Home Recensioni Suits 7×14 – Una Brava Persona

Suits 7×14 – Una Brava Persona

0
Suits 7×14 – Una Brava Persona

Bentornati!

Questa settimana “Suits” è tornato con un episodio veramente ben fatto che ha confermato per l’ennesima volta la capacità del team di autori di scrivere personaggi e storie coinvolgenti, che ci hanno fatto innamorare di loro ormai 7 anni fa e che, ancora dopo 7 anni, sono in grado di emozionarci come la prima volta.

Ho terminato la visione della puntata che ero sinceramente commossa perché il personaggio che più di tutti è cresciuto e maturato in questi 7 anni ha avuto il suo meritatissimo lieto fine e spero che sia veramente finché morte non ci separi.

Al centro dell’episodio c’è l’essere una brava persona. Abbiamo visto ciascuna delle storyline ruotare intorno a questa tematica, alcune affrontandola in positivo, altre vedendone l’importanza da una prospettiva negativa.

L’episodio della puntata inoltre, aveva sì come focus le brave persone ma anche la profonda umanità che contraddistingue le scelte umane.

Sicuramente, bandiera di queste due tematiche è proprio la storyline che ho amato di più e che mi ha fatto commuovere.

Louis, ferito nell’orgoglio da un uomo piccino picciò che rovescia su di lui le sue insicurezze, decide di combattere per il proprio onore, dimostrando in tribunale di essere migliore di lui, Xander Qualcosa, fidanzato di Sheila.

Dal mio punto di vista, abbiamo osservato in questa puntata un nuovo traguardo della crescita del personaggio di Louis Litt. Per tutto l’episodio, la sua rabbia e insicurezza – e quindi la sua umanità – ci hanno fatto temere il peggio: quando lui ha – fortunatamente – solo immaginato di confessare la relazione con Sheila, ho dovuto coprirmi gli occhi, come si fa negli horror, dicendomi “Lo sapevo!”. Ed invece, no. Louis ha tenuto duro, persino di fronte alle meschinità che Xander Qualcosa gli ha tirato addosso, nel momento in cui è stato battuto sul lavoro; Louis ha saputo resistere e lo ha fatto per amore di Shiela, certo, ma anche perché, messo all’angolo dal suo psicoterapeuta, si è reso conto dell’importanza del cammino intrapreso e che si sarebbe pentito amaramente del dolore che avrebbe arrecato.

Come la meravigliosa Catrina Bennet gli ha fatto notare in chiusa di puntata, lui è una brava persona e un giorno qualcuno lo avrebbe apprezzato per questo. Louis, comunque, ha già qualcuno che gli vuole bene proprio per questo motivo ed è il suo team di colleghi. La piccola ma carinissima scena con Harvey è servita a ricordarci quanto quei due siano cresciuti nel rapportarsi l’uno all’altro e anche quanto lo stesso Harvey abbia imparato ad apprezzare Louis negli anni.

Insomma, quando Sheila lo ha atteso sotto al portone e gli ha detto di aver capito che era LUI e non Xander, la persona giusta per lei, io ero incredula e felice quanto Louis. Un lieto fine che per me, che sono fan della coppia da sempre, ha rappresentato una bella compensazione per un promo che, invece, faceva presagire progressi – poi mancati – su un altro fronte sentimentale.

E parlando di quell’altro fronte: io lo avevo detto! Non mi piace – ok, forse sì, un po’ – dire “Lo sapevo!”, ma Korsh e soci ce l’hanno fatta di nuovo. D’altronde era logico, non mi aspettavo granché in primis perché Harvey ha APPENA lasciato Paula dopo un periodo di braccio di ferro fra lei, le proprie paure e il rapporto con Donna. La conversazione al bar con Mike, tuttavia, è andata in tutt’altra direzione rispetto a quella che noi Darvey avremmo sperato.

In pieno stile Korsh, però, non tutto è perduto. Infatti, poco dopo aver detto a Mike di non essere pronto a stare con nessuno, Harvey decide di condividere un drink – o forse due – proprio con Donna.

A questo proposito, mi sono molto piaciute le scene in cui ciascuno dei due si è confidato con Mike e Rachel, i quali tutto si sarebbero aspettati, meno che Donna avesse baciato Harvey.

Un brava persona è anche il giudice che chiede aiuto a Mike e Harvey in questo episodio.

Il caso mi ha molto appassionato non solo di per sé ma soprattutto perché è stato interessante vedere l’interazione fra i due avvocati: lo scontro sul sacrificio di sé e la successiva rappacificazione, mi hanno molto colpito perché hanno mostrato quanto bene Mike conosca Harvey e quanto quest’ultimo poco mostri della propria emotività a chi lo circonda.

Senza dimenticare che, perfettamente in tema, Mike ricorda a Harvey cosa significhi essere una brava persona e che questi, troppo preso dalla sua umanità che lo vuole estremamente diffidente e a volte un po’ egoista, solo dopo la discussione con Mike, si rende conto di dove debba puntare l’ago della sua bussola morale (come non esita a dire a Louis, benché in altre parole, in seguito).

Inoltre, mi ha fatto riflettere soprattutto su una ambigua tendenza che Harvey ha rimarcato negli ultimi tempi. Troppo spesso, infatti, Specter si spinge oltre il limite per una giusta causa, cosa che non aveva mai fatto in maniera così spensierata, prima. Questa tendenza è molto pericolosa ed ora che è titolare dello studio, potrebbe essere potenzialmente letale. Stiamo attenti!

La giudice aveva fatto un errore agli inizi del proprio mandato, proprio perché è una brava persona aveva aiutato un avvocato a vincere una causa in cui l’imputato era innocente, infrangendo di fatto la legge.

Questa bontà d’animo – molto umana – le si è ritorta contro ora che dall’altra parte del tavolo c’è, invece, un avvocato che brava persona non lo è e che, anzi, vuole sfruttare questa debolezza di 12 anni prima per guadagnare fama e soldi.

La scena – classica “Suits” – in cui Harvey e Mike rimettono l’avvocatessa al suo posto, mi ha soddisfatto come non succedeva da tempo con i casi di questa serie tv e mi ha fatto apprezzare ancora di più il lavoro di squadra di Harvey e Mike che tanto mi mancherà.

E parlando di personaggi disposti a sfruttare le debolezze altrui per i propri fini, ecco che la puntata ci ha presentato una storyline che ha provato ancora una volta che Donna è un mito non per nulla.

Il proprietario immobiliare che ha usato spudoratamente le debolezze lavorative di Donna ai propri fini, ha trovato un’avversaria che – dopo l’iniziale, logico, sconforto – ha tirato fuori le unghie e ha fatto quella sa fare meglio: scacco matto al Re!

È inutile, ho un debole per le scene madri di Donna (questa volta con Rachel) perché adoro il modo in cui con estrema grazia ed eleganza, senza mai essere prepotente o arrogante, la Paulsen riesce a dare la stoccata vincente per poi abbandonare il teatro di scontro con passo deciso e superiore.

Un mito, insomma.

Ammetto che in quanto donna, apprezzi molto che lei e Rachel siano riuscite a trionfare senza dover ricorrere alla forza legale dei più esperti, in questo caso, uomini.

Momento TOP dei TOP:

#MikeSeiTuttiNoi!

La prossima settimana ci attende il doppio episodio finale nel quale non solo assisteremo al tanto sospirato matrimonio fra Mike e Rachel ma anche dovremo dire loro addio. Non so se sono ancora pronta.

Cosa vi è parso dell’episodio? Felici per Louis? Sperate in un ritorno di Jessica nella prossima puntata? Vi aspetto nei commenti!

 

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here