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Sons of Anarchy | Kurt Sutter analizza l’inquietante premiere

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Sons of Anarchy | Kurt Sutter analizza l’inquietante premiere

Sons_of_AnarchyALLERTA SPOILER! Se non avete guardato la premiere della sesta stagione di Sons of Anarchy, smettete di leggere adesso. L’ideatore Kurt Sutter spiega i motivi dello scioccante colpo di scena finale – e le altre svolte inquietanti lungo il percorso.

EW: Alla fine dell’episodio un ragazzino usa un’arma da fuoco in una sparatoria a scuola. È una delle armi che, nella scorsa stagione, Jax aveva fatto avere, da parte del club, al gruppo di Nero. Erano anni che volevi creare questa storia. Perché, e perché ora?

KURT SUTTER: Nella stessa misura in cui non voglio fare qualcosa perché è clamoroso, non voglio non fare qualcosa per il fatto che potrebbe essere percepito come clamoroso. Il mio desiderio di creare questa storia mi è sembrato naturale all’interno di quel mondo: questi ragazzi trafficano armi e c’è una certa dose di distacco quando metti queste pistole sulla strada senza sapere nelle mani di chi finiranno e quali atti violenti genereranno. In un certo senso vendi e vai avanti per la tua strada, non diversamente da uno spacciatore che non conosce l’impatto emotivo del suo prodotto. E avendo nello show un padre (il Jax interpretato da Charlie Hunnam) che ha dei problemi con i suoi stessi ragazzi e mette in discussione la violenza che c’è nella sua vita e si chiede se questa sia un bene per i suoi figli, – semplicemente sembrava una storia molto inerente da raccontare. E ho aspettato perché sapevo che in fin dei conti l’impatto emotivo e sociale sarebbe stato grande, così che sarebbe stato difficile far accadere quella storia e poi procedere oltre verso un paio di stagioni in cui questi ragazzi vendono armi e semplicemente si vivono la loro vita. Sapevo che se l’avessimo messo in atto, sarebbe dovuto accadere alla fine e, in sostanza, mi sono reso conto che sarebbe stato un buon modo per condurci al finale. [Sutter si aspetta che la serie vada in onda per sette stagioni totali, n.d.r.]. Non è stato fatto arbitrariamente. Diventa in sostanza la goccia che fa traboccare il vaso per quanto riguarda il loro coinvolgimento nel traffico di armi e l’effetto domino che ci conduce a un finale giustamente tragico ed epico. Ha un effetto su ogni loro rapporto: ha un effetto sul loro rapporto con l’IRA, sul loro rapporto con le locali forze dell’ordine, il loro rapporto con gli altri charters, e, ciò che più conta, ha un grande effetto sul loro rapporto con Charming, la loro città natale. Magari durante gli ultimi quattro o cinque anni hanno perso il loro status di figli preferiti, ma non sono comunque mai stati visti come un pericolo o come dei paria, e ciò cambia davvero in questa stagione, come conseguenza di quel fatto.

Raccontaci della decisione di far sparare questo ragazzino, il figlio undicenne della compagna del cugino di Nero.

Questo è quello che apprezzo di quello che facciamo in questo show: in questo show abbiamo un sacco di quello che mi piace chiamare assurdità epica. È davvero consistente e cresce rapidamente lungo quella linea fino a diventare fantastico. Ma poi lo leghiamo a un qualche senso di realtà e lo connettiamo sempre al resto. Quindi quello che, nella stagione 5, era quasi come, in termini di storia, una battuta buttata là, con Jax che dice “Ascolta, lasciate che vi dia qualche pistola, rende tutti felici” – quella mossa innocente che nessuno pensa finirà male – è quella piccola scia che porta a cattive conseguenze. A volte non sono le grandi mosse o gli intrighi, ma sono le azioni semplici che ci mettono nei guai. Jax probabilmente non ha riflettuto bene sulle conseguenze di quello che sarebbe potuto succedere. Fino alla faccenda del ragazzino – quello era un rischio. In questo show non ci sono flashback ma c’era una parte di me che ha detto “Magari possiamo giocare un po’ con il pubblico. Pensano forse che sia una specie di Jax bambino o che, almeno a livello tematico, stiamo cercando di dire qualcosa?” Penso che l’aspetto interessante sia che la gente che vede questa cosa nel mio show inizia a pensare “Oh mio Dio, che cosa terribile sta per accadere a questo ragazzino?”. Lo si pensa perché è un innocente che sarà la vittima di qualche avvenimento, ma poi questo viene capovolto e il ragazzino è reso colui che si macchia della violenza, come effetto di quella tempesta perfetta – si spera che sia quello che alla gente risulterà naturale ma anche sorprendente.

