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Stitchers | Recensione 1×01 – A Stitch in Time

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Stitchers | Recensione 1×01 – A Stitch in Time

Un ben arrivato a tutti voi che, come me, avete guardato questo pilot di “Stitchers” e ne siete rimasti affascinati al punto da decidere che continuerete a guardare la serie…e soprattutto leggere le mie recensioni.

Ebbene sì, sarò proprio io, che ho già contribuito al “Pilot Addicted” dedicato alla nuova serie targata ABC Family, ad accompagnarvi nel corso di questa prima stagione di “Stitchers”. Non nego che la cosa mi faccia molto piacere: la serie, come ho avuto occasione di accennare nell’articolo di cui sopra, è veramente partita bene e mi ha già molto coinvolto a livello emotivo. Per cui…

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Innanzitutto, ma quanto è bello il poster promozionale con lei che galleggia nella stanza?

stitchersLei è Kirsten Clark/Emma Ishta, una giovane dottoranda dell’Università di Pasadena: genio dell’ingegneria informatica, dal carattere diretto e sincero, a volte scorbutica, ha pochi amici…anzi, nessuno. L’unica persona che le è – per forza di cose – più vicina è la sua coinquilina Camille/Allison Scagliotti, studentessa dello stesso programma di ingegneria come lei. Immediatamente percepiamo che Kirsten è diversa dagli altri personaggi dello show: scopriamo infatti che è affetta da displasia temporale, una patologia che le impedisce di percepire lo scorrere del tempo e di sviluppare le emozioni, fortemente legate all’attimo.

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La morte sospetta del padre adottivo, la porta nel radar di un’agenzia governativa super segreta – talmente segreta che neanche l’NSA sa che esiste, mi domando dove reperisca i fondi – che cattura gli ultimi ricordi delle vittime per poi intrecciarli (to stitch) in uno schema più sensato grazie all’utilizzo di una coscienza vivente, ossia una persona affetta da displasia temporale che faccia da contenitore per le emozioni.

È così che Kirsten conosce l’agente speciale Maggie Baptiste/Salli Richardson-Whitfield e il suo team composto da Cameron/Kyle Harris, direttore del laboratorio e neuroscienziato, Linus/Ritesh Rajan esperto di ingegneria bioelettrica e comunicazioni, Ayo/Sola Bamis medico ed altri che per ora non hanno un nome.

no creativitàno creatività 2Dopo non aver avuto nemmeno il tempo di segnarsi i nomi delle persone, Kirsten è immediatamente coinvolta nel primo stitching, ossia viene immersa in un’acquario – il Fish Tank – e mediante una serie di connessioni, collegata ai ricordi di Peter Brandt, attentatore dinamitardo.

Devo dire la verità, benché piuttosto “elementari” mi sono piaciuti gli effetti speciali usati per rendere l’idea di Kirsten come presenza nei ricordi del defunto così come mi è piaciuta la storia del dinamitardo: la disperata e folle vendetta di un uomo che ha perso la donna che amava per una sfortunata serie di coincidenze legate ad un furto di idee.

Ovviamente sono presenti alcuni cliché dei telefilm e film d’azione a cominciare dal pivello che trasgredisce alle regole, mettendosi nei guai ma anche risolvendo la situazione. Il tutto è stato però accompagnato da un ritmo concitato che ha saputo mantenere alta la tensione fino all’ovvio happy ending, per cui anche sotto questo aspetto, promuovo questo primo episodio.

big bomb batman(questa diventerà la mia esclamazione preferita)

Mi è anche piaciuto come abbiano scelto di costruire le relazioni interpersonali fra la protagonista e i vari personaggi.

Da un breve flashback del passato di Kirsten, scopriamo che il padre, il dott. Stinger, l’ha abbandonata dopo la morte della madre, alle cure di Ed Clark. L’espressione sul viso della piccola Clark mentre guarda il padre andare via, però, mi fa pensare che forse così insensibile alle emozioni non sia. Senza contare che non provare emozioni non significa non provare sentimenti.

bye dadÈ infatti interessante come, nonostante i problemi a relazionarsi con lei, si fidi della coinquilina Camille al punto da chiederle aiuto e rivelarle la verità sul progetto per cui sta lavorando. La fiducia non è un’emozione ma un sentimento e Kirsten si fida della ragazza, benché non si possano considerare amiche.

camille sarcasmE fiducia è anche quell’immediata connessione che si è creata fra Kirsten e Cameron. Un legame che, dopo appena un episodio, mi è sembrato già più profondo del normale.

confronto CK Iconfronto CK IIE non scrivo questo perché – acciderbole! – mi è partita la ship, come si dice in gergo, ma perché effettivamente è stato così: Kirsten si fa guidare durante l’immersione nei ricordi di Brandt, si fa tranquillizzare e nonostante si sia risvegliata nel letto del ragazzo il giorno dopo (senza alcun ricordo della notte precedente) sceglie di fidarsi della versione di Cameron e lo coinvolge nella sua pazza missione per salvare la città dalle altre due bombe. I due attori hanno sicuramente una buona chimica e fin dall’inizio i loro scambi verbali sono stati divertenti. Mi aspetto molto dalle loro scene insieme.

ouchUn altro pregio sono stati i dialoghi veloci: utili mezzi per la costruzione della tensione in vista dello scorrere dell’episodio ma anche coinvolgenti. Forse un po’ faticosi da seguire in alcuni punti ma nulla di insopportabile.

