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Scandal | Recensione 4×03 – Inside the Bubble

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Scandal | Recensione 4×03 – Inside the Bubble

Ed eccoci al terzo episodio di questa quarta stagione di Scandal. Un episodio che finalmente smuove un po’ le acque su diversi fronti.

The Gladiators
Quinn costretta da Jake a passare la notte con Charlie, non smette di stupirmi. Se penso alla ragazzina smarrita della prima stagione dico THAT LITTLE GIRL WHO?! Charlie ha ragione: Quinn è più forte, più tenace e più sicura di sé di quanto non lo sia maia stata. Ha steso Charlie sia verbalmente e sia fisicamente in men che non si dica e sebbene da un lato le loro scene mi abbiano fatto sorridere, i loro dialoghi mi hanno fatta nuovamente riflettere su questo personaggio. È Charlie, infatti, ad accendere la miccia dicendo che si sente solo e vuoto e, sorprendentemente, Quinn ribatte con sicurezza che lei non si sente in quel modo. Ed io le ho creduto. Le ho creduto nonostante il bacio dato a Charlie, nonostante lo sfogo fatto a Liv ed Huck. Quinn è stata vuota e sola per tutta la terza stagione: era smarrita, senza sapere chi fosse, senza un vero scopo; ma ora non è più così. Quinn ha capito chi sono le sue persone: Olivia, Huck, Abby sono le sue persone e farebbero di tutto per lei e, finalmente, questo l’ha capito. A volte, nella vita, benché si sappia di appartenere ad un posto, di appartenere a delle persone è necessario fare degli errori per capirlo.

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E a volte queste persone sono talmente risucchiate dai loro problemi personali da non accorgersi che sei sparita per ore, come nel caso di Quinn, e in quel caso è compito nostro farsi sentire e Quinn si è fatta sentire. Si è fatta sentire eccome, perché il messaggio è arrivato forte e chiaro. «Ti verrò a cercare la prossima volta» Ho apprezzato molto le parole di Huck, che finalmente, ha fatto un piccolo passo verso Quinn, dimostrando che ci saranno sempre l’uno per l’altra.

Abby/Gabby è un gladiatore solitario: è stata la prima ad allontanare Olivia, ma allo stesso tempo è anche la prima a correrle incontro per parlarle da amica rendendosi però conto che – per il momento- non può farlo. Anche Liv ha giocato la sua bitch card non volendole parlare della tizia di Lost loro amica ma, hey, Gabby sei stata la prima a spalancare le fauci al ritorno di Liv!
Mi è piaciuta, però, Abby alla Casa Bianca. L’episodio è iniziato mostrandoci una Gabby insicura, senza fiducia in sé stessa, fragile; ma la puntata è finita mostrandoci una donna nuova: più schietta e più sicura. Ho adorato il modo in cui si è data da fare per salvare la First Lady da un ulteriore figuraccia ed è stato davvero bello anche il momento con Fitz; finalmente Abby ha fatto sentire la sua voce – persino al presidente degli Stati Uniti- rinfacciandogli che non si era nemmeno degnato di imparare il suo nome e pretendendo delle scuse. D’altronde è solo delle forti personalità che ci si ricorda no?! Ed Abby doveva dimostrare di averla se voleva continuare ad occupare il posto di Olivia.

Rimanendo in ambito Casa Bianca devo dire che mi ero entusiasmata molto all’idea che Mellie cominciasse a lavorare a qualcosa che l’appassionava – più precisamente ad un caso di cronaca nera- perché avrei davvero voluto che la First Lady potesse mostrare le sue doti da avvocato.

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Ma si sa, avere così tanto potere è un dono e una maledizione; infatti non potevamo aspettarci che gli avvocati convocati non fossero intimiditi ed impauriti dalla presenza della First Lady ed, inoltre, Mellie non poteva pensare che le sue informazioni fossero le stesse – se non addirittura migliori- di quelle provenienti dal mondo esterno: purtroppo, o per fortuna, essere al vertice della Casa Bianca significa anche essere in rinchiusi in una palla di cristallo e questa volta Mellie ha dovuto pagarne lo scotto. Mi è dispiaciuto molto vederla ricadere nello sconforto; spero che possa trovare presto qualcosa che possa riempire almeno una parte del vuoto lasciato dal figlio.

