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Shadowhunters | Recensione 2×13 – Those Of Demon Blood

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Shadowhunters | Recensione 2×13 – Those Of Demon Blood

Torniamo ai normali mezzi per le recensioni di “Shadowhunters”.
“Those Of Demon Blood”, tredicesimo episodio di questa seconda stagione, è stato un episodio di passaggio, in un certo senso (o “filler”, volendo usare il gergo appropriato), che ha usato elementi dei romanzi ma, come quasi sempre, li ha stravolti.

Il mio pc è tornato a casa!
Gaudio massimo, anche se i tecnici mi hanno praticamente detto che dovrei mandarlo in pensione.
E quindi eccomi di nuovo qui a scrivere.

Partiamo dalle critiche negative, come sempre, che sono di due tipi: in merito alla trama e in merito ai personaggi.
In merito alla trama i problemi riguardano gli omicidi e l’imprigionamento di Simon, nonché, temo, la questione Max.
Gli omicidi in “Città di Cenere” non sono quelli che abbiamo visto nell’episodio, poiché non sono gli Shadowhunter a morire, bensì i membri delle diverse razze di Nascosti, uno per razza: un giovane Stregone (Elias, che abbiamo invece visto, e visto morire, nella scorsa stagione), un Vampiro, un giovane esponente del Popolo Fatato, e due giovani Licantropi attaccati. E c’è un motivo dietro questi omicidi, motivo che non posso rivelare (sia mai che lo usino). A compierli non è Kaelie, che è una fata cameriera ex fiamma di Jace sempre ben contenta di vederlo e che, soprattutto, ha un ruolo anche nella seconda parte dell’esalogia (già, un altro personaggio morto che doveva essere vivo! Il suo ruolo non è enorme, ma perché farlo poi ricoprire a qualcun altro, se puoi usare il personaggio originale?), ma un altro personaggio. E la questione dei chip sottocutanei è inventata di sana pianta ed è anche assurda.
In più, Simon non viene imprigionato all’Istituto ma ad Alicante, alla Guardia, al suo arrivo (per sbaglio) con i Lightwood, all’inizio di “Città di Vetro”, il terzo volume di “The Mortal Instruments”. Inoltre, non esiste alcuna leggenda di un Diurno che deve diventare il leader perfetto per i Vampiri.
E anche Max (che è troppo piccolo per iniziare l’addestramento, in realtà, avendo otto anni) e il suo rapimento (evento diverso dal libro, in ogni caso) sono ad Alicante, sempre in “Città di Vetro”. Stanno mischiando i romanzi senza neanche inserire gli eventi nei luoghi in cui effettivamente si svolgono.
Per ciò che concerne i personaggi, invece, è out of character Jace che acconsente all’impianto dei chip sottocutanei nei Nascosti. Non lo farebbe mai, nemmeno per un pericolo per Clary; piuttosto, andrebbe a minacciare di morte lentissima e dolorosa oltre ogni misura ogni esponente delle diverse razze di Nascosti pur di avere le informazioni necessarie, ma mai li tratterebbe da esseri inferiori da controllare come bestie.
Jace e Maia. Per di più in un vicolo. In un vicolo, contro il muro, mentre Simon suona. I lettori sanno a cosa mi riferisco. BLEAH.

Infine, la questione, sempre per Jace, del fatto che deve capire chi sia, ovvero accettare di essere un Herondale, cominciare a sentire un legame con questo nome, la sua eredità, è un’anticipazione della seconda parte dell’esalogia.
Isabelle che frequenta un gruppo di supporto mondano. Continuare a ripetersi che almeno la faccenda della dipendenza è finalmente archiviata è la cosa migliore da fare.
Magnus e Dorothea. Lei in pratica sta ricoprendo il ruolo di Catarina Loss, perché come già detto Madame Dorothea appare solo in “Città di Ossa”, il primo libro, in cui per di più muore. Non è una vera strega, è umana. Quindi non esiste alcuna relazione tra i due e di certo nessun flirt. La scena sembra creata appositamente per far vedere Magnus, gettare un altro seme inerente al suo lungo passato e, in sostanza, occupare screen time.

La questione degli omicidi lascia un po’ interdetti chi ha letto i libri, anche perché potrebbe non essere così semplice come appare. Oltra a Kaelie potrebbe esserci di più… Ovvero, potrebbe anche essere implicata la persona che ha preso la Spada Mortale. E anzi, c’è da sperare che sia così.

E ora le critiche positive, che riguardano quasi tutte i personaggi.
La scena di Magnus e Dorothea, in ogni caso, è stata abbastanza carina, Magnus era in character, anche nel look, lo scambio di battute è stato divertente e la musica anni ’20 è stata un tocco di classe.

Simon. Alberto è sempre molto bravo e divertente e ora abbiamo scoperto che sa anche cantare piuttosto bene (lo avevamo già visto nella scorsa stagione, ma in questo episodio ha cantato da solo). E’ stata davvero un’ottima idea, oltre che molto toccante, quella di creare il parallelismo tra il trattamento dei Nascosti e il periodo Nazi-fascista della Seconda Guerra Mondiale, con le torture imposte agli Ebrei e a tutti coloro che furono perseguitati, perché è un parallelismo oltremodo calzante. Le similitudini, nei romanzi, hanno raggiunto l’apice con Valentine e Il Circolo.
La questione politica, con le conseguenze sociali e di diritti civili, è LA QUESTIONE de “Le Cronache degli Shadowhunters”, che parte dagli antenati di Jace, Alec, Isabelle e Clary, raggiunge uno dei culmini con Il Circolo e Valentine, ma non si esaurisce con questi eventi, poiché tutto ciò continua ad avere ripercussioni (molto gravi) anche negli anni successivi, come si vede in “The Dark Artifices”, la nuova trilogia della quale è appena uscito il secondo volume in Inglese, “Lord Of Shadows”, e che si svolge tra Los Angeles e Londra cinque anni dopo la fine degli eventi di “The Mortal Instruments”.
Per questo motivo, tali parallelismi sono importanti, poiché permettono di capire la profondità, la complessità e la gravità del tema che viene trattato nella saga nel suo complesso. Il punto centrale di questa storia non è l’amore, ma il tema politico e sociale.





Tra Simon e Maia, inoltre, è stata carina la scena in cui hanno parlato di Jace, in cui Maia ha fatto un bel discorso ed è stata toccante la sua comprensione di Jace. A parte la scena del vicolo, di solito le interazioni Jace-Maia sono divertenti.

I Lightwood. Max è un piccolo Nerd, quindi non è stata una cattiva idea renderlo così sveglio, ma è un po’ troppo aggressivo. Il Max dei romanzi è un cucciolo adorabile.
Isabelle sta tornando a essere se stessa, come testimonia la sua frase “Noi siamo i Kennedy”, davvero da lei (anche se tecnicamente i giovani Shadowhunter non sono proprio ferratissimi sulla Storia mondana), anche perché non c’è forse famiglia più orgogliosa dei Lightwood e Isabelle in tal senso ne è un’ottima esponente. Una frase che, per di più, ha alleggerito la questione Herondale, che è stata portata un poco all’eccesso; la realtà, infatti, è molto più semplice: ci sono varie famiglie, dinastie, che spiccano più di altre nella società Shadowhunter, tra le quali vi sono gli Herondale, per l’appunto, i Lightwood, i Fairchild, i Morgenstern, i Carstairs, i Blackthorn… ma nessuna di esse è al di sopra delle altre. Tutte sono le dinastie più importanti all’interno della società degli Shadowhunter, hanno un passato estremamente illustre ma anche enormi e innumerevoli scheletri nell’armadio e periodi bui.


L’incontro di Isabelle con Raphael, inoltre, ha permesso di aggiungere un altro tassello alla storia degli Shadowhunter, la caccia ai Nascosti che nell’antichità veniva praticata “per sport”, elemento introdotto in “The Infernal Devices” (la trilogia ambientata nella Londra di fine Ottocento) e ne “Il Codice degli Shadowhunter”. Il loro dialogo è stato molto interessante.
Alec sempre meraviglioso, anche al capezzale di Clary. Fermiamoci un attimo a valutare quanto sono belli Alec e Jace insieme in missione. Parabatai Love.
Bellissima, poi, la scena a tre Jace, Alec e Isabelle, per il discorso sull’essere leader e fare la cosa giusta, davvero un momento fantastico, così come, precedentemente, il discorso di Alec a Imogen Herondale, che ancora una volta ha posto l’accento sulla questione politica.


