È dai  tempi dell’Antica Grecia che il teatro viene usato come sommo strumento di catarsi, di purificazione e liberazione attraverso la mimesi con le profonde esperienze viste sul  palco. Sicuramente  gli autori di “Riverdale”, consci di questa tradizione millenaria, hanno voluto riproporre a questo punto della stagione l’episodio musical. In sintesi potremmo dire che non è successo (quasi) nulla, ma hanno cantato e liberato un  sacco di emozioni represse. Evviva.

Dimentichiamoci anche per questa volta la trama principale, che ormai è più che altro una traccia, un’ombra… come il rendimento scolastico nei teen drama – c’è, ma non ce ne preoccupiamo troppo, tanto la vita vera è altra; concentriamoci invece su questo approfondimento emotivo estremamente necessario.

Archie e Josie nella versione poraccia di Zac Efron  e  Zendaya in “The Greatest Showman”: vogliamo stare insieme ma non possiamo perché le leggi dell’universo sono contro di noi, però perché no, quindi via al limone libero – l’incendio lo lasciamo a un’altra coppia.

Menzione d’onore però al Trota che alle feste dà sempre il meglio di sé.

Anche se nessuna GIF al mondo supererà mai la meraviglia di questa:

Veronica. Che dire… Ho accolto il suo stupore di fronte al divorzio dei genitori con la stessa perplessità con cui  guardo la mia insegnante di yoga quando dice di “sollevare le rotule” e con la stessa angosciante domanda in testa: in che senso? Hiram ha trattato Hermione come una pedina da quando è tornato e la dolce mogliettina non si è di sicuro risparmiata – cosa ti fa pensare, cara Ronnie, che ciò che li tiene insieme sia amore e non la convenienza? Per carità, capisco il trauma di una figlia adolescente davanti alla separazione dei genitori, ma dopo tutto quello che hai passato, dopo aver visto di cosa sono davvero capaci i tuoi genitori, come fai a restare ancorata a quel concetto malsano di famiglia?

Continuo a pensare che questi suoi ritorni nel family business siano deleteri e  che per una volta dovrebbe restare ferma nella decisione di fare guerra a Mr. Lodge, senza se e senza ma.

L’importante è crederci…

Da brava Maga Ornella avevo predetto la crisi e anche la risalita al paradiso per Toni e Cheryl, quindi mi concedo da  sola una bella pacca sulla spalla. Ho avuto un momento di rara emozione davanti alla Dea che difende a spada tratta il suo diritto genetico di essere l’unica a dover indossare il rosso – that’s my girl: esagerata, mentalmente instabile quanto basta, insopportabilmente Cheryl.

Aspettavo di vedere Kevin e  Fangs insieme da quel primo momento nella seconda stagione, ma non posso fare a meno di restare sconvolta dalla facilità con cui persone  apparentemente stabili cedano al fascino della Farm. Non so se l’ho mai detto prima a  voce alta, ma il desiderio di prendere a sberle Evelyn non è mai stato così forte. Un personaggio che ha scalato le  vette dell’odio telefilmico con una velocità da record.

Betty e Jughead sono gli unici rimasti un minimo collegati a  quel barlume  di trama principale che ogni tanto ancora tenta di emergere dal mare del caos. Belli, belli insieme, belli da soli, bello Cole Sprouse che probabilmente ha chiesto un aumento di stipendio per prestarsi a cantare. Da quando ha scoperto la sua vena piromane, Betty non vedeva l’ora di riprovarci e la soddisfazione nel veder bruciare il laboratorio stile “Breaking Bad” di Mama Jones era palese.

Ammetto che mi ha commosso vedere Jug messo di fronte alla dimostrazione palese che sua madre stia letteralmente distruggendo la sua vita, senza curarsi di ciò che lui e FP, nel bene e  nel male, hanno costruito in quegli anni. Questo è stato forse lo stimolo definitivo per decidere di andare fino in fondo in questa guerra. Nessuna frecciatina a Ronnie, assolutamente no.

** A proposito di Cole Sprouse – se ve la siete persi QUI potete recuperare la recensione del suo nuovo film “A Un Passo Da Te” che abbiamo avuto l’onore di vedere in anteprima **

E quando alla fine pensavo fosse l’ennesimo episodio senza capo né coda, ecco che dalla folla si alza lui, bello come il sole, di bianco vestito: signore e signori, EDGAR EVERNEVER. Scena perfetta: l’applauso lento che sembra quasi parte di un rito; gli adepti che uno ad uno si alzano e si accodano al coro; un’uniforme bianca che improvvisamente li rende diversi e distanti dalla folla e ci fa realizzare per la prima volta la forza con cui le ideologie della Farm si sono diffuse, come una droga, come Gryphons & Gargoyles.

Questa puntata si merita una TOP 3 di incoraggiamento:

• Cheryl versione bitch in charge. Mi sei mancata.
• Jug e Betty, davvero a fuoco in questa puntata.
• L’apparizione di Edgar Evernever. Gli autori si sono ricordati come creare hype.

Vi prego, ora non deludetemi.

Vi lascio con il promo della 3×17 e vi ricordo di passare da queste splendide pagine!

LILI REINHART ITALIA

RIVERDALE – ITALIA