Kevin Williamson ci tiene sappiate che il suo nuovo dramma criminale Stalker (in onda dal 1° ottobre), non è The Following.
Mentre la serie tv con Kevin Bacon “è stata pensata come un thriller”, la nuova serie della CBS, in linea con la rete, “è un dramma criminale”, ha detto Williamson giovedì al Television Critics Association summer press tour a Beverly Hills. “Questo è un procedurale. È uno spettacolo totalmente diverso. È inquietante. È raccapricciante. È ricco di suspense.”
Nonostante il lavoro passato di Williamson, che comprende anche i film horror di Scream, e l’appariscente e violenta apertura di Stalker – voluta in parte per aiutare il pilot ad essere scelto, ha ammesso che l’autore ha respinto l’idea che fosse conosciuto per la violenza stilizzata.
Invece, ha detto di essere alla ricerca di grandi emozioni.
“Sto cercando un montaggio tipo Dawson’s Creek alla fine di ogni episodio,” ha detto. (Da qui la cover di “Creep” di Michelle Branch durante la scena finale di Stalker.) “Sto scrivendo i momenti dopo la paura… sto cercando di essere diverso, e sto cercando di esprimermi in un modo diverso.”
A tal proposito, Williamson ha detto che il suo drama CBS non sarà sanguinoso come The Following – e le parti difficili da guardare non punteranno solo alle donne.
“Non voglio che diventi uno spettacolo solo di violenza contro le donne”, Williamson ha affermato, aggiungendo che la serie inizia con una potenziale vittima femminile ma diventerà “più equilibrata”, man mano che va avanti.
Williamson ha detto che mira anche a realizzare qualcosa di buono esplorando la parte traumatica. “Stiamo facendo uno show di intrattenimento,” ha continuato, “ma allo stesso tempo, spero di alzare un po’ la conoscenza su questo crimine”.