Ho apprezzato anche come sono stati costruiti i vari personaggi: benché siano piccole varianti agli archetipi dei telefilm di azione/sci-fi, hanno tutti un potenziale di crescita e approfondimento già evidente, non vedo l’ora di conoscerli meglio.

Molto ricca di spunti anche la sequenza conclusiva, legata al transfert sperimentato da Kirsten dopo lo stitching:

the kissthe kiss II

When I was a little girl, I had to learn how to identify emotions by flash cards of human faces.
But this time I felt them, and they were real. Now I know what grief feels like. Now I know what anger feels like. I might even know what love feels like. I’m not a fan. I’m out.

Kirsten si ritrova a sperimentare per la prima volta una serie di emozioni che non ha mai provato ed è un vero e proprio shock per lei. Il vero sconvolgimento però, secondo me, è derivato non solo dalle emozioni positive che, anzi, hanno resistito ben più a lungo (come possiamo notare nelle gif qui sopra) quanto nell’immenso dolore e disperazione che deve avere provato mentre vestiva i ricordi di Brandt. Riflettendoci, quanti di noi non vorrebbero sperimentare emozioni negative?Sarà interessante vedere Kirsten imparare a relazionarsi con la sfera emotiva così come mi incuriosiscono le ripercussioni di quanto dettole dall’agente Baptiste. Lo Stitchers Program è stato ideato dai suoi due padri: Stinger e Clark, ed ora uno dei due è morto, anzi è stato suicidato. La ricerca della verità su se stessa e sul proprio passato, saranno sicuramente una delle motivazioni più forti che accompagneranno il personaggio di Kirsten in questa prima stagione e, io con lei, voglio già disperatamente saperne di più.

Insomma, un buon pilot ricco di spunti e che mi ha già coinvolto molto. Approvato in pieno.

Voi cosa ne pensate?Come vi è sembrato?Avreste fatto qualcosa diversamente?Continuerete la serie oppure un episodio è stato più che sufficiente?Scrivetemi numerosi, non vedo l’ora di leggere i vostri commenti, dei quali vi ringrazio in anticipo.

Alla prossima settimana!

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Ha un passato da ladra insieme alle sorelle Occhi di gatto, ha difeso la Terra nel team delle guerriere Sailor e fatto magie con Terry e Maggie. Ha fornito i sigari sottobanco ad Hannibal e il suo A-Team, indagato con gli Angeli di Charlie Townsend, ha riso con la tata Francesca ed è cresciuta con i 6 Friends di NY. Ha imparato ad amare San Francisco difendendo gli innocenti con le Streghe, è stata un pivello insieme a Jd-Turk-Elliott, ha risolto crimini efferati con praticamente il 90% di poliziotti e avvocati del piccolo schermo e amato la provincia americana con Lorelai e Rory Gilmore. Avrebbe voluto che il Fabbricatorte non chiudesse mai e non ha mai smesso di immaginare Chuck e Sarah che «sedano rivoluzioni con una forchetta». Lettrice appassionata, Janeites per fede, amante delle storie sotto ogni forma fin da piccola. Segue serie poliziesche, comedy e sit-com soprattutto, uniche allergie riconosciute sono quelle allo sci-fi e all'horror.

3 COMMENTS

  1. Ciao cara!! Complimenti, una recensione che offre tantissimi spunti di riflessione su questa nuova serie tv che come sai ha intrigato tantissimo anche me! Ho adorato la tua descrizione del rapporto tra Kirsten & Camille, non ti nego che già spero da morire in una brotp perchè come hai ben detto, nonostante una non provi emozioni e l’altra non sembri proprio uno zuccherino, Camille è stata la prima da cui Kirsten è andata senza neanche pensarci e lei non si è tirata indietro quando ha dovuto aiutarla! Inoltre a parte le ovvie differenze, intellettualmente mi sembrano molto affini quindi sono davvero curiosa di vedere come si svilupperà!! Alla prossima!!

    • ciao!
      ti ringrazio per avermi commentato 😛
      Tifo anche io per la brotp!!!Già sogno le scene esilaranti che daranno vita quelle due XD
      Tra l’altro, hai ragione su Camille…oltretutto, quando Kirsten le ha detto di aver avuto un lutto, lei è sembrata veramente dispiaciuta. Forse in fondo in fondo non si odiano così tanto 😀
      Alla prossima!!!

  2. Mi pareva impossibile che a qualcuno piacesse sta schifezza, e invece…
    Comunque, i gusti son gusti e non si discutono… e la recensione, quanto meno, è approfondita e scritta correttamente.

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