Clary ha avuto il suo momento di gloria nel fantastico discorso all’Inquisitrice e a Jace, quando ha scoperto dei chip. Quella è la Clary che i lettori conoscono, pronta a infiammarsi ed esplodere di indignazione, rabbia, e risplendente di giustizia divina dinanzi alle atrocità e alle ingiustizie.

Infine, Jace.
Voglio partire da due piccole precisazioni inerenti all’episodio della scorsa settimana, precisamente in merito alla scena di allenamento. I due salti mortali che abbiamo visto fare a Jace magari non sono stati realizzati nel migliore dei modi (anche se non è diverso da ciò che si vedeva in altri show del genere), ma quelle sono precisamente le abilità di Jace, sono cose che lui fa ogni giorno, senza nemmeno rendersene conto perché per lui è naturale, e nei libri è chiaramente detto. La frase con la quale lo abbiamo visto ribattere a Imogen Herondale che aveva appena detto “Lei è la figlia di Valentine”, ovvero “Abbiamo finito per oggi”, dimostra la sofferenza che lui ancora sente per essere stato cresciuto da Valentine, la paura… tutti elementi che i lettori ben conoscono grazie a “Città di Vetro” e “Città degli Angeli Caduti”.
E ora veniamo a questo episodio. Innanzi tutto, finalmente vediamo Jace schifato davanti a Clary e Simon! Era ora. In secondo luogo, è stata del tutto in character la sua frase sul fatto che deve capire bene a cosa appartiene, qual è il suo posto, visto che ha tre cognomi (Lightwood a parte), ma sa di essere ancora sempre lo stesso Jace di prima.

La questione non è da sottovalutare, perché è un punto centrale dell’evoluzione di Jace. In fondo, è solo un ragazzo (giovane uomo nello show) che è cresciuto credendo di appartenere a una famiglia con la quale, invece, non ha niente a che fare e per la quale è un estraneo (i Wayland), è diventato un Lightwood per adozione e amore, ha scoperto poi di essere un Morgenstern, con tutto il bagaglio che ne consegue (in quanto figli di Valentine), per poi sentirsi dire che nemmeno con questa famiglia ha niente a che fare (da un punto di vista biologico) e, infine, scoprire di essere un Herondale, famiglia con la quale all’inizio non sente alcun legame. Jace è un ragazzo che di colpo si ritrova senza radici e deve capire qual sia il suo posto nel suo mondo.


In tal senso, le interazioni con Imogen Herondale, per quanto inesistenti nei libri (poiché per tutto “Città di Cenere” e i due terzi di “Città di Vetro”, secondo e terzo romanzo della saga, Jace crede di essere il figlio di Valentine) non sono un elemento negativo, anzi. Sono dei bei momenti; Imogen è più malleabile di come appaia in “Città di Cenere” (in cui in sostanza è come l’abbiamo vista nel processo a Isabelle la scorsa stagione, per tutto il libro), ciò nondimeno le loro interazioni sono plausibili in quanto viene detto esplicitamente che l’Inquisitrice è diventata fredda, rancorosa e spietata proprio in seguito alla perdita del figlio Stephen e qui, come dice espressamente lei, si ritrova dinanzi a un miracolo: un nipote, che per di più assomiglia moltissimo al padre.
La descrizione che Imogen Herondale fa di Stephen e Céline, poi, è presa dai romanzi, soprattutto per l’aspetto fisico. La frase “Gli occhi sono quelli di tua madre” (che pure non si dovrebbe riferire al colore, che per Jace è determinato dalla maggiore quantità di sangue angelico, ma alla forma, all’espressività) è presente nei libri.
[Piccole precisazioni proprio in merito ai genitori di Jace, visto che qualcuno me lo ha chiesto: in realtà il periodo di tempo indicato, ventitré anni, è troppo lungo, poiché Céline era incinta di otto mesi quando Stephen fu ucciso da Valentine, seguito proprio da Céline (e a proposito: la versione ufficiale della morte di Céline è il suicidio, ma lo zampino di Valentine è presente anche nella morte di lei) e Jocelyn era incinta di Clary (da poco). Posto che Clary ha diciotto anni nello show e che Jace è di circa sei mesi più grande di lei (Alec ha un anno più di Jace e ha circa la stessa età che avrebbe Jonathan, il primogenito di Jocelyn e Valentine), è chiaro che non possono essere passati ventitré anni dalla morte di Stephen e Céline.]
Quei momenti tra Imogen e Jace servono a costruire la sua evoluzione da Jace Wayland a Jace Herondale e, come sa chi ha letto i libri, per Jace diventare un Herondale è un’evoluzione enorme, poiché significa accettare di prendere una posizione chiara nella loro società, nel Consiglio e, dunque, assumere su di sé delle grandi responsabilità, diventare un leader.

