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Suits | Recensione 7×10 – Donna (Summer Finale)

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Suits | Recensione 7×10 – Donna (Summer Finale)

Bentornati amici,

Suits è arrivato anche quest’anno al suo summer finale e lo fa con un episodio iniziato a rilento ma che ha approfittato della velocità di crociera per diluire il focus della storia concentrandosi, seppur non in maniera del tutto efficiente, sui singoli personaggi.

Al centro della narrazione, come da titolo, c’è Donna, intesa non solo come Donna Paulsen ma anche come essere umano di genere femminile. Sono infatti i personaggi femminili ad avere le scene migliori, distinguendosi per il proprio modo di farsi valere e lottare, un modo totalmente diverso e indipendente dai criteri del mondo maschile che, malgrado ci provi, non le soffoca mai del tutto.
Un mondo maschile che – nel caso qualche donna fra noi lo avesse dimenticato – vede la figura femminile come bisognosa di protezione o, qualora si dimostri ambiziosa o indipendente, come una sgualdrina che ottiene i propri successi usando il proprio corpo come merce o trattando quel corpo come se non appartenesse alla persona ma al resto del mondo. Saranno passati millenni dalla comparsa dell’uomo sulla Terra ma i maschi continuano ad avere un sacro terrore della sessualità femminile e ad arrogarsi il diritto di governarla. L’episodio trasuda parametri di giudizio maschili e benché le donne protagoniste della puntata li abbiano messi in discussione, la scrittura ha, a mio giudizio, peccato di energia, non riuscendo, come dirò più avanti, a portare realmente a termine la missione che si era preposta.

Rachel si è liberata dal ruolo di gregario del padre per elaborare la strategia vincente, una strategia che avrebbe portato alla vittoria prima se il genitore non avesse perso il controllo durante l’incontro con il CEO della finanziaria. Vorrei seriamente che iniziassero a concedere a Rachel un maggiore screentime, la donna sta crescendo e merita di brillare come e più della sua controparte maschile. La finestra sul passato di Robert, comunque, è stata irrilevante: per comprendere il senso di colpa, sarebbero state necessarie le sue parole, i minuti dedicati ai flashback sono stati sprecati.

Holly – che ricompare dopo episodi nei quali avevamo completamente dimenticato la sua esistenza – reclama la sua volontà di proteggersi, consapevole che esporsi avrebbe decretato la sua rovina, e noi donne non possiamo che capirla. La vergogna di cui è stata falsamente ricoperta Donna, nel caso di Holly sarebbe stata ancora più pesante, dimenticando che ogni persona è padrona del proprio corpo e della propria vita e che se al posto di Holly ci fosse stato un uomo, la vergogna non ci sarebbe stata. Senza contare che nessuno si sarebbe mai sacrificato per lei per cui è perfettamente legittimo che lei scelga di non sacrificarsi per gli altri. E Donna ha compreso ed accettato.

Jessica prende la lezione di Holly sull’essere capitani della propria barca, e accetta le conseguenze delle sue azioni: lo fa con serenità e con la solita forza che la contraddistingue. Mi sfugge solo la strana legge americana per cui se un avvocato è radiato dall’albo di NY può esercitare nell’Illinois. Mi sembra alquanto assurda ma d’altronde stiamo parlando degli USA.

Ed infine Donna che dopo la presa di consapevolezza dell’aver anteposto Harvey a se stessa da anni, capisce grazie a Louis (bellissimo lo scambio tra i due) che se vuole realmente iniziare ad andare avanti partendo da se stessa, deve smettere di negare i propri sentimenti e, anzi, affrontarli, metterli sul tavolo e lasciare che sia finalmente Harvey a dover rispondere. Indipendentemente da ciò che deciderà mr Specter, Donna si è sbloccata: è uscita dal circolo vizioso ed è pronta ad andare avanti. Ci vuole molto coraggio a mettere il proprio cuore nelle mani di qualcun altro ma ci sono circostanze in cui fare quel salto è l’unico modo per poter realmente proseguire con la propria vita.

E gli uomini? Gli uomini stanno a guardare. Ci provano, tirano fuori i muscoli, fanno i giochetti psicologici, cercano di ergersi a protettori delle donne ma falliscono: sono loro, le loro controparti femminili, ad uscire vincitrici, anche quando sembrano perdere.
Sono contenta di vedere Mike in un ruolo di spalla, la narrazione era diventata troppo Mike-centrica (sì lo so che è il protagonista) per permettere anche agli altri di brillare.
Poco chiara è stata, invece, la storyline di Louis: probabilmente è servita solo da deus ex machina per permettere a Litt di proseguire nel suo cammino psicanalitico (giungendo alla bellissima scena con Donna) e ad Alex di confermarci che rimarrà alla (solo più) Specter-Litt. Meno rilevante rispetto al resto della puntata, ha tolto minuti utili alla storyline principale, tuttavia era necessario che si mettesse un punto fermo alla tribolata situazione di Louis ed era obbligatorio farlo entro il summer finale, soprattutto perché la maturazione di Louis ha portato alla decisione finale di Donna.

Il ruolo di Harvey si può riassumere interamente in due scene della puntata:

– la prima, condivisa con Paula, in cui la donna sottolinea la tendenza di cui è prigioniero Harvey a vestire mantello e maschera per proteggere coloro a cui tiene. Un’abitudine che ben conosciamo e che deriva come sappiamo dal suo rapporto complesso con la famiglia: non è un caso che almeno 3 delle 4 donne della puntata, siano strettamente legate a lui e alle sue azioni. Un ulteriore passo avanti è compiuto da Harvey nel momento in cui decide di permettere a Jessica di scegliere per stessa: è la realizzazione che Jessica (simbolo di tutte le persone a lui care) non ha bisogno di essere salvata ma è capace di assumersi le proprie responsabilità e rischi. Tra l’altro, a proposito del rapporto con Paula, non riesco a non pensare alle parole di Gabriel Macht in una recente intervista che hanno definito tale relazione un “rifugio” mentre il suo rapporto con Donna, se cambiasse, comporterebbe un vero e proprio salto nel vuoto.

– Lo sguardo attonito con cui chiude l’episodio dopo il bacio surprise di Donna: credo che in fondo Harvey fosse consapevole dei sentimenti di Donna ma non si aspettasse che si sarebbe mai raggiunto un punto di non ritorno. Temo un po’ ciò che accadrà dopo: Harvey non è sveglissimo quando si parla di sentimenti e ancora piuttosto imbrigliato nella rete delle sue paure, senza contare che attualmente è impegnato con Paula. Cosa comporterà questo evento nel suo rapporto con Donna e in quello con Paula?

Insomma, Suits chiude la prima parte della stagione con una puntata che mira a decostruire tutti i preconcetti sui ruoli femminili ma ci riesce solo fino ad un certo punto: la scena in cui Mike e Harvey sbeffeggiano Andy Malik, per fare un esempio, è sembrata quasi fuori posto, in un certo senso non era ponderabile che Donna rubasse la scena e quindi, per quanto lei abbia svolto il lavoro dietro le quinte e per quanto Harvey e Mike ne abbiano pubblicamente riconosciuto il valore, televisivamente parlando non hanno permesso che fosse realmente la sola Donna a fare scacco matto a Malik, era necessario che fossero coinvolti i “due idioti” (cit.) che hanno dato il via al tutto.

Anche per questo 2017, vi devo salutare. Vi aspetto nei commenti, per leggere le vostre impressioni su questo summer finale e le vostre speranze per la seconda parte della stagione.

Saluto e ringrazio le pagine Suits Italia e Suits Italia.

E vi do appuntamento al 2018.

2 COMMENTS

  1. Da fan Darvey io invece sono convinta che, come successe con il “ti amo” che si sono scambiati, se non erro, un paio di stagioni fa, tornati da questo hiatus, saremo esattamente al solito punto: fermi! Anzi, temo addirittura che dopo il bacio Donna abbia capito che nemmeno lo vuole Harvey. Troppo pessimista? Può essere, ma ammettiamolo, gli sceneggiatori di “Suits” me ne hanno dato tutte le ragioni per esserlo.
    Detto questo, in realtà non avrei altro da aggiungere alla tua recensione, fatta eccezione per una cosa: spendere due parole su Paula. Ma solo io penso che quella donna viva in un felice mondo di negazione? Ok, Harvey è iperprotettivo, ed anche per questo che pure noi lo amiamo, ma mettere, in quel discorso, Donna, in quanto ai sentimenti dei nostri, alla stregua di qualunque altra persona importante nella vita di Harvey, mi pare pura negazione. Lo avrà fatto perchè, a dispetto del suo essere psicologa, è obnubilata dall’amore, perchè, a forza di ripetersi: “non è innamorato di lei, ma di me”, alla fine è riuscita a convincersi, o perchè cerca di arginare in qualche modo quel buco prima che diventi voragine? Ai posteri l’ardua sentenza, soprattutto perchè potrei avere anche dato vita ad un’analisi del personaggio completamente sbagliata.
    Direi che è tutto, all’anno prossimo (sigh!)

    • Ciao!
      Grazie del commento 🙂

      Da fan Darvey…ti do ragione. Dopo 7 anni di ami lanciati per farci abboccare per poi ritrovarci col nulla in mano, sono molto molto molto disillusa. Certo, un bacio è un bacio ma stiamo comunque parlando dei maestri del complicarsi la vita per cui ho paura come te, che il bacio abbia l’effetto contrario. Più che pessimiste, ci definirei caute e diffidenti: noi Darvey siamo rimasti scottati troppe volte.

      Su Paula hai ragione: credo anche io che in fondo in fondo (dopotutto era la sua terapista) lei sappia del ruolo troppo ingombrante di Donna nella vita di Harvey e che si stia un po’ illudendo di stare prendendo quel posto quando, per lo meno, la situazione è più complicata di così. A me sembra molto strano che lei non si senta intimorita più di tanto: a farci caso, l’unico momento in cui è emersa una certa insicurezza, è stato due o tre episodi fa quando ha pestato i piedi come un bambino di 3 anni al negozio di giocattoli per costringere Harvey a dire a Donna della loro relazione. Una parte di me pensa che Paula creda ad Harvey quando si dimostra interessato a lei anche perché con lei sta facendo un sacco di passi avanti, nuovi, che non aveva quasi mai fatto. Sono però altresì convinta, come scrivevo sopra, che stia volutamente ignorando il ruolo che Donna ha nella vita di Harvey.
      Vedremo il 2018 cosa ci riserverà. Intanto è uscito il promo della seconda parte della stagione ma come immaginerai (se non l’hai ancora visto), è poco rivelatorio.
      Grazie ancora del commento e…appuntamento al 2o18!

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