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Revolution | Recensione 2×20 – Tomorrowland

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Revolution | Recensione 2×20 – Tomorrowland

Ho avuto difficoltà nel restare concentrata durante questo episodio, ad ogni scena non facevo altro che pensare che tutto ciò che abbiamo visto fino ad oggi, non porterà mai a nient’altro ed è stato a dir poco deprimente. Abbiamo sperato tanto nel rinnovo di questa serie tv, ma c’era da aspettarsi la cancellazione, considerando che già dallo scorso anno l’NBC era restia a dare a Revolution un’opportunità. Con questa seconda stagione, la serie si è innalzata a qualcosa di epico e di emozionante che, purtroppo, non ha comunque avuto il successo che meritava. Dire che sono dispiaciuta è un eufemismo, ma cercherò comunque di recensire a dovere gli episodi rimanenti. Devo ammettere però che non so nemmeno da dove cominciare, ci tengo troppo a questa serie per dirle addio…

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Dopo aver subìto una serie di sfortunati eventi nello scorso episodio, ci ritroviamo con un Miles decisamente più sicuro di se. Partendo dal presupposto che ho sempre chiarito quanto spesso mi desse ai nervi il suo ‘sottostare’ a Rachel, è pur vero che l’amore per la donna lo ha reso un uomo migliore. E’ cambiato molto da quando lo abbiamo incontrato la prima volta, abbiamo potuto seguire passo passo il suo sviluppo psicologico, tutti quei cambiamenti che lo hanno portato ad essere ‘quello dei buoni’. Ammetto che quando ha avuto la discussione con Rachel in questo episodio, ho subito pensato che per l’ennesima volta si fosse lasciato trasportare dalle idee malsane di Bass; perché così come spesso ha avuto la tendenza a farsi condizionare da Rachel, lo ha sempre fatto anche con Bass. Detta così, può sembrare che Miles sia un uomo debole, magari poco convinto delle proprie decisioni, invece è proprio perché è talmente maturo, scaltro e sicuro delle proprie capacità che non evita mai di mettersi in discussione, tanto che alla fine, chiunque decida di ascoltare, fa di testa sua e riesce a portare a termine gli obiettivi che si pone. La storia tra i due amici è molto più complessa rispetto a quella tra lui e Rachel perché con Bass si è sempre trovato sul filo del rasoio, tra l’amarlo o l’odiarlo; fidarsi di lui non è mai stato facile, ma anche riguardo questo si è concesso il beneficio del dubbio, finché non ha capito di chi potersi fidare davvero.

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Non ho mai giustificato i modi di agire poco umani di Bass, ma bisogna ammettere che nonostante ciò anche lui è sempre riuscito a portare a termine ciò che si metteva in testa di voler fare. Purtroppo, ciò che non lo porta ad essere il braccio destro ideale è proprio questa sua smania di voler uccidere e sterminare, come se non ci fosse nessuna alternativa. E’ stata terribilmente meravigliosa la resa dei conti con Miles anche per questo motivo; ciò che rende Bass diverso da un ‘normale’ psicopatico è il fatto che lui crede davvero che i suoi metodi così brutali possano portare a qualcosa di buono, sempre dal suo personale punto di vista, e questo perché non ha niente a che fare con la sua sanità mentale persa per strada. Sebastian Monroe è un uomo senz’anima che ha a cuore solo i propri interessi. Mi sono resa conto di questa cosa quando ha ritrovato suo figlio e non ha visto in lui il ragazzo che non ha potuto crescere e che gli è stato negato dalla nascita, bensì lo ha visto come la sua unica possibilità per rimettere in piedi la Repubblica. Per quanto Connor abbia provato a fare il duro e a rimanere distaccato da quell’uomo che per lui non significava niente, si vede che ci tiene a lui e che farebbe di tutto per renderlo orgoglioso come non ha mai potuto fare prima, quindi non mi stupirebbe se il mio ragionamento si rivelasse giusto.

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Ad ogni modo, la cosa più eclatante di questo episodio, è senza dubbio il momento in cui Tom Neville ha deciso di schierarsi con lui. A partire dalla caduta della Repubblica e a seguito con l’attacco alla Torre, Tom si è trovato costretto a rimescolare le carte in tavola. Il suo obiettivo è sempre stato quello di raggiungere il potere, guadagnarsi le più alte cariche politiche pur di rendere importante se stesso e la sua signora, ma dopo essere stato scoperto da Roger, ha dovuto sottostare alle regole impostigli dal Presidente pur di salvare la vita della moglie. In tutto ciò che ha fatto, sin dal blackout, c’è sempre stato in mezzo Sebastian Monroe e se prima aveva capito che l’unico modo per salvare Julia era quello di portare Monroe alla Casa Bianca, morto Jason e con i patrioti alle calcagna che non lo vogliono più intorno, ha finalmente realizzato che proprio l’uomo che gli avrebbe permesso di stare di nuovo con la sua famiglia, adesso è l’unico che può aiutarlo a vendicarla. Ho aspettato questo momento epico da quando Tom se n’è andato dalla Repubblica ed è una svolta a dir poco epica.