 

Bene, per questa settimana mi fermo qui e vi lascio con il promo del prossimo episodio, “The Fair Folk”. La Corte Seelie sta arrivando.

Ricordatevi di passare in queste meravigliose pagine per news, aggiornamenti e spoiler settimanali sugli episodi, news sui nostri personaggi preferiti e tanto altro!

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Shadowhunters Fino Alla Morte. Giuro Sull’Angelo

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Sam
Simona, che da bambina voleva diventare una principessa, una ballerina, una cantante, una scrittrice e un Cavaliere Jedi e della quale il padre diceva sempre: “E dove volete che sia? In mezzo ai libri, ovviamente. O al massimo ai cd.” Questo amore incondizionato per la lettura e la musica l'ha portata all'amore per le più diverse culture (forse aiutato dalle origini miste), le lingue (in particolare francese e inglese) e a quello per i viaggi. Vorrebbe tornare a vivere definitivamente a Parigi (per poter anche raggiungere Londra in poco più di due ore di treno). Ora è una giovane legale con, tralasciando la politica, una passione sfrenata per tutto ciò che all'ambito legale non appartiene, in particolare cucina, libri e, ovviamente, telefilm. Quando, di recente, si è chiesta in che momento, di preciso, sia divenuta addicted, si è resa conto, cominciando a elencare i telefilm seguiti durante l'infanzia (i preferiti: Fame e La Famiglia Addams... sì, nel fantasy ci sguazza più che felicemente), di esserci quasi nata. I gusti telefilmici sono i più vari, dal “classico”, allo spionaggio, all'ambito legale, al “glamour”, al comedy, al fantastico in senso lato, al fantascientifico, al “giallo” e via dicendo. Uno dei tanti sogni? Una libreria. Un problema: riuscirebbe a vendere i libri o vorrebbe tenerli per sé?

10 COMMENTS

  1. Le tue recensioni sono le migliori! Come sempre sono d’accordo con te su tutto!
    Non ho apprezzato per niente l’ultima scena tra Maia e Jace, soprattutto perchè assomiglia a QUELLA scena di CoFA che amo e che è una delle mie preferite (mancava la pioggia e poi era uguale).
    Mi è piaciuto il riferimento di Raphael al libro di TDI e secondo me l’hanno inserito piuttosto bene.
    Non mi convince invece il rapporto tra Imogen e Jace e spero che dicano qualcosa in più su Stephen (com’è morto, con chi era sposato prima e il perchè è diventato così).
    Non sono neanche d’accordo con la descrizione della mamma di Jace, che non è mai stata descritta come forte e fiera (come dice Imogen a Jace) anzi se non ricordo male era il contrario: debole e remissiva e che appunto si suicida per il dolore dovuto alla morte del marito.
    Ultima cosa, vedendo il prossimo trailer spero non rovinino la scena della corte Seelie!!

    • Ciao! Addirittura… Grazie mille! 🙂

      Dio, la scena tra Maia e Jace. Perché, perché, PERCHE’EEEEEEEE?????!!!!!
      Esatto, proprio a QUELLA scena mi riferivo.
      Le ho girate a mille.

      Sì, quel discorso tra Isabelle e Raphael è un punto positivo dell’episodio.

      Su Imogen e Jace: beh, ovvio, queste cose non esistono. Quello che io intendevo dire, spero si sia capito, è che probabilmente avremmo visto qualcosa di simile (creato meglio, ovvio) se Cassandra li avesse fatti interagire dopo la scoperta di Jace (non facciamo spoiler!). Imogen adorava il figlio, è detto chiaramente nei libri, anche da Valentine, quindi avrebbe di certo mostrato l’adorazione per il nipote.
      E in ogni caso quei momenti sono funzionali per Jace, nello show.
      Beh, come sia morto Stephen più o meno è stato detto, speriamo aggiungano i particolari che mancano, sì.

      Sulla descrizione di Céline io intendevo quella fisica. Al “Era forte e fiera” mi sono messa a ridere. Céline era come un fiore di vetro che si rompe solo a guardarlo, altro che forte e fiera.

