
Giovedì notte negli States è andato in onda un nuovo episodio di Scandal, il terzo di questa terza stagione; un episodio che mi ha tenuto col fiato sospeso per tutto il tempo, che mi è piaciuto, davvero bello. Un inizio col botto per Scandal che fino a questo momento non delude. C’è un però: nonostante l’episodio mi sia piaciuto, si può considerare un episodio filler perché la storia è abbastanza auto-conclusiva e non aggiunge quasi niente di nuovo alla trama principale. In più questa puntata non era assolutamente come me l’aspettavo: io non leggo spoiler, non guardo gli sneak peek che ogni settimana vengono rilasciati, e quindi arrivo a vedere l’episodio senza sapere cosa aspettarmi. M’immagino come può essere però e mi aspettavo qualcosa di diverso: nello scorso episodio Olivia ha fatto di tutto per liberare Jake, e quest’ultimo appare nell’episodio si e no per 5 minuti in totale; mi aspettavo facessero un minimo di conversazione e, a parte i cinque minuti finali, in cui Olivia ha una sconcertante epifania, non succede sostanzialmente niente. Un accenno viene fatto all’operazione “Remington”, ma sostanzialmente niente di concreto ci è stato proposto. Di positivo c’è che abbiamo rivisto all’opera Olivia, i suoi Gladiators, anche David Rosen, che negli scorsi episodi sembrava essersi trovato là solo per puro caso.
HUCK, OLIVIA ED ELI
In questo episodio, il rapporto fra Olivia e Eli viene quasi praticamente lasciato da parte. Nonostante Olivia non abbia di persona a che fare col padre, le implicazione dell’essere una sua discendente sono ben evidenti. L’epifania che Olivia e Huck hanno avuto nel finale di puntata è qualcosa di terrificante, una sensazione che penso lasci un terrore non descrivibile.
Partiamo da Huck. L’uomo credeva che una volta ottenuta la vera identità di “Commander”, sarebbe riuscito a gestire la questione in maniera ragionevole e distaccata, come gli è stato insegnato. Decide così di pedinare Eli aspettando il momento giusto per ucciderlo: già da inizio episodio si capiva lontano un miglio quali fossero le intenzioni di Huck. Però l’uomo, al momento della verità, non riesce a premere il grilletto e ad andare in fondo alla questione. Anzi il povero ragazzo agisce esattamente secondo il volere di Eli: infatti non riesce a premere il grilletto e anzi addirittura porta a termine un lavoro per Eli. E come se fosse sotto effetto ipnotico, o di un incantesimo, Huck entra nella roulotte e fa esattamente ciò che Eli vuole. Il “Commander” sapeva di esser pedinato e come Huck avrebbe fatto marcia indietro. O.O (la mia espressione davanti a quella scena). E qui arriviamo al momento più significativo della puntata.


Queste scene sono state incredibilmente tristi e dolorose da vedere: nel volto di Huck si vede proprio il terrore al pensare di essere una mera pedina, una proprietà. Non sente di essere una persona, ma un oggetto, un burattino in mano ad uno psicopatico, un folle, che non può essere fermato. E se le cose son difficili per Huck, pensate per Olivia quanto possa essere difficile: probabilmente porta ancora un po’ di dolore per ciò che è il padre in realtà, probabilmente è la cosa più difficile da accettare, però il fatto di non poter chiudere tutti i ponti con quell’uomo con cui ha un legame di sangue, e che più cerca di allontanarsi, più lui stringe la sua morsa su di lei. E la sensazione avuta nel finale di puntata, è che Olivia non riuscisse a respirare, che le mancasse il fiato per il dolore al pensiero di avere un tale padre, il tutto aggravato dalla sensazione di panico per non riuscire a vedere una via di uscita.






Inevitabilmente questa scena ci collega alla situazione di Jake. Ad inizio puntata, Fitz cerca di instaurare una conversazione riguardo il motivo della presenza di Jake a casa di Olivia, ma la donna non intende dargli ascolto. Poi Jake riappare, ma solo nel finale di puntata ed Olivia torna a casa dopo aver avuto una giornata infernale, e inizia a interrogarlo. Però Jake non ha delle risposte, o chissà che finga di non averle: è fuori per il patto che Olivia ha fatto col padre, per aver immolato Jeannine come l’amante del presidente. Non so ancora cosa pensare riguardo alla presenza di Jake a casa di Olivia, non so ancora da che parte stia, o se possa scegliere da che parte stare. Nella puntata abbiamo visto come Huck non sia riuscito a resistere al richiamo di Eli, perché ipoteticamente Jake dovrebbe riuscirci e stare dalla parte di Olivia?
THE GLADIATORS
La nuova cliente della “Pope & Co” è Mary Nesbitt, una donna che cerca di scoprire la verità sul figlio ucciso per essere un presunto terrorista. La donna non riesce a darsi pace perché crede che il figlio sia innocente e non riesce a ottenere notizie dall’FBI, che ha secretato il file. Per ottenere un po’ di attenzione, la donna decide di compiere un gesto estremo: prendere in ostaggio un deputato e altre nove persone. Una serie di indizi portano Olivia a intuire che la donna voglia fare qualcosa di avventato, la segue e si ritrova lei stessa a essere un ostaggio. E qui rivediamo finalmente Olivia in azione: la sua gestione è davvero impeccabile ed è proprio lei che vorrebbero tutti avere per la gestione di qualsiasi tipo di crisi. Inoltre abbiamo rivisto tutto il suo cuore nel voler aiutare quella donna, nel salvarla e mettersi al suo posto quando le ha visto il laser dei fucili addosso. Cercando di aiutare la donna, Olivia sguinzaglia i suoi gladiators affinché questo file possa essere reso nuovamente accessibile. Harrison va direttamente sul campo di battaglia, diventando occhi e orecchie di Liv; Abby va a smuovere David Rosen; Quinn – Baby Huck – invece tenta di hackerare il sistema dell’FBI. Ma è proprio David Rosen che riesce a movimentare la situazione in un incontro con Cyrus, con un asso nella manica non indifferente: mi è piaciuto rivedere David in azione, perché è uno di quei personaggi che è sempre stato bistrattato, sottovalutato, ma ha sempre dimostrato di essere grandemente intelligente e di avere un forte senso della giustizia. E’ proprio a lui che si devono le notizie arrivate ad Olivia, la donna viene a saperle proprio da Fitz, il quale da ad Olivia la conferma che il figlio di Mary non fosse un terrorista ma un agente della CIA sotto copertura, che a quanto pare è stato erroneamente coinvolto nella faccenda. E qui però arriva una bella mazzata: Olivia non può dire niente per il bene della missione e degli altri agenti sotto copertura e per questo la madre dovrà vivere con un peso del genere. Non a lungo perché poi Mary fa finta di volersi consegnare, ma poi si suicida.
MELLIE E FITZ
La tensioni fra Mellie e Fitz non sembrano appianarsi, con i due che non sembrano voler trovare un modo per vivere civilmente. Ad inizio puntata mi è piaciuta tanto la scena in cui i due coniugi litigavano, mentre Mellie cerca di fare la madre e Cyrus cerca di convincerli a partecipare a un servizio fotografico per risollevare il loro indice di gradimento. Mellie e Fitz litigano amabilmente e a Cyrus per poco non scoppia una giugulare, cercando di coprire le loro voci e farsi ascoltare. Ma il momento più bello della puntata è stato quando una Mellie ubriaca, ha dimostrato di essere una donna con un cervello allucinante: qualsiasi altra donna avrebbe tifato per la morte dell’amante del marito e sarebbe rimasta delusa dal risultato; lei invece da mente superiore, ha saputo cogliere un aspetto che nessuno avrebbe colto. Mellie ha riportato una vittoria, è felice che Olivia non sia morta, è felice di aver nel suo arsenale un’arma di tale portata da poter utilizzare a suo piacimento contro Fitz, che è rimasto particolarmente colpito e senza parole dalla moglie.






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