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Oltre tutto ciò, e accennando al fatto che ho adorato il modo in cui Miles ha girato a suo favore le idee di Bass, non si può non discutere di quanto stiano diventando sempre più inquietanti le nanocellule. Credo che Rachel, dopo l’attacco dell’iprite, abbia iniziato ad intuire che c’è qualcosa che non va in Priscilla, ma è irrilevante se si pensa a cosa comunque resti capace di fare. Non è il restare ‘nascosta’ che le permette di giocare a suo piacimento e, proprio quando pensavo di averle visto fare di tutto, ecco che l’arrivo di Aaron in quella casa abbandonata mi ha fatto accapponare la pelle. Rendiamoci conto che quei soldati erano vivi, ma ‘comandati’ dalla volontà delle nanotech, solo per soddisfare la loro curiosità riguardo gli esseri umani. Come se alterarne i sistemi limbici, qualsiasi cosa essa sia, possa essere la soluzione alle disgrazie dell’umanità. Queste microcellule possiedono un potere immenso e potrebbero fare davvero grandi cose per rimettere in sesto le condizioni di vita degli esseri umani, ma l’unica cosa che si limitano a fare è soddisfare qualsiasi loro personale desiderio, restando del tutto indifferenti a ciò che gli succede intorno. Considerando che il blackout e tutto ciò che ne è conseguito è avvenuto per colpa loro, direi che trovo questo ‘egoismo’ alquanto insensato. Sono cellule robotiche, senza sentimenti, e possono essere curiosi e voler provare il senso di soddisfazione fisica, ma non si interessano minimamente al benessere del resto del mondo. Probabilmente, l’errore commesso da Aaron nel progettarle, pur non avendo inizialmente pensato che il suo progetto si sarebbe trasformato in qualcosa di così concreto, sta proprio in questo, e lui che è costretto a stare così a contatto con loro, mi fa sempre più tenerezza. Non so come riesca ancora a tenersi attaccato la sua sanità mentale.

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Ad ogni modo, considerata la cancellazione, è inutile provare a pensare al futuro e a come si sarebbe potuta sviluppare la storia, purtroppo. Non ci resta che sperare in un degno finale di stagione.

Probabilmente sarà tutto inutile, ma mi sento comunque in dovere di chiedervi di firmare qui: http://www.thepetitionsite.com/553/454/200/revolution-season-3/
E’ una delle tante petizioni che circolano in giro nel web per chiedere alla NBC o a qualche altro canale di continuare a portare avanti questa storia meravigliosa, che merita di essere proseguita. Magari è inutile, ma tentar non nuoce e firmare non costa nulla.

Se non lo avete già fatto, vi ricordo di mettere ‘mi piace’ alle pagine facebook italiane dedicate a questa meravigliosa serie tv:

Revolution Italia – Il primo sito italiano
Revolution Italia

Infine, eccovi la preview del prossimo episodio, dal titolo “Memorial Day”. SPOILER!

https://www.youtube.com/watch?v=8ySsPa9sY2Q

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Giulia, 23 anni, abruzzese, studentessa universitaria di "Beni Culturali: cinema, musica e teatro", presso l'Università degli studi di Siena. Appassionata di cinema fin da bambina, ad un certo punto della sua vita, esattamente quando scoprì Supernatural nel 2006, ha iniziato a diventare una drogata anche di serie tv. Adora passare ore ed ore davanti al suo pc a fare lunghe maratone telefile, occupando il suo tempo libero con un'altra forte passione, la scrittura (riducendosi a studiare la notte, ai limiti della sopportazione umana!). Il suo sogno nel cassetto è di diventare una sceneggiatrice, ma si accontenterebbe anche di diventare una 'semplice' scrittrice di romanzi fantasy. Ha una vera e propria ossessione per tutto ciò che riguarda gli angeli e, più in generale, per ogni sorta di creatura sovrannaturale. Sa che un giorno farà il giro degli Stati Uniti a bordo dell'Impala insieme a Sam e Dean ma, nel frattempo, si accontenta di vederli solo attraverso lo schermo.

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