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Suits 8×10 – Combattimenti fra galli [MIDSEASON FINALE]

The Lady and the Band by The Lady and the Band
21 Settembre 2018
in Recensioni, Suits
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Bentornati amici della Zane Specter Litt, 

siamo arrivati alla fine della 8A con un midseason finale che ha mantenuto molte delle promesse fatte nel corso della 8×09 ma che ha peccato di una conclusione che, visto il ritmo e le emozioni dei precedenti minuti, è stata piuttosto fiacca e forse un po’ troppo affrettata.

L’episodio è stato l’apoteosi di un combattimento fra galli iniziato nella 8×01 con la discussione fra Harvey e Robert su chi dovesse diventare managing partner, una discussione che ha finito per tirare in ballo anche i rispettivi luogotenenti – Alex e Samantha – in un crescendo di tensione fra le parti e scene acri fino alla conclusione quasi leggera di questa puntata.

Intorno allo scontro centrale, abbiamo visto svilupparsi altre due storyline parallele: da un lato la nascita del rapporto fra Sam e Robert, dall’altro l’evoluzione della vita privata di Louis.

Per quanto riguarda la storyline principale,  non posso che applaudire alla scelta di arrivare – FINALMENTE – allo scontro diretto in tribunale fra i due contendenti. Uno scontro che forse si sarebbe potuto evitare se, fin da subito, i rispettivi partner si fossero interessati alla questione e non avessero fatto finta che la situazione si sarebbe risolta da sola. La vittoria di Alex, tuttavia, è stata un po’ immeritata, costruita da Samantha con le sue stesse mani. Aver voluto consapevolmente in primo luogo nascondere determinati documenti e in secondo luogo essersi fidata della parola di Andrews (dopo che per un’intera mezza stagione non ha fatto altro che dire che dell’uomo non ci si potesse fidare), è stata la causa della sconfitta in aula. Contrariamente a Donna e Harvey, io resto convinta che Samantha sia un avvocato migliore e lo è proprio perché è un mastino, mentre Alex, pur essendo bravissimo, non riesce ad essere altrettanto incisivo. È da lodare, comunque, il fatto che Alex sia stato corretto e leale nei confronti di Samantha perché si è rifiutato di usare le informazioni su di lei – le avrebbe rovinato la carriera e la vita! – ma ha aggirato l’ostacolo usando un’altra furberia. Mi dispiace molto solo che abbiano coinvolto Katrina che in tutto questo scontro non aveva alcuna colpa.

La tensione derivante dal processo è stata ben resa sullo schermo, grazie all’ottima recitazione – come se fosse una novità – di Katherine Heigl e ad un alternarsi delle scene che hanno saputo restituire la giusta quantità di ansia nello spettatore. Come i protagonisti della vicenda, ci siamo ritrovati incastrati in uno scontro in cui non sapevamo per chi parteggiare ma eravamo consapevoli, come Donna e Louis, che l’unica conclusione che non avrebbe distrutto lo studio legale, sarebbe stata quella proposta fin dall’inizio da Robert: patteggiare, sia le due parti in causa, sia i rispettivi avvocati.

Non vi nascondo la mia delusione, comunque, nel vedere uno scontro portato avanti per 10 puntate, arrivare ad una conclusione tutto sommato pacifica. Insomma, è finito tutto a tarallucci e…whisky (o scotch?).

Lo sguardo al passato di Robert e Samantha è stato innanzitutto necessario (non si poteva non parlarne al più presto) ma soprattutto rivelatorio. Per tutta la durata di questa 8a, il mistero riguardante la ragione per cui Sam potesse forzare così facilmente la mano a Robert mi ha incuriosita. Mai avrei pensato, però, che Robert potesse essersi reso colpevole di favoreggiamento nei confronti dei suoi colleghi del primo studio legale. Pregevole la rappresentazione di una Samantha ben diversa da quella che abbiamo avuto modo di conoscere in questi primi 10 episodi: da perfetta giovane associata dello studio, la conosciamo insicura, incredula davanti ai difetti di coloro che l’hanno assunta e soprattutto la vediamo crescere e trasformarsi proprio grazie all’indagine dell’FBI. Non mi sono stupita molto che provenisse da un’infanzia legata al sistema degli affidamenti, quello che ha realmente acceso la mia curiosità è l’aver scoperto che Sam ha una figlia avuta con un criminale. Non vedo l’ora di saperne di più: dov’è ora? La conosceremo? Chi è il criminale?

Di certo, aver aiutato Robert a non finire in prigione e a liberarsi dei ricatti dei suoi colleghi dello studio legale, ha fatto sì che la donna potesse chiedere favori e tolleranza proprio facendo leva sulla gratitudine dell’avvocato. Pensare, poi, che la Rachel che abbiamo conosciuto forse non avrebbe avuto la vita serena della quale ha goduto a lungo, mi fa essere anche un po’ grata alla capacità di giudizio della giovane Samantha per aver salvato di fatto una famiglia.

La vera stella della puntata è stata però Louis. Sono felice che finalmente gli sia stata data una gioia ma resto perplessa davanti alla leggerezza con cui lui e Sheila si stiano preparando a diventare una famiglia. Sono troppe le questioni sulle quali i due la pensano diversamente e si tratta di questioni importantissime che non possono trasformarsi ogni volta in uno scontro: avranno un figlio e non possono permettersi di vederla in maniera opposta su argomenti così importanti.

Lodevole, però, l’aver voluto introdurre una questione così importante come quella delle madri lavoratrici: ho una grande stima delle famiglie in cui entrambi i genitori riescono a portare avanti le proprie passioni grazie ad una parità di compiti all’interno del nucleo domestico. La promozione avuta da Sheila è semplicemente eccezionale e la presa di consapevolezza di Louis che davanti al proprio figlio nulla è più rilevante, mi spingono a dichiarare questa storyline riuscita.

TOP

1.Louis che dice ad Harvey che una volta scoperto che sarebbe diventato padre, tenere testa a lui e a Robert non era poi così difficile.

2.La crescita di Harvey che si è reso conto della correttezza dell’intervento di Louis e lo ha supportato e incoraggiato.

3.Donna: colei che sussurrava agli avvocati. Non prendiamoci in giro, lo studio legale si è salvato grazie a lei. E continuerà a farlo. Il suo personaggio resta uno dei migliori personaggi femminili in circolazione e il suo ruolo all’interno degli equilibri della serie tv, resta chiave.

4.La volontà di interrompere il circolo vizioso dello scontro personale in virtù di una crescita dello studio e di rapporti sani fra i suoi membri: più che un punto top, questa è una mia speranza ottimistica data la conclusione.

5.I Darvey che se ne escono a braccetto dallo studio: le scene ironiche fra i due sono sempre deliziose.

GIUDIZIO GENERALE SULLA 8A:

Nonostante l’assenza di Mike (e Rachel), Suits ha saputo mantenere sostanzialmente un livello di sufficienza in questa prima parte della stagione. La qualità di scrittura dei singoli episodi, per quanto concerne i singoli personaggi, resta alta; una certa carenza si è notata sul lungo periodo dal punto di vista della trama orizzontale. Abbiamo visto episodi in cui tutto sembrava sistemato, seguiti da altri in cui le tensioni ritornavano in superficie talvolta senza ragione fondante. Questo altalenarsi è stato a volte incoerente e un po’ figlio di una carenza di idee che inizia a profilarsi dopo 8 anni. Confesso di avere nostalgia delle stagioni in cui lo studio affrontava un grosso villain e la tensione restava realmente alta per tutti gli episodi.

Tuttavia mi trovo in disaccordo con chi ha scritto che la decadenza sia iniziata da questa stagione: purtroppo sono almeno tre che la situazione è sostanzialmente stagnante.

Speriamo che la 8B ci riporti se non alle perfezioni della terza stagione, per lo meno ad un livello superiore.

In generale, mi sento di promuovere i singoli percorsi fatti dai personaggi in questa prima parte di stagione, in particolare la crescita di Louis e Harvey e l’introduzione di Samantha. Katherine Hiegl sarà anche un’attrice con un carattere difficile ma resta una valida interprete in grado di dare sfumature ai suoi personaggi, solo con le espressioni del viso.

Anche questo autunno mi trovo costretta a salutarvi: vi ringrazio per avermi letto in queste settimane e vi invito a condividere con me i vostri pensieri sulla stagione. Ci risentiremo in primavera!

Un grazie speciale va alle pagine che mi hanno supportata in questa 8A:

Suits Italia

How to Get Away with Fandom

 

 

The Lady and the Band

The Lady and the Band

Ha un passato da ladra insieme alle sorelle Occhi di gatto, ha difeso la Terra nel team delle guerriere Sailor e fatto magie con Terry e Maggie. Ha fornito i sigari sottobanco ad Hannibal e il suo A-Team, indagato con gli Angeli di Charlie Townsend, ha riso con la tata Francesca ed è cresciuta con i 6 Friends di NY. Ha imparato ad amare San Francisco difendendo gli innocenti con le Streghe, è stata un pivello insieme a Jd-Turk-Elliott, ha risolto crimini efferati con praticamente il 90% di poliziotti e avvocati del piccolo schermo e amato la provincia americana con Lorelai e Rory Gilmore. Avrebbe voluto che il Fabbricatorte non chiudesse mai e non ha mai smesso di immaginare Chuck e Sarah che «sedano rivoluzioni con una forchetta». Lettrice appassionata, Janeites per fede, amante delle storie sotto ogni forma fin da piccola. Segue serie poliziesche, comedy e sit-com soprattutto, uniche allergie riconosciute sono quelle allo sci-fi e all'horror.

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