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Sleepy Hollow | Recensione 2×12 – Paradise Lost

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Sleepy Hollow | Recensione 2×12 – Paradise Lost

Capisci che le vacanze sono veramente finite non quando addobbi natalizi, alberi e presepi cominciano a sparire da casa, ma quando puoi finalmente spulciare la tua app/la tua agenda con i calendari telefilmici e vedere alcuni dei titoli più attesi riapparire in lista. Per quanto mi riguarda, uno dei finali pre-hiatus che più mi hanno incuriosita sul proseguo, e non solo perché sto recensendo la serie per questa stagione, è stato senz’altro quello visto in “The Akeda”, quindi immaginerete lo stato mentale quando mi sono approcciata alla visione del ritorno in tv (anche se non definitivo, visto che la prossima settimana avremo già un’altra breve pausa da sopportare) dopo più di un mese di Sleepy Hollow.

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Il rientro ha visto un gran numero di avvenimenti e storyline avvicendarsi nei soliti quaranta minuti di episodio, con l’entrata in scena di un nuovo personaggio che potrebbe dare un bel po’ da fare ai nostri Testimoni e la ridefinizione di alcuni ruoli e rapporti, quindi c’è un bel po’ di materiale di cui discutere, diverse domande da porsi e anche il (per me discutibile, ma ci tornerò fra poco) colpo di scena finale da commentare. Innanzitutto parliamo del twist di poco precedente agli opening credits: non c’è una serie di stampo sovrannaturale che si rispetti che tiri in ballo demoni senza dar poi spazio anche alla fazione opposta, quindi eccoti planare in scena un bel tipo dallo sguardo ambrato e le ali scure. Boh, sarò io a essere troppo legata alla banale simbologia cromatica, della serie il cowboy col cappello nero è il cattivo e quello col cappello bianco il buono, ma già questo piccolo particolare mi aveva fatto tentennare riguardo questo nuovo arrivato. Non a sorpresa, Ichy la pensa come me (niente, siamo sulla stessa lunghezza d’onda in tutto e per tutto, quindi oggi inauguro una nuova ship: la Ichale! Fan: solo io… ma c’è tempo per farsi conoscere…) ed è infatti colui che, attraverso ricerche su testi biblici apocrifi, risale all’identità dell’angelo Orion, tumblr_nhsejgKzDW1rqozszo1_400recentemente liberato dal Purgatorio (a quanto pare scosso da un forte terremoto nel momento in cui Moloch è stato ucciso da Henry, permettendo non solo a lui ma anche a molte figure demoniache lì intrappolate di fuggire e cercare un nuovo “maestro” da seguire… la scelta sarà ovviamente il Cavaliere dell’Apocalisse ancora in circolazione, ma anche su questo punto tornerò a breve): Orion risulta essere apparso sulla scena della maggior parte degli eventi catastrofici del passato, dall’eruzione del Vesuvio che ha sepolto Pompei alla Peste di Giustiniano che ha afflitto l’Impero bizantino nel quinto secolo dopo Cristo. Il dubbio è lecito: cerca di impedire questi eventi o magari ne è in parte la causa? E infatti presto Orion si rivelerà essere un fanatico a favore delle purghe epiche in stile Diluvio Universale, che puntava a uccidere il Cavaliere senza testa non solo per impedire ai demoni fuggiti dal Purgatorio di radunarsi intorno a lui, ma per assorbirne i poteri e creare poi un nuovo cataclisma di dimensioni globali con Sleepy Hollow come epicentro.

