
Dopo l’ennesima pausa, finalmente Riverdale è tornato.
Per me che non sono esattamente un mostro di costanza, tutte queste interruzioni stanno pesando non poco sulla storia, soprattutto ora che siamo in una sorta di stallo.
Gli ultimi episodi sono serviti a mettere le basi per nuovi intrighi e nuove rivelazioni, e questa 3×13 non è stata diversa dalle precedenti. Non che non sia successo nulla – abbiamo scavato più a fondo nelle dinamiche di potere tra Hiram e Gladys e abbiamo scoperto qualcosa di più sulla Farm – ma di sicuro nulla che mi abbia tenuta incollata allo schermo. Nemmeno la corsa disperata di Betty ha aggiunto pathos e mi ha impedito di fissare inesorabilmente la barra del PC per vedere quanto mancasse alla fine dell’episodio.
Per quanto mi piaccia il personaggio di Mama Jones (che si sta rivelando decisamente più villain che hero), la pura guerra “politica” per il controllo di Riverdale, slegata dal mistero principale del Gargoyle King, non riesce ad appassionarmi. Questa lotta per il controllo del nulla, per il potere su una sperduta cittadina di provincia, continua a sembrarmi sempre più assurda e tragica, ma tanto tragica da farmi ridere. E trascinando in questa storyline anche Veronica e Jug li stanno affondando.
Come volevasi dimostrare, la rivincita dei personaggi secondari dello scorso episodio non ha portato a nulla di che. L’unica cosa che Kevin sembra aver imparato dalla sua tormentata storia con Moose è che morto un Papa se ne fa un altro, pazienza se il rimpiazzo viene da una comunità dove la sanità mentale non è un requisito fondamentale per l’accettazione. Cheryl e Toni, che finalmente hanno capito di essere due prime donne che si dividono il palco, mi preoccupano quanto potrebbe farlo la pioggia a novembre; prevedo una rottura, con ritorno di Toni tra i Serpents (a fronte di un Jughead che probabilmente cederà la corona) ed un riavvicinamento con coda tra le gambe di Cheryl che non resisterà alla tentazione di diventare First Lady. Tutto regolare. Josie canta, come sempre, e ha l’unico merito il riuscire dove menti certamente più brillanti della sua – no offense – hanno fallito: porre Archie di fronte alla sua idiozia e ricordargli che ciò che gli riesce meglio è prendere decisioni di m***a discutibili.


La conclusione con una FLOP 3 era prevedibile:
- In cima alla classifica, di nuovo Alice. Nemmeno l’aver sfiorato la morte le ha fatto aprire gli occhi, e sinceramente a questo punto non so cosa potrebbe farlo. Nemmeno voglio sprecare parole su Polly che la segue a ruota in questo fanatismo senza senso;




- I Serpents allo sbaraglio;
- Lo spreco di tempo sui deliri di potere di Hiram.
Vi lascio con il promo della 3×14 e vi ricordo di passare da queste splendide pagine: