
Questa quinta puntata per me è promossa a pieni voti: “Riverdale”, nella sua leggerezza, è riuscito anche questa volta a darmi grandi soddisfazioni, tanto che sono arrivata a sfiorare il pensiero che questa potrebbe addirittura essere la stagione migliore fino ad ora.
Il mistero di Gryphons & Gargoyles mi sta coinvolgendo sempre di più, soprattutto alla luce del fatto che le teorie complottiste di Jughead si sono rivelate vere. Tutta Riverdale è diventata il campo di gioco del Gargoyle King, o forse lo è sempre stata, e i suoi cittadini non sono altro che pedine inconsapevolmente mosse da un game master che conosce segreti e debolezze di tutti e che è in grado di piegarli alla sua volontà.









E come sempre, eccoci alla TOP 3 della settimana:
- Il gioco si espande, si fa sempre più pericoloso e porta a galla sempre più segreti e io mi esalto come una bambina di otto anni a una festa a tema unicorni (che, nel caso in cui non lo sapeste, sono il top di gamma in quella fascia d’età)
- Le scene corali con tutti i ragazzi, perché, contro ogni mia aspettativa, funzionano alla grande!
- Per la terza posizione avevo una vasta scelta: avrei potuto inserire Jughead che si fa prendere di mira da Cheryl o proprio la mia Dea Divina che con arco e frecce fa sempre scintille; avrei potuto parlare della palpabile tensione omoerotica tra Archie e Joaquin, di quanto sia stata badass Veronica ad affrontare suo padre o del fatto che Betty sembra nata per indossare una giacca di pelle dei Serpents e vagare per i boschi su una motocicletta… ma alla fine ho visto questa GIF e ho pensato che Kevin meritava tutto il mio amore. Go Kevin, vai e conquista la storyline decente che meriti.
Se avete controllato il vostro calendario, questa è la dura verità: purtroppo ci attende una settimana di pausa. Il prossimo appuntamento con “Riverdale” sarà il 28 novembre, ma, a giudicare dal trailer della 3×06, possiamo cordialmente mettere l’ipoteca su un altro grande episodio. Joaquin ci farà conoscere la sua nuova famiglia?
Vi aspetto alla prossima recensione, nel frattempo non dimenticate di passare da queste pagine.
Questa puntata meravigliosamente assurda mi ha ricordato praticamente tutto ciò che amo in “Riverdale” e, se non fosse stato per l’imperdonabile assenza di FP, si sarebbe agilmente piazzata sul podio delle mie preferite.
Innanzitutto prendiamoci un attimo per capacitarci dell’inutilità di Archie che, l’unica volta che sarebbe in grado di aiutare il gruppo a sbrogliare il mistero con informazioni solo in suo possesso, pensa bene di farsi accoltellare e di cadere in un coma ristoratore per mezzo episodio. Come hai detto tu, purtroppo questo ci hanno dato come protagonista e questo ci dobbiamo tenere!
La scena dell’evasione ha raggiunto dei picchi di epicità e di assurdità tali da soddisfarmi in maniera completa, non mi esaltavo così tanto dalla scena del salvataggio di Cheryl con Veronica in versione Cat Woman (c’è da dire che la ragazza non si è risparmiata manco in questa occasione, una trasformista nata, roba che Black Widow te dico levate!).
Sono d’accordo anche sul fatto che il mistero di G&G sia forse la trama migliore che gli autori abbiano cacciato fuori in questi tre anni e sono incredibilmente ansiosa di sapere dove andranno a parare e chi sarà questa volta il colpevole. La mia mente non vuole credere che sia uno dei membri del “Midnight Club”, non ce li vedo proprio, anche se sono arrivata per un folle momento a pensare all’eventualità che il colpevole potesse nascondersi dietro la rassicurante faccia di papà Keller (per favore, toccateci tutto ma non l’esercito dei DILF!).
Riverdale raggiunge il suo apice quando riesce ad essere così borderline: è talmente assurdo da essere meraviglioso. Le evasioni ormai sono il loro cavallo di battaglia.
Archie è una causa persa. Chiamatelo pure “Red Paladin”, io trovo che il caro vecchio “Trota” renda al meglio le sue qualità naturali.
Io all’inizio avevo escluso il Midnight Club dalla lista dei sospettati per due motivi.
Per prima cosa confidavo nel fatto che gli autori non volessero far di nuovo ricadere la colpa su uno dei genitori, per non gettare del milkshake in faccia ad ogni tipo di statistica ed evitare il terno secco sui senior psycho.
Seconda cosa, ero andata diretta sull’ipotesi della setta, pensando che se Alice aveva vuotato il sacco così serenamente su Chic, probabilmente aveva fatto anche un viaggio sul viale dei ricordi nel suo percorso di espiazione; e allora qualcuno della Farm avrebbe potuto riprendere l’idea di G&G e usarla per i suoi scopi.
Vedere il direttore della prigione incastrato nel gioco però ha smosso le mie convinzioni ed ora dubito…