I nostri riescono alla fine a fermarlo e l’angelo se ne vola via, ma ci sono buonissime probabilità che lo vedremo di nuovo, e la cosa mi intriga perché il più grosso interrogativo che il finale di metà stagione aveva lasciato in sospeso per quanto mi riguarda era proprio il fattore “nuovo villain”. Ok tornare alle origini rimettendo Death in una posizione centrale nella fazione nemica, ergendolo a successore di Moloch agli occhi dei demoni in cerca di una nuova guida, ma il lavoro di approfondimento fatto sul lato umano di questo antagonista ci ha portati a mio parere a un punto in cui il Cavaliere senza testa è stato quasi completamente demistificato, ha perso quella carica inquietante e quell’aura misteriosa che il personaggio aveva in origine. Per carità, non dico che non funzionerebbe affatto come villain di una metà stagione, ma dubito che reggerebbe bene l’intera baracca da solo, sarebbe quasi come una regressione della trama dopo essersi dipanata in direzioni così distanti e aver relegato per tutti questi episodi Morte a un mero ruolo di soldato di plotone… Affiancandogli questo altro personaggio da cui guardarsi le spalle e creando questa dinamica nuova, con due figure opposte tra loro ma di cui nessuna positiva, senza contare il passaggio dall’avere una minaccia fissa in Moloch e nel suo “braccio” Henry a una situazione ben più nebulosa e indefinita dal fronte “evasi dal Purgatorio”, Sleepy Hollow promette di dare una nuova linfa alla sua trama.

Novità ne troviamo anche nelle dinamiche tra i personaggi, come anticipato all’inizio, a partire dal rapporto tra i coniugi Crane, che dopo la perdita del figlio (sono passate sei settimane dagli eventi di “The Akeda”) scopriamo essersi presi la famosa “pausa di riflessione” e stanno passando del tempo separati… tempo che Katrina passa a cercare incantesimi per far tornare Abraham quello che era un tempo, invertendo la trasformazione in Cavaliere dell’Apocalisse avvenuta secoli prima. Ora, chi ha letto anche le recensioni precedenti sa che sono probabilmente una delle 6 persone in croce che non odiano Katrina a pelle (due di queste sono i genitori della Winter), ma sono ormai diversi episodi che i suoi comportamenti ambigui verso Abraham mi danno ai nervi. Ok la testardaggine verso Henry e il desiderio ostinato di redimerlo, d’altronde è della cecità di una madre verso il proprio unico figlio che stiamo parlando e posso anche provare a condividerlo, anche se non approvo totalmente visto il contesto, ma questo sentirsi responsabile per la perdizione di Abraham o qualunque cosa sia quello che la spinge a impegnarsi in questa direzione, anche andando contro i dubbi del marito, fa troppo Marissa Cooper (che, just for the record, ho sempre trovato uno dei personaggi televisivi più irritanti degli ultimi anni, quindi avrete intuito che l’analogia non è lusinghiera per Katrina). Il suo contare a occhi chiusi sull’amore e il supporto del marito, però, incontra finalmente una resistenza, e qui non posso che schierarmi con Ichabod: si fa presto a riempirsi la bocca di “come mio sposo dovresti stare dalla mia parte”, ma ultimamente non si può dire che la strega da parte sua abbia fatto il suo dovere in questo senso nei confronti di Ichy, vogliamo parlarne? Un esamino di coscienza Katrì? E basta con ‘sta sindrome di Stoccolma, for God’s sake!

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E poi ovviamente abbiamo i nostri due Testimoni, che per la prima volta sembrano affrontare un serio disaccordo ideologico. Sì, anche quando si trattava di Henry i due si sono spesso trovati ad abbracciare idee diverse, sempre perché lui parteggiava per le convinzioni della moglie, ma le questioni riguardanti la famiglia non contano in quanto è scontato che si tenda ad avere un giudizio offuscato in quei casi. Stavolta la questione non implica alcun conflitto di interessi per i due a livello personale, eppure propendono per seguire percorsi diversi, solo per ritrovarsi alla fine allo stesso punto e, confrontandosi, ammettere che non importa quante volte non la penseranno allo stesso modo, il loro rapporto sarà sempre più forte delle divergenze ideologiche. Ribadisco: uno dei migliori legami uomo-donna non a sfondo romantico mai scritti!
E a proposito del nostro Team Witness, l’episodio e i vari confronti tra Abbie e Orion in particolare ci hanno posto davanti a una questione senz’altro interessante, e non mi riferisco solo all’enigmatico dialogo sulle domande esistenziali di Abbie ma soprattutto al momento in cui l’angelo le fa notare che il loro compito, in quanto Testimoni, era semplicemente di osservare un evento che era destinato a compiersi, mentre quello di armarsi e combattere la minaccia dell’Apocalisse scatenata da Moloch è stata una loro scelta non imposta da un destino superiore. È un punto molto significativo a mio parere, che evidenzia ancora una volta il ruolo mai marginale del libero arbitrio che spesso sembra eclissarsi in questa serie, ma che non scompare mai del tutto.