      La scena della Corte Seelie… eh, ci sarebbe una rivoluzione se facessero errori. Già abbiamo capito che mancherà Isabelle.

      Grazie ancora! 🙂

  2. Ciao Sam! Welcome back! 😀
    Ho trovato mooolto, mooolto inutile la puntata di lunedì…
    Anche se sono da poco nel mondo dei libri di Shadowhunters ho trovato praticamente tutto fuori posto (a parte qualche piccola cosa come hai citato tu, per es il disgusto di Jace per Simon e Clary… e finalmente, aggiungere!)

    Per il resto ho storto quasi sempre il naso, e alla fine, soprattutto dopo la scena di Maia e Jace e la conclusione della puntata l’unica cosa che mi è uscita dalla bocca è stato “mah”.
    Non mi sono piaciuto neanche i Malec, le cui scene mi piacciono sempre… la serata di Magnus e Dot avevo capito da subito dove sarebbe andata a finire… e ho avuto paurissima che finisse in un altro modo e fortunatamente non hanno combinato pasticci. Ho amato il discorso di Magnus sul fatto che lui è una persona che ama un’unica anima per volta (se ricordo bene).. insomma, anche se con Alec non va splendidamente perchè è dalla scorsa puntata che non sono sulla solita lunghezza d’onda, non riempe quel vuoto in maniera idiota…e meno male. Solo che non mi è piaciuto come si chiariscono i Malec alla fine… “Magnus hai ragione… ti amo” e io “whaat?” … fosse così semplice risolvere le cose…

    Maia e Jace.. sapevamo benissimo dove sarebbero andati a parare.. quell’astio, che fa salire la tensione sessuale e la scena finale era inevitabile!
    Quando hai scritto della scena finale, che succede in un vicolo mentre suona SImon e i lettori sanno a cosa ti riferisci, volevo chiederti: ti riferisci a qualcosa che io devo ancora leggere (ti ricordo che sono arrivata a Città di Vetro dell’esalogia) o è già avvenuto e io non me lo ricordo? (non voglio troppi spoiler, se non l’ho letto dimmi solo di no, grazie 😀 )

    Ho provato però a guardare la puntata da “non lettrice” e comunque mi ha fatto storcere il naso lo stesso. Ho trovato troppe storyline aperte così a caso per portare comunque a nulla.

    Mah.. speriamo nella prossima!

    • Grazie!
      Il pc è tornato a casa! Ora speriamo che ci resti e in buona salute.

      Piuttosto inutile l’episodio, sì, decisamente.
      E’ TUTTO FUORI POSTO. Lo è in senso letterale.

      La scena di Maia e Jace: PERCHE’EEEEEEEEEE??????????!!!!!!!!!!!
      Sì, è una cosa che devi ancora leggere. Nel quarto libro di The Mortal Instrumens.

      Magnus e Dorothea: era evidente che lei ci avrebbe provato, già dagli sguardi che gli lanciava. Voglio Catarina, piuttosto (tu ancora non la conosci, ma la amerai).
      Quindi con Alec sì, non è stato niente di che, giusto un dare screen time per mantenere gli ascolti. Bah.

      Beh, nella prossima ci sarà Sebastian. Un punto a suo favore. 🙂

      • Sam colgo l’occasione per chiederti: ho trovato in libreria “Shadowhunters. Il codice” e ”
        Storia di illustri Shadowhunters e abitanti del mondo dei Nascosti” non me ne avevi parlato in un commento nel quale ti chiesi quali libri leggere… non sono indispensabili alla storia, posso evitarli o comunque leggerli con calma?

        • “Il Codice degli Shadowhunters” è letteralmente Il Codice citato da Jace e gli altri, sul quale i giovani Shadowhunter studiano. Puoi leggerlo mentre leggi la seconda trilogia di The Mortal Instruments o subito dopo. Con calma.

          “Storia di Shadowhunters Illustri e Abitanti del Mondo dei Nascosti” potrai leggerlo solo molto più avanti, è spoiler.
          Non te l’avevo citato perché non era previsto che uscisse in Italia, all’inizio.

