Il panel: la creatrice Meredith Averill, la showrunner Adele Lim, il produttore esecutivo Josh Appelbaum… più gli attori Aimee Teergarden (Emery), Matt Lanter (Roman) e Grey Damon (Grayson).
Materiale mostrato: l’intero pilot, che è poi tutto ciò che è stato girato finora.
Giudizio veloce: alcuni dei dialoghi sono assolutamente banali, ma è tutto figo e assurdo quanto basta per essere un drama della CW. Il personaggio di Lanter si chiama Roman ed è un Atrian – il termine usato dallo show per dire alieno – che è stato integrato nella scuola superiore locale insieme ad altri ragazzi alieni atterrati con lui. Tramite flashback vediamo che dieci anni prima, la giovane Emery ha trovato Roman subito dopo che la sua navicella si è schiantata vicino a casa sua, e l’ha tenuto in forze nutrendolo con piatti su piatti di spaghetti freddi, fino a quando non è intervenuta la polizia. Emery ha sempre pensato che lui fosse morto… fino a quando non ha rivisto il suo Romeo dal moderno balcone di Giulietta della Marshall High, in una drammatica scena noi-verso-di-loro. Chiaramente c’è della chimica fra i due, e ora che ci troviamo nel 2024 hanno anche questi nuovi armadietti elettronici che si possono aprire semplicemente con un colpetto speciale. “Grazie per il colpo,” sussurra Emery a Roman.
La grande rivelazione: avremo un assaggio del “settore”, fondamentalmente un campo di concentramento alla periferia della città – la navicella che è caduta dieci anni prima si trova ancora lì! – dove Roman e il resto degli Atrian vivono. Hanno tutti degli strani, ma non troppo vistosi, tatuaggi sul viso (molto affascinanti), e a un certo punto Roman tirerà su la maglia per rivelare un’orribile cicatrice sulla schiena. Rimangono in sospeso molte domande – dove si nascondono gli Atrian? Perché sono venuti sulla Terra? Noi staremmo bene con dei tatuaggi in faccia? – a cui verrà data risposta nel corso della prima stagione.
Appelbaum ha promesso che lo show avrà ritmi incalzanti, gli episodi 2, 3 e 4 avranno “ritmi serrati” e saranno pieni di “misteri rivelati”. Afferma anche che la tensione fra umani e alieni a scuola dipinge quella sociale degli anni ’50 in America. “Nel corso della serie vogliamo analizzare i conflitti che nascono dal voler integrare questi studenti a scuola,” dice. “Vogliamo anche mostrare un sacco di cose sci-fi interessanti. La navicella è ancora lì. Cosa c’è dentro?”. Probabilmente non spaghetti.
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