Non ci occupiamo di storie politiche in questo show. Questo non ha niente a che fare con me che faccio una dichiarazione politica o sociale riguardo alla violenza legata alle armi e bla bla bla. Quindi per me è stato un difficile equilibrio da raggiungere perché non volevo che la storyline fosse incentrata su questo. Eppure, ho dovuto fare qualche ammissione, perché se non l’avessi fatto sarebbe sembrato irresponsabile. Quindi ho provato, mentre la stagione procedeva, a stratificare il mio punto di vista, in modo che ci fosse un senso di responsabilità sufficiente in termini di dibattito, senza che diventasse un arco narrativo incentrato sulla violenza legata alle armi da fuoco. Si concentra in sostanza sull’impatto che ha a livello emotivo sui nostri personaggi. Il mio punto di vista – e ne sono ancora convinto – è che un partito non è responsabile per questo genere di cose. Il che significa, secondo me, che lo sono le leggi sulle armi, le armi che la gente può comprare illegalmente sulle strade, i problemi che abbiamo a livello di salute mentale, il nostro sistema educativo, la responsabilità e il carico sulla famiglia. Quello che intrecciamo in modo organico, penso, è la sensazione che ci sia una miriade di circostanze che crea questa tempesta perfetta, e in sostanza le forze dell’ordine hanno bisogno di scaricare su qualcuno la responsabilità. Quindi lo stesso vale per il personaggio di CCH Pounder (l’avvocato distrettuale Tyne Patterson) che viene presentato nell’episodio 2. È alla ricerca del diavolo a cui affibbiare questo crimine. Ma ancora, quello che spero venga recepito è l’idea che non c’è necessariamente una parte responsabile per ciò che è successo con questo ragazzino.

Facciamo marcia indietro e partiamo dall’inizio dell’episodio: veniamo a sapere che ogni giorno Otto (interpretato da Sutter) è stato violentato in prigione su richiesta di Lee Toric (Donal Logue).

Sai, ci sono davvero pochi showrunners che lo prenderebbero nel c*** per il proprio show – voglio solo dirlo pubblicamente e puoi dire che l’ho detto io. Penso che sia la mia continua distruzione di Otto. Toric, a questo punto, sta cercando di prendere qualunque cosa possa ottenere. Otto è il tizio che è direttamente responsabile della morte di sua sorella. È una faccenda spiacevole.

Lyla (Winter Ave Zoli), ferita e bruciata durante una registrazione che non sapeva sarebbe stata torture porn, piangendo ha detto “Per favore, Dio, rivoglio Opie” a Jax – mi ha quasi fatto scoppiare a piangere.

Come ho detto quando abbiamo ucciso il personaggio di Ryan [Hurst], il suo fantasma è rimasto nei paraggi. Ha un impatto su Jax e ha un impatto su altre persone e Lyla, in quel momento di devastazione, ha espresso il desiderio che ci fosse il suo eroe a proteggerla. Penso sia lo stimolo che serve a Jax per andare a fare il c*** a questi tizi. Senti, non ci saranno scene in cui Jax è alla tomba di Opie a parlargli. Non siamo quel genere di show. Ma penso che durante tutta la stagione si continuerà a fare riferimento al peso emotivo di Opie. C’è qualche occasione in cui Jax parla della perdita di un fratello e l’impatto che questa comporta. Avremo la sensazione, se non consciamente almeno inconsciamente, che è ciò che lo sta spingendo in avanti ed è la ragione per cui forse non è pronto ad abbandonare ogni cosa, perché se lo facesse ciò che Opie ha fatto sarebbe stato vano.

Jax ha detto a Tig (Kim Coates) di liberare il produttore porno iraniano che avevano messo in gabbia, ma il tizio ha fatto un commento inopportuno sulla figlia di Tig e Tig lo ha ucciso affogandolo in una vasca piena di urina, in cui poi Tig ha pisciato a sua volta.

Troppo? [ride]

Direi coerente.

Già, era uno di quei momenti in cui stavo scrivendo e all’improvviso ero tipo “Oddio, Tig che gli piscia in testa. Okay” [ride]. Mi sembra che non potessimo sviluppare quella storia senza che avesse un qualche impatto emotivo su Tig e l’orribile cosa che ha visto accadere a sua figlia. Questo fatto riemergerà e forse non finirà bene per Tig. Per me si sta riconoscendo che persino i business legali in cui i ragazzi sono coinvolti – come il porno – è tutta fottuta roba al limite. È a un passo dall’essere illegale e negativa. Il fetish porn va bene, ma il torture porn non va bene. Non che debba essere io l’arbitro che stabilisce dove porre il limite [ride], ma sai cosa intendo. C’è davvero qualcuno in quel club che a questo punto possa tracciare un limite morale? [ride]

sons_of_anarchy_tv_show_theo_rossi_01Per fare in modo che Chibs (Tommy Flanagan) accetti il fatto che Juice (Theo Rossi) continui a far parte del club, Chibs lo massacra di botte al garage. È stata una scena dura per noi da guardare e così anche quella in cui Gemma (Katey Sagal) li guardava e non faceva nulla per fermarlo. Sapeva che sarebbe dovuto succedere.

