Questo è Scandal. Questo è il vero ritmo dello show, quello a cui siamo abituati dall’episodio pilota ed è, senza dubbio, la caratteristica che lo distingue dagli altri show. Ricordo quando ho finito di vedere la prima stagione, non sapevo come respirare. Ed è proprio questo che mi ha catturata.

Sorprendentemente (quasi) tutti i personaggi in questa puntata mi sono piaciuti, a partire da Fitz. Shonda ha ascoltato le mie preghiere e finalmente ha donato un po’ di spina dorsale al cosiddetto leader del mondo libero. Il presidente degli Stati Uniti ha finalmente fatto la voce grossa mettendo a tacere il capo della CIA e avendo l’idea (pazzesco, ragazzi) di incastrare Andrew facendo testimoniare Elizabeth contro di lui. E’ questo l’atteggiamento che ho sempre sognato per questo personaggio: disposto a collaborare, ma allo stesso tempo capace di imporsi sugli altri. Considero questa una grande prova di forza ,per quanto piccola, per il nostro presidente e spero che, nel tempo rimastogli, continui così. Si, dico nel tempo rimastogli non perché Shonda lo voglia annientare(beh non si sa mai!), ma per quello che ha detto Mellie, per il suo desiderio.

Sono rimasta molto colpita dal momento fra i coniugi Grant perché credo siano passati “al livello successivo” nella loro relazione. Come ho detto nella scorsa puntata, Mellie ha lavorato per la squadra e Fitz se n’è accorto. Se n’è accorto e ha capito di non poter distruggere il desiderio della donna che gli è stata accanto per tutti quegli anni: diventare presidente degli Stati Uniti d’America. La prima risposta a questo è stata «Oh..» perché credo che, in cuor suo, Fitz sappia che Mellie sarebbe un presidente migliore di lui. Il più grande desiderio di Fitz sarebbe riavere Jerry e Olivia, mentre quello di Mellie, oltre a sognare di poter riabbracciare il figlio, è governare un paese. Non vedo questo desiderio come l’ultimo gradino della scala che Mellie ha continuato a scalare per tutti questi anni, non lo vedo come il raggiungimento del potere che ha sempre desiderato; non solo per lo meno. Credo che il desiderio di Mellie sia quello di far sentire la sua voce. Per tanto tempo è stata nell’ombra e ha sopportato ed ora pensa che sia arrivato il suo momento di brillare e anche Fitz lo pensa e l’ha dimostrato accettando di lasciarla passare liscia ad Andrew.
Immenso è stato anche Cyrus. Non lo vedevo così agguerrito, così Cy da tanto tempo. Il modo in cui si è rivolto ad Andrew, in cui ha messo alle strette Elizabeth, in cui a messo a tacere il capo della CIA è stato fantastico. Ho visto di nuovo quell’uomo potente che conoscevamo, quell’uomo che ha fatto gioco di squadra con il presidente e che non ha cercato di comandarlo, l’uomo che era all’inizio.
Anche i gladiators sono stati più gladiators. Far entrare in gioco Maya Pope è stato geniale e lei è completamente pazza.

Il mondo il cui ha zittito Rosen con un miagolio mi ha fatta sbellicare dalle risate. Ci voleva qualcuno che mettesse a tacere David Tappezzeria Rosen! C’è da dire che Maya, come ha sempre fatto, ha preferito badare ai suoi interessi personali piuttosto che affrettarsi a salvare la figlia. Ma cosa potevamo aspettarci da una terrorista?! In questa situazione probabilmente Rowan avrebbe fatto di più umanamente parlando, perché per quanto malato ha sempre avuto a cuore (si, in un modo distorto) gli interessi della figlia. Ora, però, dopo l’attentato alla sua vita mi chiedo se verrà chiamato a “giocare”.
I giochetti di Maya, hanno portato Huck alla sua debolezza… O meglio ad essere un brutale assassino, un animale come lo ha definito Jake. Ammetto che anche io, come Jake, non ho potuto non notare una vena di pazzia nello sguardo di Huck; qualcosa di peggiore del solito. Credevo, come Quinn, che avesse ritrovato un equilibrio grazie al figlio (i personaggi della abc cominciano a sparire come quelli della cw), ma evidentemente non è così. Il piacere animalesco che prova Huck nell’uccidere non è certo normale o giustificabile per quanto siano cattive le persone che ha massacrato. Una differenza fondamentale nel comportamento di Huck e Jake è stata proprio l’approccio ai corpi macellati senza vita: mentre Huck godeva nel macellarli, Jake provava disgusto nello staccare le teste. Il mondo in cui poi Huck ha descritto cosa sarebbe successo ad Olivia ha fatto capire a Quinn che forse c’è davvero qualcosa che non va in Huck; forse ha toccato il fondo e non riesce a tornare su. Non credo che sarà una storia senza conseguenze.

Il discoro di Abby a Rosen ,mi ha spezzato il cuore. «Over a Cliff» dei gladiators è la colla che li ha sempre tenuti uniti, Liv li ha sempre tenuti uniti ed Abby ha capito di aver perso non solo la sua migliore amica, ma anche il suo posto nell’arena. Una volta entrato nell’arena, non hai una vera via di fuga. Abby è fuggita, ha smesso di essere un gladiatore ha smesso di combattere ed ora è fuori dal cerchio e credo si sia resa conto dello sbaglio che ha commesso.

Altro momento wow della puntata è stata l’uccisione di Ian. Come direbbe Julie Cooper è stato proprio un colpo «gobbo», ma che shock! Queste sono le uccisioni alla Shonda che adoro. Pshyco Gus ha rivoltato la situazione mettendo in seri guai Olivia che stavolta non è riuscita a salvarsi nemmeno con le sue parolone. Sebbene io ami che Olivia, la maggior parte delle volte, sia senza paura (il modo in cui ha rifiutato Gus ), a volte penso si sopravvaluti. Ancora mi chiedo che prove abbiano i compratori del fatto che lei è la donna che controlla il presidente. Come fanno a saperlo? Che prove ci sono? Hanno creduto sulla parola ad Ian? Sarebbe ridicolo. Andrew lo sapeva perché ha osservato Liv e Fitz, ma gli altri terroristi come lo sanno? Tutte le voci su Fitz e Olivia erano state messe a tacere, quindi come?
Questo ed altro prossimamente su Mistero.
Puntata davvero ben fatta, personaggi al loro meglio, nessun momento per respirare, ottimi colpi di scena. Voto :8

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