          • Grazie mille Sam!
            Sì, il Codice avevo capito che era quello anche perchè è illustrato… ma leggerlo mi farebbe sentire come Tessa, all’inizio della trilogia che entra nel mondo degli Shadowhunters.
            Grazie per il consiglio, l’altro allora lo leggerò molto più in là! 😀

  3. Mi associo al “Mah” relativo alla puntata, più che altro tutto al momento sbagliato, personaggi sbagliati.
    Kaelie, anche no, quando è apparsa ero felicissima, ma poi vederla usata così, perchè? Piuttosto introduci una fata a caso, non lei che nei libri ha un destino ben diverso.
    Poi bo, “Mio fratello è morto e adesso ammazzo tutti”, ma sul serio??
    Spero che la mente dietro agli omicidi sia ben altra e che la questione non sia finita qui.
    Dorothea, anche no 2.0. A parte che c’ha 1000 vite, ma appunto, hanno unito Catarina (per il lato confidente) a Tu-sai-chi (per il lato romantico), di nuovo, perchè? Era proprio utile questa scena?
    Datemi la mia amata Catarina Loss piuttosto!!!!!
    Belle le scene “politiche”, hanno reso tutto molto più attuale,
    il bello dei romanzi, come dici tu, è proprio che alla fine non contano Nascosti, Mondani, Shadowhunters, fantastico Alec in questo senso.
    Jace, un pò Out Of Character, ero allibita quando acconsente alla storia dei microchip, ma per fortuna si riprende alla fine dell’episodio.
    Maia e Jace no, no, no, no, no, no, no. Non solo perchè QUELLA scena era riservata a qualcun altro, ma perchè non ha proprio senso. Ma piuttosto fatelo quagliare con una qualsiasi fata se proprio deve consolarsi. Con Maia non ha proprio senso.
    Questo loro affidare scene a personaggi a cui originariamente non appartengono è un vero peccato, come la scena post-sesso tra Simon e Clary della puntata scorsa, perchè?
    Mi fa piacere che attingiate dai libri, ma allora replicate le scene come andrebbero fatte, non cambiando i personaggi.







    INIZIO SPOILER

    Max, per un attimo ci ho sperato, anche se sarebbe stato il luogo e il momento sbagliato, ma non so se avranno mai il coraggio di inserire quella scena, se mai dovessero farlo accadere avrebbero tutta la mia stima e ammirazione.
    Nei libri è stato il momento in cui ho capito che Cassandra aveva le palle e l’ho apprezzata ancora di più per quella scelta (scelta che poi ha avuto ripercussioni nei romanzi sucessivi).







    FINE SPOILER (spero di averlo inserito bene!)

    La scena tra Isabelle e Raphael è stata bella e non inutile per una volta, lo ammetto il loro flirtare (yin fen a parte) è la deviazione dai romanzi che più apprezzo, ma forse perchè Raphael lo shippo pure coi lampioni 😀

    Concludo il mio come sempre chilometrico commento, mi aggrego a chi ha detto che le tue recensioni sono fantastiche!!

    • Ciao!
      Rispondo subito perché tra un’ora siamo in diretta live e devo prepararmi.

      Su Kaelie concordo su tutto. Potevano inserire una fata a caso, perché continuare a uccidere personaggi che devono vivere e lasciare vivi personaggi che devono morire? Ogni riferimento a Dorothea (per di più mi si ribalta lo stomaco a chiamarla Dot) è puramente voluto.

      Ha mille vite! XD XD XD
      Hai proprio ragione in effetti, l’ho pensato spesso anche io: “È ancora viva?!”
      Che poi, è vero che la Constantin non possiede altro oltre ai diritti di TMI e The Infernal Devices, quindi non possono usare altri personaggi a meno di non essere espressamente autorizzati, ma Catarina è presente in TMI, quindi possono usarla.
      La scena serviva solo a mostrare Magnus e Harry che balla e occupare screen time. “Fa figo, mettiamolo”, peccato che questo non sia Guardiani della Galassia.

      Jace e Maia HELL NO.

      Sì, i riferimenti politici e sociali sono una buona idea davvero.

      ATTENZIONE SPOILER







      Max… eh, chi lo sa. Io temo per il no, ma spero per il sì.







      FINE SPOILER

      Anche una mia amica accoppierebbe Raphael anche con i pali!
      Io sto avevdo questa reazione su Sebastian, grazie a Will. In più ho visto la clip della prossima settimana e continuo a dirgli “Accoppiati anche col muro, va benissimo!”

      Eh, cavolo, GRAZIE MILLE! 🙂

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