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Sherlock | Steven Moffat parla della stagione 4 e di Tumblr

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Sherlock | Steven Moffat parla della stagione 4 e di Tumblr

503306661TT00069_66th_AnnuaIl co-creatore di Sherlock Steven Moffat si è portato a casa un Emmy per Miglior sceneggiatura per una miniserie o film, grazie all’episodio della stagione 3 His Last Vow, e nella sala stampa dei 66esimi Emmy Awards ha risposto ad alcune importanti domande mentre andava a festeggiare in stile Wholockian.

Ovviamente una delle prime domande è stata…C’è una data per la stagione 4? “Mi chiedevo quanto ci avreste messo a chiederlo” ha detto Moffat con una risata. “Inizieremo a girare un episodio speciale a gennaio, esattamente nello stesso momento in cui inizio a girare Doctor Who, quindi è fantastico: poi, durante l’anno, gireremo altre tre episodi di Sherlock. Quando verranno trasmessi dipende dalla BBC ed io sono un suo leale servitore e faccio semplicemente quello che mi chiedono”.

Ma saranno in grado di superare la folle stagione 3? “Abbiamo un piano per superare la stagione passata e penso che il nostro piano sia devastante” ha detto Moffat. “Abbiamo praticamente ridotto il cast alle lacrime raccontando loro il piano. Mark Gatiss ed io siamo entusiasti di quello che succederà. Probabilmente più entusiasti di quanto siamo mai stati riguardo a Sherlock e siamo una copia di fan-boys, quindi, onestamente, penso che riusciremo a superare la stagione 3″.

Quando gli è stato domandato quale fosse la sua predizione preferita tra quelle presenti su Tumblr riguardanti la morte e sopravvivenza di Sherlock, Moffat ha risposto: “Non vado su Tumblr: è una risposta noiosa, ma dobbiamo starne lontani, io in particolar modo. I miei amici continuano a dire: ‘Non andare su Tumblr. Sono tutti tremendamente arrabbiati”.

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Con il corpo è in Italia, con il cuore è in Giappone, con la testa è negli USA. Ritiene di avere ottime potenzialità come sceneggiatrice di “finali alternativi” e come moglie di attori talentuosi e affascinanti (magari con l’accento british e le fossette). In una serie cerca persone e non semplici personaggi, mondi più che location, non un sottofondo ma vere e proprie emozioni musicate, vita, non una storyline. Nel suo universo ideale la birra è rossa e il sushi è in quantità abbondante, le Harley Davidson sono meno costose, la frangia non è mai né troppo lunga né troppo corta e il suo favorito arriva incolume al finale di serie. Forse ha troppi smalti, mentre per i tatuaggi, i cani, i gadget di Spongebob e i libri troverà sempre il posto. Tiene pronti la balestra, i viveri e l’hard-disk zeppo di serie: l’Apocalisse Zombie non la coglierà impreparata!

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