ciclicamente a ogni stagione, ma che non stancano, perché ogni volta trovano il modo di elaborarle in maniere differenti e in ogni caso è proprio su questa precisa dinamica che è costruito lo show.

Fra l’altro i momenti migliori dell’episodio sono state proprio le interazioni fra Jack e Dean, con il primo che voleva disperatamente imitare e compiacere il secondo e il secondo che ha concluso in bellezza questi quaranta minuti dicendogli, sia ben chiaro che se dovessi rivelarti pericoloso, sarò io ad ammazzarti.

Flop 3:

  1. Asmodeus, questo nuovo demone dagli occhi gialli (ebbbbbbastaaaaaaaaa) vestito da gelataio che dopo cinque secondi – o forse meno – di screen time mi ha fatto urlare RIDATEMI CROWLEY, THE KING OF HELL, CROWLEY, MY CROWLEY.

  2. Michael-Earth-2 è un altro grosso no, soprattutto considerato il fatto che in teoria dovrebbe essere il grande cattivo di questa stagione. Sarà che io rimango testardamente ancorata all’idea Dean-tramite-di-Michael e Sam-tramite-di-Lucifer-ma-Pellegrino-ci-piace-troppo-e-quindi-va-bene-così, ma il Michael che abbiamo conosciuto noi nella quinta stagione era semplicemente perfetto, questo non mi ha fatto nemmeno pensare “dai, vediamo come va nei prossimi episodi”. Mi sono immediatamente trovata d’accordo con Lucifer che l’ha definito la cheap copy di Michael-Earth-1 e poi è così scontato che torneranno nella nostra dimensione tutti e tre insieme appassionatamente che insomma, nemmeno la suspance. L’unico aspetto che mi fa sperare è che con questo nuovo Michael in mezzo ai piedi, probabilmente a Lucifer e ai Winchester toccherà collaborare e voi non potete nemmeno immaginare quanto io ami le interazioni Lucifer/Sam.
  3. Donatello, io vi giuro che l’episodio era ormai quasi finito quando sono riuscita a fare mente locale e a ricordarmi da che parte saltasse fuori questo Donatello. Ero lì che lo fissavo chiedendomi nel panico, “perché tutti lo conoscono e io no? Perchééé? TARTARUGA PROFETA NINJA CHI SEI???” Per carità, è stato anche carino da vedere all’interno dell’episodio, ma quella di Amara è solo un’altra delle mille storyline che avrebbero potuto risparmiarsi nel corso delle ultime sette stagioni, quindi niente, non è che il povero Donatello abbia esattamente lasciato il segno poverino.

Cambiando registro, nel tweet della settimana di yours truly vi propongo un dilemma di quelli epici quanto i flop di questa puntata.

Per questa settimana è tutto, io e il figlio illegittimo Di Caprio/Damon vi diamo appuntamento a settimana prossima, e nel mentre aspettiamo i vostri commenti all’episodio!

-Elsa

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