
Questa potrebbe essere la svolta che aspettavo! Finalmente il velo di invincibilità che avvolgeva Hiram Lodge è crollato e questo apre nuove possibilità per lo sviluppo della seconda metà della stagione. Pur restando ancora un’ombra, un mito quasi, il fantomatico Edgar Evernever sta conquistando terreno con la sua Farm. Come ben saprete se avete seguito le mie recensioni fino ad ora, questo tarlo mi frulla in testa dall’inizio della stagione, dalla prima volta che l’ho sentito nominare, e non vedo l’ora di vederlo effettivamente in azione. Potrebbe essere lui (come spero) il vero nemico? Qual è il suo vero intento?
Finchè non vedo non credo, quindi mi tengo ancora qualche piccola riserva su Mr Lodge… C’è una piccola parte di me che ha pensato che, nella mente contorta ed esaltata del mafioso di periferia, la trovata di farsi quasi uccidere potrebbe essere solo l’ennesimo tassello di un puzzle di cui ancora dobbiamo capire la logica. Razionalmente però avrebbe senso mettersi da solo i bastoni tra le ruote proprio ora che è all’apice del suo potere? Credo di no. Così come non credo che la mano che ha premuto il grilletto sia quella del buon Archie, nonostante la crisi che sta vivendo.



È chiaro come il giorno che quell’intelligentone di Tall Boy abbia impersonato il Gargoyle King ma non possa essere la mente dietro il ritorno in auge di Gryphons & Gargoyles, e resto sempre convinta che scoprire chi si celi dietro questo gioco maledetto sia il vero mistero di questa terza stagione di Riverdale. Purtroppo, grazie al sangue freddo di Fangs e Sweet Pea, ufficialmente candidati per il remake de Le Comiche al posto di Villaggio e Pozzetto, non avremo risposte dall’ex Serpent. Che poi non ricordavo tutto questo affetto per Joaquin, ma chi sono io per mettermi in mezzo all’orgoglio di una bromance.
Questa puntata ha risvegliato invece due forti dubbi.
Il primo riguarda Alice Cooper: o si è completamente rincretinita, o qualcosa davvero non quadra. Che dei due il genitore con la testa sulle spalle al momento sia Hal, serial killer, ha dell’incredibile. Io veramente non credo ai miei occhi ogni volta che vedo Alice cascare a pera su ogni indicazione della Farm, che arrivi addirittura a mettere a rischio il futuro della figlia, che non capisca fino a che punto sia stata condizionata e che invece ne vada fiera. Io spero a questo punto che sia tutta una montatura, altrimenti qualcuno le dia una botta in testa e la faccia rinsavire.




- Le soluzioni estreme di Jughead agli omicidi imprevisti: facciamo una festa, così per non dare nell’occhio.




- Fred Andrews che affronta Hiram Lodge. Il modo semplice con cui si espone, lo sguardo preoccupato verso l’amico quando sente nominare “entrambi i figli” ed il sorriso finale di FP. Una piccola ambasciata dell’Esercito dei DILF che fa sempre piacere.
- Un applauso agli sceneggiatori di Riverdale che per questa stagione hanno deciso di ispirarsi a tutti i grandi classici del cinema: dopo Le ali della libertà, Il fuggitivo, Stand by me, Fight Club e Revenant, questa settimana ci hanno deliziato con Il silenzio degli innocenti e un triangolo degno di Pearl Harbor. Solo qualità.
Vi lascio con il promo della 3×11 e vi ricordo di passare da queste splendide pagine: