
Questa puntata di “Shameless” ha sancito un ritorno alle origini che è stato grandemente apprezzato. La generale calma piatta di tutta la stagione è stata stravolta all’improvviso e contemporaneamente su più fronti, riportando i Gallagher ad agire secondo la loro più intima natura. Situazioni eccessive, ai limiti dell’assurdo e della legalità, talmente estremizzate da portarti a riderne fino a essere piegati in due, anche se la coscienza vorrebbe tanto ricordarti la gravità di ciò che stai guardando; e dietro questa dissacrante comicità tanti spunti di riflessione (e per mettere in ridicolo) la società americana, i suoi stereotipi e i suoi difetti. Questo è lo “Shameless” a cui sono abituata, quello che ho imparato ad amare e di cui, sebbene il cambiamento sia imprescindibile in una serie che va avanti ormai da 8 anni (e si prepara ad affrontare la nona stagione), sentirò sempre un po’ la mancanza.


Questi sono i miei Gallagher, i VERI Gallagher, come dice Ford a Fiona, che si fanno trascinare in casini sempre più grandi di loro, e che poi si dimostrano altrettanto geniali nell’escogitare delle soluzioni per uscirne, ma mettendoci sempre un sacco di cuore, come Fiona con Rusty.
Rimango sempre perplessa su Carl e Ian, e fortemente combattuta, perché ci sono aspetti delle loro storyline che sto adorando e contemporaneamente di cui non riesco a essere convinta al 100%. Kassidy è completamente fuori controllo e fuori dalla realtà, eppure il suo eccesso fa parte di quelle cose che, come dicevo prima, rendono “Shameless” così caratteristico; quello che non mi va giù è la remissività con cui Carl non riesca a tenerle testa. È un sedicenne che è cresciuto nel South Side (e abbiamo avuto una veloce carrellata di tutto quello che ha dovuto passare nella sua vita), che è stato in carcere e poi in un’accademia militare: seriamente non è capace di dire no? C’è un detto molto poco educato che ricorda il sommo potere del fascino femminile e che finisce con “un carro di buoi”, ed è esattamente quello che penso in questo momento di Carl.


Aspetto a pronunciarmi su Lip, perché sono ancora convinta che questo tarlo della co-dipendenza potrebbe trascinarlo a fondo, ma la storia di Sierra è stata talmente drammatica che persino io sarei corsa ad abbracciarla e avrei fatto di tutto per farla sentire al sicuro.
Arriviamo allora alla TOP3 di questa settimana:
- Fiona che manomette il suo stesso appartamento è stata una vera Gallagher, e la scena in cui urla a Ford di prendere il cane come se lo stesse salvando dal Titanic che colava a picco è stata fenomenale!
- Mi ripeto ma la “Gallagher pedicure” è stata la scena migliore dell’episodio e, se non fosse stato per la grandiosa scena della ruspa al cimitero, forse dell’intera stagione.
- Kassidy e il selfie col morto. Non chiedetemi ulteriori spiegazioni ma nel suo totale disagio questa ragazza alla fine mi sta conquistando.
Ridendo e scherzando siamo arrivati alla fine di questa stagione e a un solo passo dal finale ho visto un episodio che ha brillato; peccato, forse, che sia arrivata solo adesso.
Vi lascio con il promo del season finale, e vi ricordo di passare a lasciare un like alla nostra pagina amica.
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