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Riverdale 2×18 – Il ritorno di *SPOILER*

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Riverdale 2×18 – Il ritorno di *SPOILER*

Dopo una lunga pausa “Riverdale” è tornato con il tanto atteso episodio musical, che, come la migliore tradizione Disney ci ha insegnato, è stato un’esperienza catartica per esternare sentimenti repressi e fare pace con se stessi.

Cantare ha tirato fuori un sacco di buoni sentimenti e ispirato un clima generale di volemose bene, soprattutto per quanto riguarda Betty, Veronica, Archie e Alice. E dato che ovviamente sono una vecchia zia polemica ho le mie rimostranze da fare.

Innanzitutto Betty e Veronica che hanno litigato per mezza giornata e che, dopo le sagge considerazioni di Archie, fanno pace, si abbracciano e si perdonano tutto. Betty in questa puntata ha le sue grandi colpe (ma ne parleremo poi) ma quello che ha detto di Veronica era la sacrosanta verità e tutto il discorso sul fatto che la povera piccola Lodge si trova schiacciata dalla pressione di far parte di una famiglia di mafiosi non regge: Ronnie, con tutta l’ingenuità della sua gioventù, ha accettato di prendere parte a questo progetto e se ne deve prendere tutte le responsabilità; poteva tirarsene fuori, o per lo meno astenersi, e invece ci si è buttata con tutte le scarpe, quindi basta con tutto questo buonismo.

Betty, come dicevo, ha la sua buona dose di colpa nei confronti della madre. Ragazza mia deciditi: o sei amica di Veronica o non lo sei, ma soprattutto scegli cosa vuoi fare con la tua famiglia. Vede la madre distrutta e sconvolta e, invece di starle vicino e cercare di rimediare alla situazione, cosa fa? Chiama Hal, che l’ha tradita e trattata come una pezza, e Chic, che presumibilmente ha tentato di fregarle e farle arrestare per omicidio? Seriously? Idee migliori non ne avevi? L’avrei presa a sberle, perché questo atteggiamento ha rovinato tutto quello che era successo nella scorsa puntata e riportato Alice ai suoi vecchi pattern. Avrei stampato volentieri la mia mano destra pure in faccia a FP, mi dispiace dirlo, ma se mi spezzi il cuore ne subisci le conseguenze. Dopo quel sorriso sornione della scorsa puntata, dopo quello che la mia mente ha elaborato nel dietro le quinte di quella roulotte, veramente non cogli la palla al balzo e liquidi tutto in questo modo? FP perché vuoi farmi soffrire così? Ovvio che poi Alice cerca conforto altrove – anche se, se Betty non fosse andata a recuperare Hal, forse la situazione si sarebbe risolta altrimenti… Questa ship mi sta uccidendo…

Ultimo dei cambi repentini quello di Archie Andrews, che ormai ondeggia più di una banderuola sotto la Bora di Trieste. Il padre è un brav’uomo e lui lo sta trattando malissimo, quindi apprezzo che finalmente abbia deciso di dare un po’ di peso a quello che Fred sta facendo e al fatto che comunque, per quanto ferito, abbia deciso di non intromettersi nella vita del figlio – però d’altra parte vale anche per lui la stessa cosa che ho detto per Veronica: scegli da che parte stare.

E ora arriviamo al vero punto saliente della puntata, ovvero il ritorno di Black Hood. Nulla di particolarmente eclatante, dato che era ormai dato per assodato che Svenson fosse stato solo uno specchietto per le allodole e che era già stata annunciata una morte clamorosa in prossimità del finale di serie, però è cosa buona e giusta che si sia rimessa in focus la main story della stagione. Vorrei esprimere il mio grande dolore per la perdita di Midge, però non mi è proprio possibile – non era un personaggio così fondamentale per la storia e non c’è stato modo di sviluppare nei suoi confronti una particolare empatia (se non per il fatto che porella non ha ancora capito che il suo ragazzo è gay). Vi dirò, anzi, che già al suo recast come Carrie avevo sospettato che la cosa sarebbe andata a finire male per lei e il mio termometro dell’allarmismo non si era alzato di un grado.

Sembra che abbiano voluto piazzare degli indizi per smuovere un po’ le carte in tavola, come le riviste tagliate nel camerino di Ethel, la presenza di Fangs con Midge poco prima dello spettacolo e la sfuriata di Moose, ma non mi stupirei se fossero anche queste delle false piste per deviare dai veri sospettati. Per tutta la puntata ho pensato che le lettere minatorie fossero solo un tentativo di dubbio gusto di rubare la scena a Cheryl (e al vertice della mia lista di sospettati avevo posto l’inutile Josie, ovviamente sconvolta dal non aver ottenuto la parte principale quando l’unica cosa che sembra in grado di fare nella vita sia cantare), e che il vero Black Hood avrebbe poi potuto usare la situazione a suo vantaggio per fare un ritorno in scena trionfale e tutto sommato questa ipotesi continua a piacermi anche a conclusione dell’episodio. Io, imperterrita, pur di non arrendermi al fatto che la produzione di “Riverdale” sia talmente taccagna da non potersi permettere di tenere in scena Molly Ringwald per due episodi di fila (altrimenti si va a intaccare il budget per il parrucchiere), continuo a sottolineare il modo quanto mai sospetto in cui mamma Andrews si defila non appena la situazione con il Boia si fa più seria, nonostante avesse promesso di restare accanto a Fred durante la campagna. L’alternativa ai miei sospetti è che Mary Andrews abbia altrove un lavoro vero, ma questo va contro il principio base delle serie tv per cui ogni essere umano deve ciondolare sullo schermo in preda a drammi esistenziali senza preoccuparsi minimamente di come pagare le bollette.

Ora come ora non avanzo altre ipotesi (ma se ne avete, fatemelo sapere nei commenti) e mi godo il ritorno di Black Hood che aspettavo da tempo, perché francamente non sene poteva più di questo teatrino mafioso a credibilità zero.

Ed ora la TOP3:

  • Se non avete indovinato la mia prima scelta, evidentemente non mi conoscete bene: la sola e unica dea divina Cheryl Blossom che veste il ruolo di Carrie White come un guanto e che, spettacolo o meno, fa la sua entrata in scena ricoperta di sangue preso non si sa bene dove per cementare definitivamente il miglior rapporto madre-figlia della storia. Come porta il candelabro la mia Bombshell nessuno mai nella vita. Pure emozioni.

  • Fangs, che, come tutti gli Young Serpents, ha delle buone carte da giocare. Come assistente di produzione è stato la meraviglia e ovviamente la ship con Kevin (che aveva già scaldato i motori al loro primo incontro) si sta preparando a decollare.

  • Con somma tristezza nel cuore per come la scena è finita, ma quell’ Hello handsome mi aveva già riempito il cuore. Quanto si deve soffrire nella vita…

Un episodio promosso a pieni voti e che prepara la strada verso la fine di questa seconda stagione.

LILI REINHART ITALIA

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