È interessante, quella scena sarebbe dovuta essere, in realtà, nel finale dello scorso anno. Penso che l’avessimo filmata a casa di Clay dopo il suo arresto, ma sembrava che stessero accadendo troppe cose a Juice alla fine della scorsa stagione. Non l’ho messa nel finale perché non sembrava giusto. Non ero sicuro del perché, ma mentre la premiere prendeva forma ero tipo “Oh, ecco perché”, perché ora riguarda Chibs che scopre che Jax ha praticamente perdonato Juice e Jax non rivela il perché e Chibs in sostanza deve sistemare le cose con se stesso, e lo farà facendo proprio quello che fanno di solito questi ragazzi. È la loro personale forma di giustizia, la loro personale forma di fustigazione. E poi c’è Juice che in sostanza si rassegna e le prende. Se Juice e Chibs fossero arrivati a combattere l’uno contro l’altro, Gemma a quel punto avrebbe potuto provare ad intervenire. Ma quello che ha visto era chiaramente un pestaggio e Juice sapeva che se lo meritava quindi penso che Gemma abbia capito che quella era una cosa che andava risolta ed entrambe le parti ne erano consapevoli, quindi ha lasciato che accadesse.

Jax ha tradito Tara (Maggie Siff) con Colette (Kim Dickens), una donna che vuole legalizzare il suo bordello alleandosi con Diosa. Gridavo al mio televisore mentre lui saliva quelle scale.

Per me, e credo che sia stato colto, con Tara Jax avverte distacco. E Jax ha quello strano legame con sua madre. Penso che Jax sia un ragazzo che ha bisogno di una donna forte nella sua vita. Infatti, credo che a un certo punto di questa stagione Bobby (Mark Boone Jr) lo dica a Tara. Così è il legame che Jax ha con Colette – non che io voglia insinuare che sia incestuoso – ma c’è semplicemente qualcosa di dolce e delicato e materno circa la sua energia. Come mentre lui la guarda rifare il letto e lei gli toglie le scarpe. È una donna più anziana. C’è semplicemente qualcosa di incredibilmente protettivo circa la sua energia, cosa che forse lui non riceve da Tara o che gli manca da quella relazione. Quindi per me era più che altro riguardante questo aspetto. C’è un bisogno diverso che entra in gioco lì. Non è lussuria nella stessa misura in cui è inerente alla sfera emotiva. Non ho mai avuto intenzione che fosse una specie di triangolo amoroso. Nel bene e nel male è semplicemente parte di come questi ragazzi vivono. Non che ciò lo renda okay. In definitiva diventa una complicazione a livello professionale per Jax nel momento in cui si mettono in affari insieme.

Tara ha pestato una donna che in prigione le ha rubato una coperta.

C’è un bel cambiamento per Tara in questa stagione, ovviamente. Vediamo che l’apprendimento continua. Credo che l’impatto emotivo del suo andare in prigione non avvenga con leggerezza. [ALLERTA GRANDE SPOILER: Saltate il resto di questo paragrafo se non avete visto Orange is The New Black, n.d.r.] È buffo, mia moglie [Katey Sagal] ha guardato Orange is the New Black. Non ho guardato l’intera stagione, ma è uno show talmente fantastico e ho guardato un paio di episodi sporadici e poi ho visto il finale, quando loro terminano la stagione con la protagonista che ha questo cambiamento emozionale e pesta qualcuno. Ho pensato, “Bene, questa è la differenza tra me e Jenji Kohan [creatore di OITNB]: lei termina la sua stagione con il pestaggio e io inizio la mia stagione con un pestaggio”. [ride]

Ma per me riguardava il fatto che Tara è in questo luogo emotivo davvero differente e forse un po’ sconnesso. È come se l’evoluzione di lei che diventa una old lady non fosse in sostanza quello di cui si è innamorato Jax. Capisci cosa intendo? Lui si è innamorato della dolce, materna innocenza di quello che era, eppure per essere la sua donna lei deve diventare qualcosa di diverso che in sostanza può non essere quello che lui voleva. Quindi è la contraddizione di “Okay, ora sto pestando a sangue qualcuno, e tu torni da qualcuno che è protettivo e materno. Sono diventata ciò che dovevo diventare per essere la tua donna e ora non è quello che vuoi”.

Dobbiamo parlare di Lee Toric nudo di fronte allo specchio. Fai fare a Donal Logue un po’ di cose stupefacenti in questa stagione.

