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Sleepy Hollow | Recensione 2×16 – What Lies Beneath

Ale by Ale
12 Febbraio 2015
in Recensioni, Sleepy Hollow
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Sono combattuta, fino a esattamente metà episodio credevo di star vedendo un normalissimo episodio con zero sviluppo orizzontale, dal discutibile impatto adrenalinico, e tutto ciò che riuscivo a ripetermi mentre nella mia testa scrivevo le prime righe di questa recensione era “No Sleepy, proprio non ci siamo”… poi è comparso Thomas Jefferson in una camera segreta accessibile, indovinate?, dall’infinita rete di tunnel sotterranei (mi domando su esattamente quali fondamenta si regga la cittadina visto che lì sotto è tutto uno scavo) della Sleepy Hollow contemporanea.

SLEEPY HOLLOW: Steven Weber guest-stars as Thomas Jefferson in the "What Lies Beneath" episode of SLEEPY HOLLOW airing Monday, Feb. 9 (9:00-10:00 PM ET/PT) on FOX. ©2015 Fox Broadcasting Co. CR: Brownie Harris/FOX

Ok, questa è una bella botta, facciamo un passo indietro (super-rapido e indolore, promesso!): apertura di episodio nelle solite location anguste e buie che puntualmente contengono solo guai e in cui la stessa Abbie più tardi esprimerà ad alta voce la scocciatura di doversi trovare ogni due per tre. Tre operai di non-ho-capito-cosa trovano una nicchia semi-aperta e buttano giù il muro, poi provano ad aprire la botola sigillata dall’aspetto misterioso nascosta dall’altra parte e vi trovano Desmond Humeun mucchio di orchi della Terra di Mezzo che li trascinano giù. Alla notizia della scomparsa ovviamente la polizia, e il team Ichabbie in primis, accorrono sul posto per indagare, e si troveranno in mezzo alle scatole un giornalista badass di quelli che già dalle prime battute ti fanno capire il tipo, che non intende rinunciare a seguire da vicino gli sviluppi del caso perché uno dei tre uomini scomparsi è suo fratello. Nel calarsi nell’antro sotterraneo in cui sono stati trasportati i malcapitati (di cui uno ha già fatto una finaccia, ma d’altronde ci vuole almeno un redshirt per episodio… purché non sia il fratello del giornalista perché altrimenti come faremmo con il lieto fine tra i due?), Ichabod e Abbie scoprono una camera segreta la cui architettura, dalle ricostruzioni fatte al computer, Ichabod fa risalire alla mente di Jefferson. Torna quindi in scena il terzo Presidente statunitense, tra le altre cose master architect già autore della cella massonica che ha imprigionato il Cavaliere senza testa per diverso tempo sia in questa stagione che nella scorsa… ah già, a proposito, ma qualcun altro si sta chiedendo che fine ha fatto Headless?
Il vero colpo di scena si ha però quando all’usuale name-dropping di personaggi famosi legati al periodo rivoluzionario e al loro rapporto con Ichabod segue la comparsa in carne e ossa di Jefferson (interpretato da Steven Weber), all’interno di suddetta camera. L’ex-Presidente, che si scopre essere solo un ologramma (spieghiamo subito che a quell’epoca non c’era nulla di simile a un proiettore… però c’erano maghi e stregoni, e come Harry Potter ci ha insegnato la moderna tecnologia gli fa un baffo alla magia), rivela che tra i libri da lui raccolti in quel luogo ci sono le risposte a moltissime delle loro domande sulla missione a loro assegnata, non ultima “perché proprio noi?”. Ma ovviamente non è ancora il momento di scoprire le carte, soprattutto nel caso venisse confermato l’ordine di una terza stagione, quindi viene trovato un espediente per far saltare comunque in aria la stanza e perdere tutto.

Mi fermo a prendere fiato soprattutto perché mi sono accorta di aver dato molto spazio ad appena una puntina di criticismo. Il punto è che, devo dirlo, fino a metà l’episodio non mi stava piacendo particolarmente, ma la comparsa di Jefferson è stato un risvolto inaspettato e l’aura di mistero che ha gettato sulla camera e soprattutto la prospettiva per gli Ichabbie (e per noi spettatori) di scoprire finalmente qualcosa in più sulla loro missione come Testimoni era a dir poco allettante. Devo poi dire di aver apprezzato la tensione generale creata nel momento di prendere una decisione tra saperne di più sui loro ruoli e potenzialmente salvare l’umanità e riportare in superficie quelle due persone che erano venuti a recuperare al costo di perdere tutta quella conoscenza (accumulata con fatica per anni e anni dal povero Jefferson, e questi hanno avuto sì e no 5 minuti per gettare uno sguardo in giro: posso capire perché l’ologramma fosse alquanto scocciato all’inizio e decisamente abbattuto dopo… come si suol dire in questi casi, il terzo Presidente si starà rigirando nella tomba al pensiero di tutto quel lavoro buttato alle ortiche!). Il punto è che, al di là del twist ben giocato e del fatto che tutte le scene ambientate nella Fenestella Sleepy-Hollow-2x16-5mi hanno tenuta con gli occhi incollati sullo schermo, oggettivamente ci sono dei punti un po’ stonati qua e là nell’episodio, e francamente ho trovato l’espediente narrativo estremo in cui o ti tieni la camera o, per portare via i due prigionieri, devi pure farla esplodere perché sì, molto campato in aria e buttato lì apposta per togliere di mezzo (nel solito spirito di Sleepy Hollow, nel minor tempo possibile) ogni dubbio sul fatto che questi due possano in futuro tornare in quel luogo. La frettolosità nel presentare gli eventi torna a danneggiare lo show, rendendo un potenziale sviluppo interessante (che avrebbe potuto essere almeno approfondito un po’ prima di trovare la scappatoia per togliere dalle mani dei Testimoni questo prezioso asset) nulla più di un comune sviluppo verticale: nell’arco narrativo globale della serie, questo incontro non ha aggiunto niente, quindi i risvolti epocali che avrebbe potuto portare con sé hanno a mio parere valore zero nel momento in cui ce se ne libera così in quattro e quattr’otto. Davvero un peccato, sfruttato proprio al di sotto delle proprie potenzialità, un po’ come molto altro ultimamente in Sleepy Hollow.

Due parole 2x16 12anche sulla storyline Irving&Jenny-centrica, giusto per dovere di cronaca, perché adoro il personaggio di Jenny e perché, in fondo, un chiarimento su che diavolo gira nella testaccia schizofrenica (o così pareva) di Irving è d’obbligo: l’uomo chiede a Jenny un aiuto per recuperare la fede nuziale sequestratagli al momento dell’arresto e ancora detenuta nell’archivio della polizia, ma la ragazza intravede degli strani marchi sul suo avambraccio e lo segue solo per controllarlo, scoprendo infatti che ciò a cui mirava veramente era un volume appartenente all’Hellfire Club (remember?). Frank a questo punto rivela che, effettivamente, da quando è “risorto” un evil!Frank vive dentro di lui e prende spesso il sopravvento, e quando il vero Frank torna in possesso del proprio corpo ha solo ricordi vaghi di ciò che ha fatto. Quindi, prima che evil!Frank lo spodesti del tutto senza possibilità di ritorno, vuole procurarsi qualcosa che permetta alla sua famiglia di fuggire da Sleepy Hollow e di essere al sicuro. Devo essere tendenzialmente critica anche in questo caso: la cosa sarebbe risultata più toccante se in mezzo minuto non avessero tirato in mezzo settordici cose (e la runa, e questo, e quell’altro…). La rivelazione di Irving, tutta insieme anziché esserci dispensata gradualmente nell’arco di più episodi, mi è personalmente risultata confusionaria e ho fatto quindi fatica a immedesimarmi completamente. Sono comunque curiosa di vedere cosa succederà ora all’ex-capitano, visto che ci ha già anticipato che presto la sua parte malvagia sarà l’unico Irving in circolazione (e possiamo quindi presumere che lo vedremo al fianco di Henry in pianta stabile).

1Negli ultimissimi minuti ci ricordiamo poi che Katia Winter è ancora parte del cast e che la sua storyline, così come quella ben più intrigante di Henry, non era ancora stata trattata nell’arco dell’episodio, quindi ecco una sequenza onirica che poi si rivela essere non poi così irreale in cui madre e figlio si incontrano nuovamente, lei apprende che lui è riuscito a salvarsi dopo l’uccisione di Moloch e dichiara di averlo fatto, come un po’ tutti avevamo intuito, per lei. La figura di Henry, già per me uno dei personaggi migliori della serie (merito soprattutto di un John Noble che potrebbe anche girarsi i pollici fissando in camera col suo inquietante sorriso sornione e mi farebbe comunque accapponare la pelle) ha decisamente assunto un nuovo interesse da quando, nello scorso mid-season finale, abbiamo visto le sue granitiche convinzioni sgretolarsi gradualmente dal momento in cui ha realizzato che Moloch, quello che ha per così tanto tempo visto come il suo vero padre, sarebbe stato disposto a sacrificarlo. Nel vedere la sua solitamente imperscrutabile espressione vacillare alla richiesta di uccidere sua madre ho provato una forte curiosità verso un possibile ritorno del personaggio principalmente per osservare il suo nuovo atteggiamento nei confronti di Katrina. Dopo secoli a odiare i suoi veri genitori, colpevoli di averlo abbandonato, quel piccolo atto di amore verso la madre significava il mondo, e dalla sua ricomparsa nello scorso episodio non faccio che chiedermi quando saremmo arrivati al confronto diretto e come entrambi i personaggi si sarebbero comportati. 2John Noble non si smentisce, elevando i suoi due minuti scarsi on-screen a scena degna delle duemila righe che gli sto infatti dedicando nel recap di un episodio che, per quaranta minuti buoni, ha parlato di tutt’altro: il nuovo Henry, nel suo dimostrarsi apparentemente amorevole nei confronti della madre, è se possibile ancora più creepy di quando la minacciava (anche perché, diciamocelo, quel suo “l’ho fatto per quelli come noi” non preannuncia nulla di buono). Katrina, dal canto suo, è fin troppo spaventata per una che sono 5 episodi che non fa che sperare di rivedere suo figlio, ma d’altro canto immagino che tra le speranze apparentemente infondate di una madre addolorata e l’improvviso scontro con una realtà in cui ti si para inaspettatamente davanti il figlio a cui vuoi sì tanto bene, ma che ricordiamoci ti ha fatta prigioniera, avvelenata e consegnata a un tizio che voleva decapitarti in segno di amore eterno (?) ci sia proprio l’espressione di terrore che vediamo disegnata sul viso della strega. Cosa possiamo aspettarci quindi dal prossimo episodio? Solo il promo potrà dircelo (ve lo lascio come al solito a fine articolo, senza fare accenni qui per rispetto di chi preferisce non avere nessun tipo di anticipazione prima della messa in onda dell’episodio vero e proprio).