Cyrus, il nostro diabolico Cy è stato accecato da questo sexy gigolò ; facendosi fregare in tutti i sensi.

Da una parte penso che sia impossibile che il nostro genio del male si lasci ingannare in questo modo banale, ma dall’altra non posso fare a meno di pensare a quanto possa sentirsi lusingato nel ricevere un genere di attenzione di cui aveva disperato bisogno. Temo il momento in cui la verità verrà a galla e se succederà troppo tardi non sarà una distruzione solamente professionale, ma anche emotiva perché penserà che tutti quelli che lo guarderanno in futuro lo faranno perché vogliono qualcosa da lui e non perché vogliono lui.

Jake… Non ha mai smesso di giocare con il fuoco e penso che questa volta si scotterà. I mean, rivelare a Papa Pope che sai che è colpevole degli omicidi di Jerry ed Harrison mentre sei in casa sua e mentre ha in mano un coltello da macellaio non è di certo un’idea geniale. Ho seriamente avuto paura per la sua mano – e non solo – quando Commando ha piantato il coltello sulla tavola promettendogli che sarà lui ad osservare Jake mentre morirà e non il contrario. Sicuramente non ne verrò fuori niente di buono, soprattutto per il mio nostro Jake che non ha alcuna intenzione di mollare la presa. Kudos, come sempre, a Joe Morton per l’interpretazione impeccabile e degna di nota.
Gli Olake, intanto, giocano a “Prova a Prendermi”. Quando a Jake interessa Liv lei è su Fitz un altro pianeta e quando ad Olivia interessa Jake lui e preso da Eli Pope e altre cose. Nonostante creda che i sentimenti di Jake per Olivia siano sinceri e che Olivia ami Jake in un certo modo – modo completamente diverso e non equiparabile al modo in cui ama Fitz – credo che si stiano usando a vicenda: Jake vuole tenere sotto controllo Rowan, mentre Olivia vuole avere un fidanzato con cui stare alla luce del sole. Vediamo dove ci condurrà questa storia. Per come la vedo io e citando Shonda: The storm is coming.

Puntata tiepida, dal ritmo più leggero rispetto al solito. Voto: 7

P.S. Il cappello bianco di Rosen è andato a farsi fottere e con esso anche la sua integrità e le sue palle.

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Linguist, writer, reader, filmgoer and totally addicted to telefilm. Studia lingue, le ha sempre studiate e sempre le studierà. Fin dalle elementari ha sempre e solo avuto in testa l'inglese, ora sa anche francese, spagnolo, russo e tedesco, ma se avesse tempo imparerebbe tutte le lingue del mondo. La sua vita da strega.. Ehm cioè filmica e telefilmica è cominciata con Hocus Pocus, poi con Charmed ed infine con Harry Potter (sì, è fermamente convinta che il mancato arrivo della sua lettera sia stato solo una svista del sistema postale italiano – qui girano solo gufi ubriachi- ù.ù ). Non essendo stata convocata a Hogwarts ha passato l'adolescenza prima a Capeside con Dawson e la sua compagnia, poi a Stars Hollow dalla famiglia Gilmore ed infine ha deciso di frequentare i “quartieri alti” di Orange County in compagnia di Ryan, Seth, Summer e Marissa e dell'Upper East Side cercando di scoprire chi fosse Gossip Girl. Per guarire la sua dipendenza da quella gioventù ricca; è andata a farsi curare al Seattle Grace Hospital, luogo dove fa ritorno ogni anno anche se Shonda cerca di ucciderla. Deve confessare, però, che gironzolando per Mystic Falls e per Beacon Hills ormai è abituata a rischiare la vita. Nel tempo libero legge, legge, legge e scrive, scrive, scrive. Sogno nel cassetto: vivere a New York e scrivere sul cinema. Piano B: piazzarsi davanti agli studios di Los Angeles e, in qualche modo, farsi assumere. Motto: A volte possiamo far avverare i sogni. Non succede spesso, ma quando possiamo dobbiamo farlo.

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