[ride] Quello era il mio omaggio ad Apocalypse Now, il mio omaggio alla scena di Martin Sheen. Donal è fot****mente fantastico. È tipo “Sì! È fantastico! Starò nudo”. È tipo “Okay. Fallo, fratello”. Toric ha alcuni demoni. Abbiamo preparato il terreno nella scorsa stagione mostrando che lui ha ovviamente dei problemi medici, e se riveleremo o meno in modo specifico di che genere siano, staremo a vedere. Ma è un tizio che forse ha i giorni contati e forse questo è parte di ciò che sta stimolando il suo ossessivo bisogno di trovare giustizia, o il suo genere di giustizia.

Alla fine Clay (Ron Perlman) ha deciso di consegnare al secondino il biglietto di Toric piuttosto che entrare nel braccio dei criminali comuni, dove sapeva che sarebbe stato ucciso. Ha detto di volere un accordo.

Non voglio rivelare in che modo andrà ma ciò che penso sia interessante è che, se c’è un pari di Toric, questo qualcuno è Clay. Clay è un tipo che è stato in giro per parecchio tempo e ha visto gente come Toric e conosce come funzionano le cose. Quindi non è tanto una partita a scacchi con Toric e Tara ma è un’interessante partita a scacchi tra Toric e Clay.

Questa premiere è stata senza sosta. Ho visto gli episodi 2 e 3 e rallentano un pochino. È un po’ come un rallentamento che si attua per il peso di tutte le cose che i personaggi stanno affrontando. Questo cambiamento di ritmo è stato forse indotto dal fatto che sapevi che i fans avrebbero avuto bisogno di un’occasione per riprendere fiato o semplicemente era ciò che imponeva la storia?

Penso sia un po’ entrambe le cose. Penso che è ciò che sta succedendo in modo naturale e che continuerà a succedere in questa stagione. È un po’ come per la velocità e l’aggressività che questi ragazzi mettono in pratica, che, ad un certo punto, alla fine devono rallentare, in sostanza. Ma penso anche che in questa stagione siano stati costretti ad essere un po’ più riflessivi a causa di quello che è successo. È buffo, ho avuto una conversazione con [il produttore esecutivo/regista] Paris Barclay mentre lavoravamo all’episodio 9 e ho detto “Questo è un episodio dove probabilmente abbiamo più scene di due persone che semplicemente parlano l’un l’altro di quanto abbiamo mai fatto prima”. E non è che avessi iniziato l’episodio dicendo “Facciamo così”. È semplicemente la natura del punto di arrivo di questo percorso. Non che non continuiamo ad essere interessati all’azione – perché è così che è lo show e non cambierà mai. Ma io penso che rallenti un po’. Penso che sia per questo motivo se gli episodi sono tanto più lunghi (e molti dureranno più di un’ora): abbiamo ancora quelle componenti ma è difficile per quelle cose succedere ora e non riemergere in altre scene a causa del loro impatto.

Nelle prime stagioni avremmo potuto far succedere quelle cose e, dato che era la prima volta che accadeva con un certo numero di persone, non dovevi preoccuparti di dove ci si stava dirigendo. Ma ora quando torni indietro e hai a che fare con le stesse persone e le stesse relazioni e la loro mitologia è più profonda e le loro relazioni più dense, hai più storie da raccontare. Devi rivelare di più, quindi diventa più complesso. Curiosamente, penso che lo stesso ci sia accaduto con The Shield – mentre le stagioni andavano avanti, non che non avessimo azione, ma Vic [Michael Chiklis] divenne molto più riflessivo, come fecero anche gli altri personaggi, perché c’era così tanta storia passata da mettere in scena. Non puoi ignorare le quattro o cinque stagioni di storia che è successa e che il pubblico ha condiviso con te. Per la natura stessa della mitologia che cresce, è costretta ad ampliarsi.

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Con il corpo è in Italia, con il cuore è in Giappone, con la testa è negli USA. Ritiene di avere ottime potenzialità come sceneggiatrice di “finali alternativi” e come moglie di attori talentuosi e affascinanti (magari con l’accento british e le fossette). In una serie cerca persone e non semplici personaggi, mondi più che location, non un sottofondo ma vere e proprie emozioni musicate, vita, non una storyline. Nel suo universo ideale la birra è rossa e il sushi è in quantità abbondante, le Harley Davidson sono meno costose, la frangia non è mai né troppo lunga né troppo corta e il suo favorito arriva incolume al finale di serie. Forse ha troppi smalti, mentre per i tatuaggi, i cani, i gadget di Spongebob e i libri troverà sempre il posto. Tiene pronti la balestra, i viveri e l’hard-disk zeppo di serie: l’Apocalisse Zombie non la coglierà impreparata!

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