Hawley e Jenny compaiono solo brevemente in questo episodio e hanno un ruolo perlopiù di contorno: oltre a far funzionare uno dei tanti artefatti intrisi di poteri esoterici di Hawley al fine di rintracciare i demoni fuggiti dal Purgatorio radunati intorno a Morte, non fanno molto più di regalarci qualche scenetta di gelosia da adolescenti che francamente ho trovato anche alquanto out of character per il bel biondino, che fino all’altro ieri si struggeva per Abbie e ora ha deciso che anche la sorellina con cui ha chiaramente un passato non va persa troppo di vista. Fai pace col cervello, tesoro, nessuno vuole un risvolto da soap in tutto questo quindi facciamo funzionare le cose senza buttarci in mezzo un tristissimo triangolo, per giunta con due sorelle.

tumblr_nhs2h8j4B41tjdo89o1_500E veniamo infine al ritorno di Irving, che compare in pessima forma e in stato confusionale negli ultimi secondi dell’episodio. Ora, come anticipato non posso dire di essere piacevolmente colpita dal plot twist: sono rimasta molto dispiaciuta dalla dipartita di Irving in “The Akeda” e avevo detto che il modo frettoloso con cui avevano trattato la sua dipartita non gli rendeva giustizia, ma dopo aver concentrato insistentemente la nostra attenzione su questo sacrificio e su quello che ciò comportava per il resto della squadra, far riapparire l’ex-sceriffo dopo solo una puntata sa un po’ di troll. Se proprio dovevano riportarlo a Sleepy Hollow, io avrei aspettato un po’, ma la fretta di sistemare tutte le faccende in sospeso sembra essere il vero leitmotiv di questa stagione (lo dico già dalla premiere, con la rapida risoluzione della prigionia di Abbie in Purgatorio). A questo punto però un paio di dubbi sono leciti: come ha fatto a tornare indietro? C’è stato, come avevo ipotizzato, un problema legato alla sua anima, essendo questa nelle mani di Henry al momento della sua morte ma essendo Henry stesso morto poco dopo? Forse il cortocircuito ha fatto sì che l’uomo, anziché morire definitivamente, finisse in quel limbo scosso poi dalla disfatta di Moloch, permettendogli di fuggire come Orion e come gli altri demoni in cerca di Morte? O forse non è davvero Irving in carne e ossa, visto l’accenno degli autori a un suo possibile ritorno a Sleepy Hollow “in un’altra forma”? Qui sì che c’è da sbizzarrirsi in ipotesi, soprattutto visto che ne sapremo di più non prima del 19!

In attesa, vi lascio come al solito il promo del prossimo episodio (oddio, non fatemi vedere Ichy con quell’acconciatura!) e vi ricordo come sempre di passare dai nostri amici di Sleepy Hollow Italia ϟ Prima pagina italiana. Alla prossima!

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Ale
Tour leader/traduttrice di giorno e telefila di notte, il suo percorso seriale parte in gioventù dai teen drama "storici" e si evolve nel tempo verso il sci-fi/fantasy/mistery, ora i suoi generi preferiti...ma la verità è che se la serie merita non si butta via niente! Sceglie in terza media la via inizialmente forse poco remunerativa, ma per lei infinitamente appagante, dello studio delle lingue e culture straniere, con una passione per quelle anglosassoni e una curiosità infinita più in generale per tutto quello che non è "casa". Adora viaggiare, se vincesse un milione di euro sarebbe già sulla porta con lo zaino in spalla (ma intanto, anche per aggirare l'ostacolo denaro, aspetta fiduciosa che passi il Dottore a offrirle un giretto sul Tardis). Il sogno nel cassetto è il coast-to-coast degli Stati Uniti [check, in versione ridotta] e mangiare tacchino il giorno del Ringraziamento [working on it...]. Tendente al logorroico, va forte con le opinioni non richieste, per questo si butta nell'allegro mondo delle recensioni. Fa parte dello schieramento dei fan di Lost che non hanno completamente smadonnato dopo il finale, si dispera ancora all'idea che serie come Pushing Daisies e Veronica Mars siano state cancellate ma si consola pensando che nell'universo rosso di Fringe sono arrivate entrambe alla decima stagione.

4 COMMENTS

  1. D’accordo con te su tutto, come sempre. Mi aggiungo alle 6 persone che amano Katrina ma comincio a non reggerla più neanch’io! Mai una volta che sia lei ad ammorbidire le sue convinzioni per appoggiare il marito. Inoltre sa quanto per Ichabod sia difficile vederla in questi rapporti con un suo ex, non potrebbe evitare di nominarlo e proteggerlo ogni 5 minuti? Per quanto riguarda Irving, non sono una grande fan del personaggio, forse perchè l’attore non mi ha mai convinto ma sono curiosa di capire che cacchio è diventato. Poi devo dirlo: SONO IN LUTTO, RIDATEMI JOHN NOBLE. Ottima rece, come sempre, appoggio la tua ship, Ichale, che apprezzo sicuramente più dell’Ichabbie 😛

    • Grazie mille! 🙂 Sottoscrivo tutto, se proprio dovevano far risorgere qualcuno dopo un solo episodio perché Irving e non Henry? RIDATECI NOBLE!!!
      Ripeto, mi è dispiaciuto molto per Irving, ma queste dinamiche frettolose rischiano di desensibilizzarci alle tragedie di questi personaggi: se uno muore e il giorno dopo già ritorna che motivo c’è di farsi coinvolgere emotivamente da lutti & co.? Se la sua morte era stata scritta per essere un forte catalizzatore a livello di pathos, riportarlo in vita subito dopo non mi sembra una scelta particolarmente efficace…
      Su Katrina c’è poco da aggiungere a quanto già detto da te, credo che gli autori stiano facendo un grosso sbaglio con lei, la stanno caratterizzando in maniera completamente diversa a quello che sapevamo di lei all’inizio, ma finché il tutto non è finalizzato al fanservice favorendo la Ichabbie posso reggere tutto.
      E a proposito di ship, grazie per l’appoggio ahahah Ichale è sulla via di diventare canon gente! (sì, credici un altro po’… xD)

  2. Se consideriamo che sono passati mesi da quella notte, la comparsa di Irving non è del tutto “frettolosa”. E’ difficile a volte concretizzare l’arco temporale di un evento, se raccontato da un episodio all’altro. Comunque, in merito a questo ritorno, l’ipotesi che al momento azzardo di più è che sia collegato alla sua anima. Riguardo Katrina, faccio parte anche io del suo Team e fino al finale autunnale ho sempre giustificato il suo voler salvare Abraham, ma in questo episodio il suo atteggiamento ha iniziato a farmi storcere il naso. Per la serie “daccio un taglio Kat visto che a rimetterci è il tuo matrimonio con Ichabod.”
    L’introduzione dell’angelo mi è piaciuta tanto e sarà interessante vedere che risvolto porterà alla storyline.

    • Sì, mi rendo conto delle settimane trascorse all’interno della storia, quello di cui parlo io infatti è unicamente la percezione dello spettatore: indipendentemente da quando questi fatti si sono verificati all’interno della storyline della serie, quello che volevo sottolineare io è che trovo che l’apparente frettolosità nella narrazione rischia di indebolire la forza che certi momenti ricchi di pathos dovrebbero avere. È un punto che ho spesso criticato in Sleepy Hollow, che tende ad avere fretta di risolvere le situazioni in sospeso. Tralasciamo che anche nella mia realtà sono passate 5 settimane da quell’episodio e mettiamoci nei panni di uno che fa binge-watching: quella persona si farà un piantarello per Irving e 40 minuti dopo lo vedrà ricomparire. Non so se mi sono spiegata: la mia “critica”, se così si può chiamare, è rivolta a una caratteristica narrativa che a mio parere Sleepy Hollow ha da sempre.

      Per quanto riguarda Katrina, concordo in pieno con quello che hai detto: potevo ancora accettare le sue ostinazioni prima, ma in questo episodio è stato quasi fastidioso. Ok, autori, volete farci capire che ha sofferto molto per la perdita di Henry e il suo impegno a favore di Abraham è per rifarsi da quello ma, seriously, per me sta funzionando in maniera opposta, rischiano di farle perdere anche quei già pochi fan che ha! xD

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