Passiamo ora alle note più leggere, che come ormai da diversi episodi sono relegate a qualche breve siparietto a inizio puntata, prima di entrare nel vivo dell’azione. Nello specifico, come non riportare la filippica ichabodiana di rito, quest’oggi dedicata a qualcosa che, ammettiamolo, spesso critichiamo anche noi appartenenti a questo secolo: la cultura dei selfie. E la cosa simpatica è che, appena tre secondi prima di ricadere in una delle sue tirate, si era pure gongolato con un: “Is it possible, Lieutenant, that I’m fully assimilated in this era?”. Può darsi, Ichy, l’unica cosa che ti manca è passare un po’ più tempo su “Instant Gram” e darti agli skinny jeans poi potremmo chiamarti uno di noi!

Anche per questa settimana penso di avervi annoiato abbastanza, sono però curiosa di sentire i vostri pareri sull’evoluzione della trama dello show, vi aspetto quindi qui sotto nei commenti. Alla prossima, e nel frattempo non dimenticate di fare un salto dai nostri amici di

Sleepy Hollow Italia ϟ Prima pagina italiana

Ale

Ale

Tour leader/traduttrice di giorno e telefila di notte, il suo percorso seriale parte in gioventù dai teen drama "storici" e si evolve nel tempo verso il sci-fi/fantasy/mistery, ora i suoi generi preferiti...ma la verità è che se la serie merita non si butta via niente! Sceglie in terza media la via inizialmente forse poco remunerativa, ma per lei infinitamente appagante, dello studio delle lingue e culture straniere, con una passione per quelle anglosassoni e una curiosità infinita più in generale per tutto quello che non è "casa". Adora viaggiare, se vincesse un milione di euro sarebbe già sulla porta con lo zaino in spalla (ma intanto, anche per aggirare l'ostacolo denaro, aspetta fiduciosa che passi il Dottore a offrirle un giretto sul Tardis). Il sogno nel cassetto è il coast-to-coast degli Stati Uniti [check, in versione ridotta] e mangiare tacchino il giorno del Ringraziamento [working on it...]. Tendente al logorroico, va forte con le opinioni non richieste, per questo si butta nell'allegro mondo delle recensioni. Fa parte dello schieramento dei fan di Lost che non hanno completamente smadonnato dopo il finale, si dispera ancora all'idea che serie come Pushing Daisies e Veronica Mars siano state cancellate ma si consola pensando che nell'universo rosso di Fringe sono arrivate entrambe alla decima stagione.

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Comments 1

  1. JB says:
    6 anni ago

    Che poi, riflettendoci, non potevano uccidere i Depredatori uno alla volta, piuttosto che far saltare in aria l’unica cosa che avrebbe potuto dare spiegazioni su quest’Apocalisse tanto paventata, ma che alla fine non si è fatta più vedere? Sono cominciati gli anni di tribolazione? Sono finiti? Dove si trova il quarto cavaliere dell’apocalisse? Pestilenza è già stato tolto di mezzo? Moloch è chiaramente morto, ma dove sta però l’anticristo? Perché continuiamo a sentire parlare di Purgatorio e non delle porte dell’Inferno?Che fine hanno fatto gli Assiani? Insomma, questi testimoni continuano a vagare per Sleepy Hollow senza uno scopo e ogni tanto incontrano qualche demone/anima tormentata fuggitiva, tutto qui! E’ diventato peggio di un comune procedurale…

    p.s. il proiettore/stregoneria olografica è stato il colpo di grazia! XD

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