Bentornati Addicted con la recensione della 4×02 di “Riverdale“!

Dopo il sentito omaggio a Luke Perry, “Riverdale” riprende da dove si era interrotto nella scorsa stagione.

THE FARM

Betty sta facendo squadra con quel gran pezzo di figliolo di suo fratello Charles per riportare a casa Alice. No, non ho dimenticato che anche Polly si trova ancora alla Farm, ma, sinceramente, influsso di Edgar o meno, per me quello che ha fatto nella scorsa stagione è imperdonabile. Motivo per cui fatico ancora a credere alla buona fede di Kevin…

Per ora possiamo solo aspettare per capire cosa Edgar stia davvero progettando e se la copertura di Alice sia stata o meno compromessa. Credete che la piccola apparizione nella scorsa puntata possa darci qualche indizio su dove si trovi ora?

I LODGE

Con Hiram e Hermione in prigione, tutti gli occhi sono su Veronica. Che altro fare allora se  non intrattenere tutti con uno spettacolo al Bonne Nuit? La cara, vecchia sobria e per nulla appariscente Veronica. Ammetto che questo suo racconto da vecchia malavita degli anni ’30 mi diverte sempre molto,  però continuo a trovare la sua storia molto debole. Ovviamente Hiram non se ne starà tranquillo in prigione e troverà il modo di ideare qualche altro piano malefico, riproponendo per l’ennesima volta lo stesso schema da super villain pronto a tutto per la conquista del mondo.

QUESTO INIZIO POSTICIPATO DI STAGIONE PERÒ HA PORTATO ANCHE DELLE NOVITÀ

Cominciamo da Kerr Smith. Vedere il Jack di “Dawson’s Creek” in questa nuove veste è stato davvero piacevole. Il ruolo del preside rigido e impostato è un ruolo che, sorprendentemente, gli si addice. Prevedo tuoni e fulmini con Cheryl che, si sa, quando ha una guerra da combattere, tira sempre fuori  il meglio di sé.

Attendo di capire dove vogliano andare a parare con il piccolo capolavoro di tassidermia che nasconde in cantina, perché per ora non riesco ad andare oltre il brivido creepy che mi da il suo concilio mattutino sulla scelta dell’outfit.

Archie sembra aver raccolto a pieno l’eredità di Fred, cercando davvero di fare qualcosa di buono e di essere un supporto  per gli altri. Trattandosi del Trota, la catastrofe, ovviamente, è sempre dietro l’angolo, ma essendo solo alla 4×02, cerchiamo di mantenere alto il morale.

Arriviamo infine a Jughead. Il cliffhanger del  finale della terza stagione ci ha fatto temere per il peggio e ha aperto la strada  ad una serie di speculazioni. Jug è morto?  Oppure è quella macchiolina che si intravede nel buio vicino al falò? Cosa stanno cercando di nascondere questa vola i ragazzi? Cosa è davvero successo  durante le vacanze di primavera?

Siamo solo  alla 4×02 di “Riverdale” per cui è davvero troppo presto per cercare di dare una risposta a tutte queste domande in questa prima vera recensione.

Sappiamo solo che Jug sta iniziando una nuova avventura, sotto l’ala di Sam Witwer (altro volto più che noto – “Smallville” e “Once Upon a Time” giusto per citarne un paio). Date le premesse, la  Stonewall Prep mi è sembrata subito nascondere qualcosa, ma, per l’appunto, potrebbe essere solo l’influenza del sapere che qualcosa di losco debba accadere e che debba essere collegato a Jughead.

Fatto sta che il ragazzo è sparito e che dovremo raccogliere quanti più indizi possibili per arrivare alla  conclusione.

RIVERDALE – RECENSIONE 4×02: I MOMENTI TOP DELLA SETTIMANA

Una buona e sana dose di trash settimanale che non guasta mai

• L’esibizione di Veronica: ogni pubblica dichiarazione che si  rispetti  deve  giustamente essere accompagnata da uno spettacolo in body di paillettes. Sta scritto ne “Il manuale delle giovani donne in carriera”, si deve fare per forza.

• La casualità con cui piazzano in bella vista gli addominali di KJ Apa. Sono arrivata a pensare che sia la base su cui gli calcolano lo stipendio.
• Cheryl Blossom, signori e signore. Regina indiscussa del trash da quando il pallore è tornato di moda.

Ora vi lascio al trailer della 4×03 e vi do appuntamento alla prossima settimana.